I Black Eyed Peas indossano bracciali arcobaleno allo spettacolo di Capodanno in uno dei paesi più omofobi dell’Ue

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E dopo i Thomas e Damiano che si baciano su un palco della Polonia, i Black Eyed Peas hanno indossato bracciali color arcobaleno a sostegno della comunità LGBTQ durante il loro concerto di Capodanno in Polonia sponsorizzato dal media statale TVP, scatenando ovviamente l’odio dei membri del PiS, il partito di estrema destra al comando della Polonia dal 2015. Durante questi anni, il Paese ha forse raggiunto l’apice dell’omofobia, con zone LGBT-Free, Carta della famiglia solo eterosessuale e vescovi che cercano di convertire le persone LGBT.

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Abbiamo parlato innumerevoli volte della tragica situazione della Polonia per quanto riguarda i diritti delle persone LGBT (ma anche delle donne, in quanto l’aborto è letteralmente vietato e delle donne sono persino morte), ma facciamo un breve recap: nell’estate del 2020 Duda ha firmato una Carta della Famiglia, che però include solo la famiglia eterosessuale. Questo cosa comporta per le famiglie arcobaleno?

La comunità LGBT è vista come una mera ideologia, non come delle persone vere e proprie. Non è possibile fare propaganda, spiegare agli adolescenti o a nessun altro che l’amore omosessuale è reale e giusto tanto quanto quello eterosessuale; non è possibile esporre le bandiere della comunità LGBT; non è possibile adottare per le coppie LGBT; hanno poi creato letteralmente delle zone LGBT Free, ovvero delle zone libere da LGBT.

Sono arrivati a un livello che addirittura l’Unione Europea è dovuta intervenire:  «L’uguaglianza e il rispetto della dignità e dei diritti umani sono valori fondamentali dell’Ue, sanciti dall’articolo 2 del trattato dell’Unione europea. La Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per difendere questi valori», scrisse l’esecutivo europeo annunciando l’avvio della procedura d’infrazione. Insieme alla Polonia c’è anche l’Ungheria, che sicuramente non è messa meglio della prima. Ma la situazione, siamo onesti, non è migliorata poi più di tanto.

Il gesto dei Black Eyed Peas in Polonia

Il quartetto composta da will.i.am, Apl.de.ap, J. Rey Soul e Taboo, hanno fatto sapere di essere contro le opinioni anti-LGBTQ promulgate dai funzionari del governo, e tutti e quattro indossavano dei bracciali arcobaleno nel corso dello spettacolo TVP New Year’s of Dreams, e li hanno continuati a indossare per tutto lo show. La band hanno dedicato la hit “Where is the love” alle comunità emarginate, ottenendo tanti applausi da tutto il mondo (più o meno).

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Un messaggio che, ovviamente, al partito il cui leader è il presidente Andrzej Duda, non è piaciuto. Marcin Warchol, ad esempio, ha twittato: «Promozione LGBT in TVP2. DISGRAZIA! Non è un capodanno dei sogni, ma un capodanno della devianza». In risposta, will.i.am ha scritto: «Unità, tolleranza, comprensione, unità, rispetto, diversità e inclusione… QUESTO È AMORE… le persone sono persone e dovremmo tutti praticare per onorare e amare tutti i diversi tipi di persone su terra e imparare da loro… TI AMO il tuo paese…».

A questo punto il politico chiede: «Allora perché non hai boicottato la Coppa del Mondo in Qatar per il trattamento riservato dal paese alle donne, ai migranti e alla comunità LGBTQ +? Hai venduto i principi a scopo di lucro. Ipocrisia», ma a questo punto la risposta è: «Siamo andati in questi posti per diffondere AMORE… perché boicottare quando puoi andare direttamente alla fonte che ha bisogno di essere ispirata e fare del tuo meglio per ispirarli e diffondere AMORE… si chiama #AMORE».

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In una clip di Instagram Live dopo l’uscita, will.i.am ha parlato a sostegno della decisione del gruppo e dei loro valori. «Siamo i Black Eyes Peas – o, si può dire, Black Eyed Peace – ci occupiamo di pace, uguaglianza, armonia. Non siamo i Black Eyes PiS. Sosteniamo l’unità, l’amore, la tolleranza, l’unicità. A volte devi andare dove le persone non hanno le stesse opinioni… per ispirarle su come sia la tolleranza». La canzone è stata dedicata a «coloro che hanno sperimentato l’odio durante quest’anno. Comunità ebraica, ti vogliamo bene. Persone di origine africana in tutto il mondo, vi amiamo. Comunità LGBTQ, ti vogliamo bene».

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