The Umbrella Academy: recensione della terza stagione

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Finalmente abbiamo potuto vedere la terza stagione di The Umbrella Academy, dopo due anni di attesa! Dieci episodi emozionanti e che abbiamo completamente divorato. C’è da dire che all’inizio non ricordavamo proprio niente di quello che era successo, ma pian piano abbiamo compreso tutto quello che era successo nella seconda stagione. Se vi interessasse, potete vedere i TOP5 moments della seconda stagione. Se invece volete solo parlare della terza, iniziamo con la recensione. Ovviamente, alert spoiler!

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The Umbrella Academy è una delle serie più particolari e che più è apprezzata su Netflix. Con personaggi completamente diversi l’uno dall’altro, ma che si vogliono tanto bene. In questa, in particolare, vediamo un cambiamento radicale in uno dei protagonista, ovvero Vanya che fa coming out come Viktor, proprio come l’attore che lo interpreta ha fatto coming out come persona trans. Tutti si erano chiesti come sarebbe cambiato il personaggio nella serie, e alla fine si è deciso di far fare coming out anche a lui.

Riguardo la trama, parte da un giorno: il primo ottobre 1989, giorno in cui «43 donne in tutto il mondo partoriscono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro mostri alcun segno di gravidanza sino all’inizio del travaglio. Sette di questi bambini vengono adottati dall’eccentrico miliardario Reginald Hargreeves, il quale li addestra attraverso quella che lui chiama “The Umbrella Academy”, formando così una squadra di supereroi. Hargreeves dà ai bambini numeri anziché nomi, ma alla fine vengono conosciuti come Luther (Numero Uno), Diego (Numero Due), Allison (Numero Tre), Klaus (Numero Quattro), Cinque (Numero Cinque), Ben (Numero Sei) e Vanya (Numero Sette)».

Dei sette figli, in sei vengono mandati a «lavorare per combattere il crimine, mentre Vanya viene tenuta in disparte perché ritenuta priva di poteri. Luther è stato inviato dal padre sulla Luna per compiere una missione, Diego è diventato un vigilante, Allison è una famosa attrice che ha appena divorziato, Klaus è un tossicodipendente, Cinque è scomparso quando era un ragazzino, Ben è morto da tempo e Vanya è una violinista». Con la seconda stagione, però, le cose cambiano notevolmente.

Cinque aveva già avvertito la sua famiglia che usare i poteri usare i poteri per fuggire dall’apocalisse di Vanya del 2019 sarebbe stato rischioso, tuttavia lo hanno fatto comunque e molti dei fratelli restano bloccati nel passato per tre anni, dal 1960. Molti di loro si fanno una vita e vanno avanti, convinti di essere gli unici sopravvissuti della famiglia. Tuttavia, poi, i fratelli si ricongiungono e devono trovarsi a bloccare anche una volta un’altra apocalisse, mentre vengono cacciati da un trio di spietati assassini svedesi.

The Umbrella Academy 3: trama

Dopo aver messo fine all’Apocalisse nel 1963, la Umbrella Academy torna a casa nel presente, convinta di aver impedito la fine dei giorni e di aver sistemato una volta per tutte questa linea temporale una volta per tutte. Dopo un momento di entusiasmo generale, i fratelli Hagreeves – che nel frattempo hanno appena detto addio a Ben per la seconda volta – si rendono conto che le cose non sono per niente come le hanno lasciate.

Anziché ritrovarsi nella loro dimora, i sei si ritrovano nella Sparrow Academy. Intelligenti, eleganti e glaciali, gli Sparrow si scontrano immediatamente con gli Umbrella in un violento faccia a faccia – intervallato da un iconico momento musicale sulle note di “Footloose” – per ristabilire lo status quo. I due schieramenti di fratelli devono fare fronte unito e accantonare le loro differenze per contrastare l’avanzata di un’entità distruttiva non identificata che sta creando scompiglio nell’Universo.

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The Umbrella Academy 3: recensione

Partiamo dalla Sparrow Academy. Letteralmente una The Umbrella Academy ma… cattivi. Non tutti. Però all’inizio ci sembrano tutti un po’ cattivi: abbiamo un nuovo Ben, Marcus, Fei, Alphonso, Sloane, Jayme e Christopher, tutti con dei poteri molto particolari e che sono amati globalmente, ma anche temuti. Il pubblico li adora e li teme allo stesso tempo. Inizialmente le due famiglie cercano di uccidersi a vicenda, ma poi sorge qualcosa di più pericoloso: un globo di energia che inghiottisce Marcus. E quindi le famiglie si uniscono e lottano per salvare il mondo.

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In questa stagione di The Umbrella Academy vediamo due nuovi personaggi: Viktor, che è la reale identità di Vanya, che fa coming out con la famiglia e, ammettiamolo, in particolare per una persona transgender è emozionante vedere le scene in cui parla a cuore aperto alla famiglia e loro l’accettano e l’apprezzano per chi è davvero. Tuttavia, Viktor come lo era anche Vanya, si trova in una situazione un po’ più grande di lui, e per questo ci sono diversi dissapori durante la stagione, in particolare con la sorella.

Altro personaggio è il dolce e un po’ creepy Stanley (interpretato da Javon ‘Wanna’ Walton che abbiamo già conosciuto in Euphoria), che è il figlio di Lila e Diego. O meglio, così credeva Diego, perché poi Lila rivela che in realtà è il figlio di una batterista che ha conosciuto nel 1989 a Berlino, che ha portato con sé ma con cui entrambi hanno un bellissimo rapporto. Iconica la scena in cui crede di aver ucciso lo zio Klaus (suo zio preferito) e pensa di scioglierlo nell’acido.

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A proposito di Klaus…. Possiamo essere tutti d’accordo sul fatto che sia stato grandioso in questa terza stagione di The Umbrella Academy? A parte il rapporto con lo pseudo nipotino, è ufficialmente diventato immortale e si è allenato così a lungo da poter resuscitare in pochissimo tempo. E, in più, ha concesso a Luther e Sloane di darsi un dignitoso addio. Sì, questa è stata anche una stagione un po’ d’amore. Luther e Sloane che si sposano, Lila e Diego che aspettano un bambino… Quando arriva la prossima stagione? Tuttavia, continueremo a vedere Luther com’è stato con Ben nelle prime due stagioni?

Un personaggio che, si vede, è molto cambiato, è Allison. L’abbiamo conosciuta dolce e innocente, l’abbiamo vista diventare una madre premurosa e un’attivista per i diritti delle persone nere, ma in questa stagione è distrutta. È una donna che ha, di nuovo, perso tutto ciò che credeva di avere. Perché alla fine della prima stagione ha perso tutti i suoi fratelli, e nella seconda e terza ha perso sua figlia e suo marito. Ed è stanca di perdere tutte le persone a cui tiene. Questo la trasforma in una persona diverse, anche un po’ cattiva, ma alla fine fa quello che crede sia maglio e tutto torna alla normalità. Almeno così sembra.

Gli attori sono sempre meravigliosi, fantastici, talentuosi, ma sento di dover fare un plauso speciale al giovane Aidan Gallagher, che dimostra sempre di essere fenomenale, ma anche Rober Sheehan, che sembra proprio nato per questo ruolo. Apprezzo tanto che la serie vada avanti, ma continui a trattenere quel filo che è un mix di drammaticità e comicità. E come possiamo non citare la scena… di danza? Cos’è successo? Perché è successo? Ma quanto diamine è stato divertente?

Speriamo di non dover aspettare altri due anni per la quarta stagione di The Umbrella Academy, ma intanto un bel rewatch di tutte e tre le stagioni… ci sta tutto.

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