Il vaccino AstraZeneca, il più chiacchierato fra tutti quelli che dovrebbero sconfiggere il Covid-19, cambia ufficialmente nome, divenendo Vaxzevria. A riferirlo sono i media stranieri e, sul sito ufficiale dell’Ema (anche qui ha cambiato nome), viene aggiunta anche la trombosi tra gli effetti collaterali che potrebbero esserci dopo aver effettuato il vaccino. Vediamo con precisione cosa cambia.
Su Twitter in molti hanno già cominciato a farci delle battute sopra, in fin dei conti l’AstraZeneca è stato sin da subito il vaccino a mettere più timore, quello più criticato e a cui molti avrebbero voluto persino rinunciare. Il fatto che cambi nome ha fatto ridere molte persone, tuttavia ci sono delle vere e proprie motivazioni dietro.
AstraZeneca diviene Vaxzevria
Il 25 marzo scorso la casa farmaceutica ha proprio all’Ema, l’Agenzia europea per i farmaci, di cambiare il nome del vaccino da AstraZeneca a Vaxzevria. L’Ema ha accettato questa modifica, infatti sul bugiardino del farmaco che troviamo sul sito ufficiale viene aggiornato il nome (accompagnato da un precedentemente AstraZeneca) insieme anche agli effetti collaterali, a cui ne vengono aggiunti degli altri.
L’azienda anglo-svedese ha spiegato che «dare un nome a un farmaco nuovo è consuetudine. Ed è un processo che avviene in maniera separata dall’approvazione normativa,il vaccino non aveva un nome e ora ce l’ha». Per cui non è come si dice sui tanti divertenti meme su Twitter: AstraZeneca non diviene Vaxzevria per cercare di ingannare la gente, bensì gli è semplicemente stato dato un nome. Infatti, dovete sapere, che quello che prima era AstraZeneca in realtà era solo una sigla.
Per quanto riguarda gli altri effetti collaterali, sul foglio illustrativo del Vaxzevria leggiamo che «casi di eventi embolici e trombotici (formazione di coaguli di sangue nel vasi sanguigni) sono stati segnalati per Vaxzevria dal suo uso in campagne di vaccinazione». In ogni caso, l’AstraZeneca, ora Vaxzevria è ancora sicuro: «il caso di eventi embolici e trombotici dopo la vaccinazione segnalata all’Eudravigilance in relazione al numero di persone vaccinate è stata inferiore al tasso di tali eventi nella popolazione generale».
«È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria», leggiamo ancora sul bugiardino. In alcuni casi, comunque molto rari questi casi hanno portato alla morte. Le persone più coinvolte sono persone sotto i 55 anni, principalmente donne. Infine, l’azienda ango-svedese invita
«Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia. I soggetti vaccinati devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque manifesti sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione oppure ecchimosi (petecchie) in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni, deve consultare immediatamente un medico».
Prima di salutarvi, vi faccio vedere tre divertenti tweet riguardanti il vaccino che cambia nome, giusto per strapparvi un sorriso:
AstraZeneca che cerca di non farsi riconoscere pic.twitter.com/kYBMkdyFos
— Frank 🌈 (@vlavivlava) March 30, 2021
Quando sei in fila all'anagrafe per cambiare nome #AstraZeneca diventa #Vaxzevria pic.twitter.com/LcCIgoUDZq
— La scimmia (@annidicera) March 30, 2021
Operazione simpatia per #AstraZeneca, cambia nome in #Vaxzevria pic.twitter.com/tAsP8T1MrH
— Møna Møur (@funkyoulow) March 30, 2021
E voi cosa ne pensate? Avete un’idea sull’AstraZeneca/Vaxzevria? Vi invito comunque sempre a informarvi sui siti ufficiali, come quello dell’Ema e del governo. Non vi dico neanche di informarvi dai politici (o da noi, persino noi potremmo dire delle cavolate), poiché per una questiona seria come quella del vaccino è sempre meglio affidarsi a chi ha studiato e non cerca solo views e consensi.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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