L’albero di Natale com’è arrivato nelle nostre case?

Condividi

Vi siete mai domandati la vera storia dell’albero di Natale? Fa capolino nelle nostre abitazioni da tempi immemori ormai, eppure non tutti conoscono le sue remote radici!

Oggi siamo abituati ad ammirarlo in un angolo delle nostre case, tra mille palline e festoni, illuminato da fili di luci colorate e con una stella a guardarci dall’alto, ma è sempre stato così?

L’albero di Natale com’è arrivato nelle nostre case?

Sono tante le leggende che accerchiano questa tradizione. In Estonia, per esempio, già nel 1441 presenziava un grande abete nella piazza di Tallinn, attorno al quale la gente ballava nella speranza di trovare quel giorno l’amore. Ma il primo vero albero di Natale – così come siamo abituati a conoscerlo oggi – apparteneva alla duchessa di Brieg, la quale ordinò che un abete del suo castello fosse portato entro le mura a colmare un angolo rimasto spoglio da tutte le altre decorazioni natalizie. Questo avvenne in Germania, nel 1611.

In realtà, però, questo simbolo del Natale risale alla cultura celtica. L’abete era già allora una pianta rinomata per le sue caratteristiche da sempreverde, diventando per i druidi sinonimo di vita, in grado di mantenere vivide le sue foglie anche nei mesi più freddi dell’anno. Venivano organizzate vere e proprie cerimonie per festeggiare tale albero, il quale veniva addobbato con nastri, fiaccole e animaletti votivi, in modo da assicurarsi il favore e benestare degli spiriti.

Lo stesso simbolo si trasmise ai Romani, dove scambiarsi un rametto di un sempreverde divenne un segno di buon augurio e auspicio, proprio allo scoccare del primo giorno del mese di gennaio. I Vichinghi, ancora, celebravano il culto dell’abete rosso, decorando tali piante nelle proprie abitazioni con frutti meravigliosi.

Ma l’albero di Natale è entrato nelle nostre case grazie all’influenza del Cristianesimo (ancora una volta, eh). Questo must have non sarebbe altro che un richiamo all’albero eretto nel giardino dell’Eden, albero che alla nascita di Gesù diviene luogo di ritrovo per richiedere il perdono. Anche questo sarebbe un abete, che con la sua forma triangolare vuole richiamare la Santa Trinità.

albero-di-natale
Fonte: iStock – Katie Martynova

Importante sottolineare come l’albero di Natale rischiò di diventare solo una tradizione dei seguaci della riforma di Martin Lutero, fin quando la duchessa d’Orleans nella Francia del 1840 non fece addobbare un abete in vista delle feste natalizie, sotto lo sguardo diffidente dei cattolici. Situazione neanche così ambigua se si pensa che inizialmente la Chiesa avesse sostituito l’abete con l’agrifoglio, per simboleggiare la corona di spine posta sul capo di Cristo.

Nel Medioevo, però, l’albero era già diventato simbolo della religione cristiana, visto come segno della potenza offerta da Dio, ma anche come linfa vitale di Cristo medesimo. Prima ancora, in epoca egizia, l’abete era legato alla nascita del dio di Biblo, mentre per i Greci si trattava di un albero sacro alla dea Artemide, quindi simbolo di rinascita (associato all’avvento dell’anno nuovo).

Fonte: Getty Images – d3sign

Passando alle notizie più curiose, invece, in Italia fu la regina Margherita ad addobbare il primo albero di Natale, al Quirinale, nella seconda metà dell’Ottocento. Così, da quel momento, tale simbolo natalizio entrò a far parte della nostra cultura e anche delle nostre case, solitamente a partire dall’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

E ci pensate mai a colui che ebbe per primo la geniale idea di inserire delle simpatiche luci tra le sue fronde? Edward H. Johnson, socio del celebre Thomas Edison, fu il primissimo nel 1885 ad utilizzare delle luci elettriche per decorare l’albero di casa sua.

Insomma, quella che per noi è oggi una delle tradizioni natalizie più diffusa e apprezzata, è anche segno di un’usanza condivisa nel corso di secoli e secoli di storia!

Fonte: Getty Images – MinoruM

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.