Noi scherziamo molto contro la Francia, ma in realtà è forse uno dei Paesi europei che più cerca di fare politiche per i giovani e per il nostro futuro. Pensiamo ad esempio all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione votato qualche settimana fa, mentre nella nostra Italia andiamo nella direzione opposta. E ancora pensiamo alla notizia di poche ore fa: i francesi sotto i 25 anni hanno diritto ai profilattici gratuiti, e questo potrebbe significare non solo meno gravidanze indesiderate, ma anche meno malattie sessualmente trasmissibili.
Vorrei parlare ancora una volta di come in Italia siamo messi male sul fronte aborto (così come sul fronte della famiglia, considerando le ultime dichiarazioni della ministra Roccella), ma oggi ci concentriamo sulle buone notizie, sul progresso, su uno Stato che non vede i propri giovani nel dualismo giovanissime eccellenze oppure giovani scansa fatiche che prendono il reddito di cittadinanza per non lavorare, oppure che li vede come persone che devono fare dei figli (e ovviamente non con gli stranieri). La Francia mette nelle condizioni di avere un futuro.
Vi ricordo, prima, il diritto all’aborto nella costituzione: il testo è stato sostenuto dalla maggioranza e inserito nel programma dell’Assemblea nazionale dai deputati de La France insoumise (LFI) nel quadro di una “nicchia parlamentare”. La Sinistra e la maggioranza avevano concordato lo scorso giovedì una formulazione comune per inserire tale diritto nella Costituzione, all’articolo 66: «La legge garantisce l’effettività e la parità di accesso al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza». Sul voto, il gruppo di estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen si è diviso in tre blocchi: 38 voti favorevoli, 23 contrari e 13 astenuti. L’Assemblea nazionale francese ha votato per l’inclusione del diritto all’aborto nella Costituzione.
Già lo scorso febbraio l’Assemblea nazionale della Francia aveva deliberato la proroga del termine legale per ricorrere all’aborto da dodici a quattordici settimane di gravidanza. Il testo dell’epoca, redatto su iniziativa del deputato dell’opposizione Albane Gaillot (ex-LRM) ma sostenuto dalla maggioranza, mirava a rispondere alla mancanza di praticanti e alla graduale chiusura dei centri che praticano l’aborto. Aveva suscitato una forte opposizione da parte della destra.
Macron annuncia i preservativi gratuiti in Francia
Nella giornata di ieri il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che i preservativi saranno messi a disposizione gratuitamente nelle farmacie per i giovani dai 18 ai 25 anni nel tentativo di ridurre le gravidanze indesiderate tra i giovani (in questo modo, in più, si potrebbero anche ridurre gli aborti oltre che la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili). La decisione è stata annunciata durante un dibattito su giovani e salute nella periferia di Poitiers, nell’ovest della Francia.
«È una piccola rivoluzione per la contraccezione», ha affermato il Presidente Macron. La mossa arriva dopo che il governo ha iniziato a offrire quest’anno il controllo delle nascite gratuito per tutte le donne sotto i 25 anni, ampliando un programma rivolto ai minori di 18 anni per garantire che le giovani donne non smettano di prendere la contraccezione perché non possono permetterselo, in quanto il prezzo, come anche in Italia, è molto elevato e spesso fino a 25 anni si studia ancora o si è appena cominciato a lavorare.
I preservativi sono già rimborsati dal sistema sanitario nazionale se prescritti da un medico o da un’ostetrica, una misura destinata a combattere la diffusione dell’Aids e di altre malattie sessualmente trasmissibili. Ha parlato anche di educazione sessuale, dicendo che «non siamo molto bravi su questo argomento. La realtà è molto, molto diversa dalla teoria. È un’area in cui dobbiamo istruire molto meglio i nostri insegnanti». Sempre meglio di un’Italia in cui si ritiene che i bambini siano sempre troppo piccoli per l’educazione sessuale, come se non avessero in mano uno smartphone a già 9 anni.
Il Presidente, infine, ha chiesto ai giovani adolescenti di vaccinarsi contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori: «È un enorme lavoro d’informazione, bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo. Non escludo di andare verso la vaccinazione obbligatoria», non appena avrà le «giuste raccomandazioni scientifiche». In ogni caso, la politica francese sta funzionando: il tasso annuo di aborti tra le adolescenti francesi tra i 15 e i 18 anni è infatti sceso da 9,5 per ogni mille ragazze nel 2012 a sei nel 2018. Cara Italia, più dai, più ricevi. Meno concedi, più aizzerai la rivoluzione.
Pour tous les jeunes de 18 à 25 ans, en 2023, le préservatif sera gratuit en pharmacie.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) December 8, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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