Uganda: il presidente Museveni ha approvato una nuova legge anti-LGBT

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Le Nazioni Unite e gli Stati Uniti hanno denunciato la pericolosa approvazione della legge contro l’omosessualità, firmata dal presidente dell’Uganda Yoweri Museveni. Questo implica anche che molte persone non si faranno curare da malattie sessualmente trasmissibile come l’HIV per paura di venir incarcerati o, peggio, condannati a morte. In Uganda essere omosessuali era già vietato (come in troppi paesi africani), ma adesso si rischia addirittura l’ergastolo o la pena di morte per alcuna casi aggravati. Anche Amnesty International aveva denunciato questa situazione che, ormai, è divenuta tragica.

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Lo stesso Amnesty ha fatto sapere che la legge è stata approvato dal parlamento ugandese lo scorso 21 marzo, con 387 dei 389 deputati votanti a favore. Il 21 aprile 2023, il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, ha rifiutato di promulgare la legge anti-omosessualità del 2023, rimandandola al parlamento ugandese per la riesaminazione di diverse clausole. Tuttavia, il 2 maggio, 341 deputati hanno votato a favore della legge emendata e l’hanno nuovamente inviata al presidente Museveni che l’ha promulgata nelle ultime ore facendola divenire realtà.

La legge, in più, limita la libertà di associazione e di espressione, in quanto prevede una pena fino a 20 anni di prigione per la “promozione dell’omosessualità” (cose che vediamo anche in Ungheria, in Polonia e nei sogni di Simone Pillon anche in Italia). Si criminalizza anche “la fornitura di sostegno, sia sotto forma di risorse materiali che finanziarie, a favore di attività che promuovono l’omosessualità, prendendo di mira individui, mezzi di comunicazione e organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti delle persone Lgbtqia+“. Il direttore regionale aggiunto di Amnesty International ha dichiarato:

«Questo è un giorno terribilmente buio per i diritti delle persone Lgbtqia+ e per l’Uganda. La firma di questa legge profondamente repressiva è un grave attacco ai diritti umani e alla Costituzione dell’Uganda, nonché agli accordi regionali e internazionali per i diritti umani ai quali l’Uganda aderisce. La legge contro l’omosessualità del 2023 non farà altro che legalizzare la discriminazione, l’odio e i pregiudizi contro gli ugandesi Lgbtqia+ e i loro sostenitori. È inaccettabile che rischino di perdere la vita, la privacy, la libertà di espressione e la possibilità di vivere liberi dalla discriminazione».

Uganda e il forte attacco alla comunità LGBT

Il Presidente Museveni ha condiviso una foto mentre firmava la legge con una penna d’oro alla sua scrivania, definendo l’omosessualità una «deviazione dalla normalità» ed esortando i legislatori a resistere alle pressioni “imperialiste“. Non è neanche la prima volta che l’Uganda approva una legge del genere: già nove anni fa ci aveva provato, ma ricevendo miliardi di dollari all’anno in aiuti esteri, si trova a doversi confrontare con i donatori e gli investitori e con una mentalità decisamente più da 2023 rispetto alla loro.

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Gli ugandesi LGBTQ hanno definito questi cambiamenti inutili, affermando che le forze dell’ordine superano regolarmente le loro autorità legali per molestarli. Hanno detto che l’approvazione del disegno di legge a marzo ha scatenato un’ondata di arresti, sgomberi e attacchi di massa. Adesso, la situazione è ancora più tragica, in quanto la nuova legge impone la pena di morte per i cosiddetti casi aggravati, che includono il sesso gay con qualcuno di età inferiore ai 18 anni o quando qualcuno è infetto da una malattia che dura tutta la vita, incluso l’HIV.

In una dichiarazione congiunta, il programma di punta degli Stati Uniti contro l’HIV/AIDS PEPFAR, il Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria e il Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS) hanno affermato che la legge mette la lotta contro l’HIV dell’Uganda “in grave pericolo“. Dominic Arnall, amministratore delegato di Open For Business, una coalizione di società che include Google (GOOGL.O) e Microsoft (MSFT.O), ha affermato che il gruppo è profondamente deluso e che la legge va contro gli interessi economici degli ugandesi.

«Il presidente ugandese ha oggi legalizzato l’omofobia e la transfobia sponsorizzate dallo stato», ha detto Clare Byarugaba, un’attivista per i diritti dell’Uganda. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha definito la mossa «una tragica violazione» dei diritti umani e ha affermato che Washington valuterà le implicazioni della legge «su tutti gli aspetti dell’impegno degli Stati Uniti con l’Uganda». «Stiamo prendendo in considerazione ulteriori misure, inclusa l’applicazione di sanzioni e la limitazione dell’ingresso negli Stati Uniti contro chiunque sia coinvolto in gravi violazioni dei diritti umani o corruzione».

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Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni parla durante un’intervista a Reuters nella sua fattoria nell’insediamento di Kisozi nel distretto di Gomba, nella regione centrale dell’Uganda, il 16 gennaio 2022. REUTERS/Abubaker Lubowa/File Foto

Queste dichiarazioni di Biden potrebbero essere fondamentali, in quanto gli Stati Uniti sono un importante partner commerciale dell’Uganda. La nazione dell’Africa orientale beneficia dell’African Growth and Opportunity Act, che le consente un accesso più facile ai redditizi mercati statunitensi e in più insieme a UNAids e The Global Fund si sta cercando di frenare l’HIV/Aids: «Insieme, chiediamo che la legge venga riconsiderata in modo che l’Uganda possa continuare il suo percorso per garantire un accesso equo ai servizi sanitari e porre fine all’Aids come minaccia per la salute pubblica entro il 2030», si legge nella dichiarazione congiunta.

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