Nel 2020 avere un’autostima bassa e vedersi brutte è una cosa molto più che comune, soprattutto a causa dei social che ci fanno vedere spesso degli ideali di bellezza che non rasentano la realtà, ma i colpevoli sono anche i film e le serie tv. Ma c’è una cosa che le ragazzine e i ragazzini dovrebbero capire: non avere un corpo ancora sviluppato, o avere qualche chilo in più o in meno, o ancora non avere quelle curve alla Kim Kardashian e soprattutto avere l’acne sono delle cose più che normali.
Sono pochi i fortunati che durante la propria adolescenza non hanno sofferto di acne, di quei fastidiosi brufoli che coprono il viso o alcune parti del corpo. In I’m not okay with this vediamo infatti la protagonista ridere dei suoi brufoli sulla coscia, mentre l’amico fa vedere fieramente quelli che ha sulla sua schiena. Ma questo non è abbastanza, perché se apriamo Instagram, se sfogliamo le riviste, ci accorgeremo solo di modelle con la pelle perfetta, senza un minimo accenno di cellulite, senza alcuna smagliatura e senza neanche un piccolo brufolo.
Ma forse il peggio sono i film dove si rappresentano degli studenti e lo si fa utilizzando degli attori già ultra ventenni che hanno da tanto passato il periodo della loro adolescenza (ad esempio Pretty Little Liars). Questo spesso è dovuto al fatto che con degli attori minorenni si possono avere dei problemi sugli orari o per la registrazione di alcune scene magari a sfondo sessuale, ma in questo modo gli adolescenti non fanno che proiettare la perfezione dei corpi e della pelle di quegli attori su di loro, trovandosi fin troppi difetti.
“Quanto vorrei avere le sue curve“, “quanto vorrei avere la pelle perfetta come la sua“, “come vorrei essere bella come lei“, “perché io non ho quel muscoli?“, “perché non sono così alto?“. Ragazzi, ognuno ha i suoi tempi, ognuno matura e cresce e prima o poi anche voi riuscirete a vedere la bellezza del vostro corpo, che non deve per forza essere muscolo o pieno di voluminose curve, perché ogni corpo è bello a modo proprio. Negli anni ’90 il corpo perfetto era quello scheletrico, al limite dell’anoressia, mentre negli anni ’00 si amavano le gambe lunghe e il seno grosso.
Per questo basare il proprio ideale di bellezza su attori, su persone che vedete sui social (che potrebbero benissimo utilizzare dei filtri o photoshop) è completamente sbagliato, mentre è corretto spronare chiunque alla bellezza naturale e ad apprezzarsi per ciò che si è, anche quei brufoli che tanto non piacciono.
Virale è divenuto #freethepimple, hashtag creato e spammato dall’attivsta Lou Northcote. Vediamo insieme in cosa consiste.
#freethepimpe: sii fiera della tua acne
In realtà l’iniziativa è del 2018, quando Lou Northcote, attivista e fondatrice dell’hashtag #freethepimpe, che letteralmente significa “liberiamo il brufolo”, ha creato questo movimento online, in particolare su Instagram, spronando gli adolescenti e le adolescenti, ma anche le persone più grandi, ad accettare la propria pelle senza vergognarsi.
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«La tua pelle non definisce chi sei», scrive nel suo post su Instagram, mostrando una serie di foto senza alcun make up e senza alcun minimo foto ritocco, incitando le sue followers ma anche chi non la segue a fare lo stesso.
Come lei anche altre influencer hanno partecipato e lottando quotidianamente contro le conseguenze dell’acne, che non sono le cicatrici ma gli sguardi e i commenti (non richiesti!) di chiunque sia contro queste persone che hanno deciso e hanno lottato a lungo per accettare se stessi, con pregi e difetti.
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Insomma, #freethepimple è diventato come #bodypositivity, un’iniziativa che cerca di lottare contro il falso ideale di bellezza dei social e delle serie tv. Perché bisogna accettare se stessi per quel che si è, va bene provare a cambiarsi, provare a eliminare del tutto l’acne (la stessa Northcote ha affermato che negli ultimi anni, soprattutto grazie a brand come Squish e Starface, lottare l’acne è divenuto più semplice e stiloso).
E questo perché, a differenza degli altri prodotti per la skin care, quelli per l’acne non erano colorati, non erano divertenti in qualche modo, ma erano solo dei medicinali tristi che proprio non potevano far pensare a un’adolescente di vedere di buon occhio quei fastidiosi brufoli su tutto il suo viso.
Oggi però è diverso. Mentre prima si cercava di curare e nascondere qualsiasi difetto (e infatti esistono correttori e fondotinta di tutti i tipi per qualsiasi esigenza), adesso si cerca di accettarlo e, sì, curarlo, ma senza sentirlo come un difetto.
Anche i vip non sono immuni all’acne
Sì, noi li vediamo tutti perfetti, senza un minimo di imperfezione, ma in realtà anche i nostri vip preferiti soffrono di acne e di problemi di pelle. Un esempio è proprio la regina Britney Spears, ritenuta perfetta, che sui social ha postato una foto in cui parla dei suoi problemi adolescenziale con l’acne:
«Quando ero più giovane ho avuto problemi di acne fino a che non ho fatto il mio primo film … Ero così nervosa di mostrarmi di fronte alla telecamera così sono andata da un dermatologo per trovare dei prodotti più forti !!!
Li ho usati ed è l’acne era sparita subito dopo, ma bisogna stare attenti quando si usano prodotti prescritti da un medico perché sono molto forti. Ricordo che mi svegliai il giorno dopo ed era andato tutto via … adesso passo molto tempo all’aperto mi affido al sole per sollevarmi lo spirito e regalarmi un glow naturale!!!!»
E non solo lei, perché persino Kendall Jenner, supermodella, alla notte dei Golden Globe 2018 aveva una pelle coperta di brufoli e, agli attacchi che aveva ricevuto sui social e sui media, aveva risposto con un «non lasciate che questa stupidata vi fermi», spronando quindi le adolescenti ad accettare se stesse.
Avere più autostima nel 2020
Lo abbiamo detto, essere più sicuri di sé nel 2020 è difficile, e questo perché si tende a ricercare quella perfezione che, in realtà, non esiste. Vediamo i social colmi di corpi e pelli perfetti, poi ci guardiamo allo specchio e ci viene da piangere. Oppure postiamo una foto con tanti filtri sui social per poi odiare la vera noi.
Quello che bisogna fare, è fare un grande percorso su se stesso e sui propri difetti, in modo da non vederli più come tali. Se ti fa stare meglio, puoi coprirli. Non è detto che tu debba per forza essere naturale ogni giorno, l’importante è che tu non lo faccia perché hai paura di ciò che gli altri potrebbero pensare di te.
Se non vuoi depilarti, non devi farlo. Se non vuoi truccarti, non devi farlo. Se non vuoi sempre indossare abiti stretti e scomodi, non devi farlo. Se non vuoi mettere lo smalto ogni giorno perché si rovina ogni giorno, non devi farlo. E allo stesso modo, se vuoi depilarti, devi farlo. Se vuoi truccarti ogni giorno anche per andare a mare, devi farlo. Se vuoi indossare quel cavolo che ti pare, devi farlo. Se vuoi avere le mani sempre perfette, fallo.
Non devi dare alcuna spiegazione sulle scelte della tua vita, è il tuo corpo come è la tua vita, per cui spetta a te e solo a te accettarti ed essere chiunque voglia essere.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty