Viveva in Inghilterra da ormai 25 anni, madre di una ragazzina di 12 anni e insegnante universitaria dell’Essex. Aveva 52 anni Antonella Castelvedere, aveva origini bresciane, di Bagnolo Mella ed era apprezzata da tutti i suoi studenti e colleghi. Finché il marito, un uomo inglese, non l’ha uccisa a coltellate. Al momento è lui l’unico indagato e la polizia, che quando è arrivata sulla scena del crimine ha trovato la donna in fin di vita, non sta cercando nessun altro.
I femminicidi continuano a essere la piaga della società, in Italia come anche all’estero. A volte avviene all’improvviso. Nessuno se l’aspetta, nessuno può arrivarci perché sembravano così felici insieme. Altre volte è qualcosa che lancia diversi segnali. Alcune denunce, degli sfoghi con amici e familiari, delle testimonianze da parte di vicini di casa. Nel caso di Antonella Castelvedere, però, non sappiamo più di tanto.
La sua stessa famiglia, che vive ancora a Bagnolo Mella nel Bresciano, ha raccontato di non sapere troppo né sull’assassino né sulla loro relazione. «Sarà tornata in Italia forse un paio di volte da quando aveva deciso di trasferirsi Oltremanica», ha detto il cugino a Il Giornale di Brescia, aggiungendo che «il marito è inglese, ma di più non ci è stato detto». Il marito, tra l’altro, è rimasto ferito nella colluttazione e si trovava in ospedale quando è stato arrestato in quanto unico sospetto dell’omicidio.
Sul sito del Giornale di Brescia, poi, è stata confermata l’identità della vittima, Antonella Castelvedere, e anche le origini dal cugino Franco: «confermo la notizia, Antonella è stata uccisa». Nessun commento invece da parte della cugina, Mariagrazia Castelvedere, che è un’ex assessore comunale nel paese d’origine.
Il femminicidio di Antonella Castelvedere
Antonella Castelvedere insegnava nell’Essex nel Regno Unito. Risiedeva a Colchester quando è stata uccisa, mercoledì scorso, nella sua casa a Wickham Road (zona residenziale), colpita più volte da un coltello impugnato da suo marito. La donna era una madre di una bambina di 12 anni, ed era originaria di Bagnolo Mella, in provincia di Bresca, ma da 25 anni aveva deciso di trasferirsi in Inghilterra per insegnare all’Università.
Proprio sul sito dell’Università di Suffolk leggiamo che la donna era «docente di Letteratura inglesee responsabile del corso “Creative and Critical Writing”. Con una visione internazionale, ha una lunga esperienza nel migliorare l’esperienza degli studenti attraverso la leadership accademica, la progettazione di programmi innovativi e le partnership professionali». Aveva anceh pubblicato un libro, tradotto in diverse lingue, intitolato Dimensioni della delicatezza: La poetica e la politica della delicatezza nella poesia di Keats, Rilke e Pasolini.
Le indagini sul femminicidio sono condotte dall’ispettore Antony Alcock che nei scorsi giorni ha dichiarato che «una squadra dedicata di detective sta continuando a ricostruire le circostanze del caso di Colchester. Gli agenti stanno continuando a raccogliere le testimonianze delle persone che si sono fatte avanti per parlare con noi. Vorrei ancora una volta fare appello a chiunque abbia informazioni su questo caso e non si sia ancora messo in contatto con noi, affinché si faccia avanti, anche se ritiene che le sue informazioni siano insignificanti».
Infine: «Vorrei anche ribadire che le nostre indagini finora suggeriscono che si è trattato di un caso isolato e che non c’è alcuna minaccia per gli abitanti di Colchester». In un comunicato della polizia di qualche giorno fa invece leggiamo: «Purtroppo è morta sul posto. Gli agenti hanno trovato anche un uomo ferito all’indirizzo. È stato arrestato con l’accusa di omicidio e portato in ospedale per le cure del caso, dove si trova tuttora».
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— University of Suffolk English (@UOSEnglish) July 6, 2020
Dr Antonella Castelvedere: Staging the Apocalypse: Contemporary writing and critical pedagogy in the teaching of the Humanities’. #books #fiction #readingcommunity pic.twitter.com/85PFUX7V0a
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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