Tutto Alice in Borderland è ispirato al classico Disney Alice nel Paese delle Meraviglie, non è una novità. Vediamo un ragazzo che dal nulla finisce in un nuovo mondo completamente pazzo e diverso e deve affrontare diverse sfide per tornare nel suo mondo, anche se ovviamente fra il cartone e la serie tv ci sono anche diverse differenze. Tuttavia… Avreste detto che anche gli stessi personaggi sono collegati proprio con quelli del cartone della nostra infanzia?
Diamo giusto qualche dato generale su Alice in Borderland: la serie non è un’originale Netflix, ma è tratta dall’omonimo manga di Haro Aso, tradotto in Italia da Flashbook Edizioni, sebbene non sia disponibile in tutti i suoi 18 volumi. Alice in Borderland è anche stato un anime, tuttavia non è mai arrivato in Italia. Insomma,siamo stati sfortunatima, fortunatamente, la voglia di Netflix di creare live-action di manga (sebbene con Death Note non gli sia andata molto bene), ha fatto scoprire anche a noi questo capolavoro di serie.
La prima serie segue questa trama: «Arisu, un ex-studente universitario disoccupato e appassionato dei videogiochi, si ritrova improvvisamente in una Tokyo desolata in cui lui e i suoi amici devono competere in giochi pericolosi per sopravvivere. In questa distopia, Arisu incontra Usagi, una giovane donna che li affronta da sola e insieme decidono di capirne i meccanismi per arrivare sempre più vicino agli architetti e ai game master creatori della distopica Tokyo».
La seconda stagione è stata descritta da Netflix con questa sinossi: «Arisu e Usagi devono svelare i misteri della Borderland per tornare nel loro mondo. Spostandosi dalla scioccante ambientazione di uno Shibuya vuoto nella prima stagione, questa stagione è ambientata in una Shibuya devastata coperta di piante. Non perdere un secondo di questo gioco di sopravvivenza ricco di azione intensa e una storia emozionante!». C’è chi la paragona a Squid Game ma, se permettete, la trovo persino superiore.Bene bene, passiamo subito alla regione con spoiler!
Qui trovate la nostra recensione della prima stagione: Alice in Borderland: recensione serie tv Netflix (spoiler free)
Qui trovate la nostra recensione della seconda stagione: Alice in Borderland 2: recensione di una stagione esplosiva [ALERT MAJOR SPOILER]
A chi sono ispirati i personaggi di Alice in Borderland
Ryōhei Arisu
Arisu significa letteralmente Alice, è infatti la traslitterazione della pronuncia giapponese dell’inglese Alice, tuttavia la similitudine che subito si nota è che entrambi sono molto insoddisfatti delle proprie vite e cercano un modo per fuggire dalla realtà, per cui una finisce nelle Meraviglie e l’altro nelle Borderlands. A modo proprio, entrambi scappano dalla vita che avevano trovandosi catapultati in un nuovo mondo.
Yuzuha Usagi
Usagi, fedele compagna di Arisu in tutto il suo percorso in Alice in Borderland, può essere solamente il Bianconiglio, in quanto anche lui aiuta Alice a districarsi fra le tante avventure nelle Meraviglie. In più, usagi in giapponese significa proprio coniglio. Altro dettaglio: il coniglio va sempre di fretta, e Arisu e Usagi si conoscono quando il visto di quest’ultima sta scadendo, quindi abbiamo sempre la questione del tempo.
Shuntarō Chishiya
Uno dei personaggi più misteriosi di Alice in Borderland è Chishiya, che in Alice nel paese delle meraviglie equivale allo Stregatto, e anche in questo caso giochiamo con la pronuncia in quanto il nome rievoca il Gatto del Cheshire, anche uno degli pseudonimi con cui il personaggio si presenta nel corso degli episodi. A livello di trama, così come lo Stregatto indirizza Alice verso il Cappellaio Matto, Chishiya invita Arisu ad andare verso la spiaggia. Ultimo: spesso Chishiya osserva l’azione dall’alto, proprio come lo Stregatto che osserva con un sorriso quel che avviene.
Takeru Danma
Qui il parallelismo è evidente, in quanto Takeru si fa chiamare “Il cappellaio” in quanto suo padre vendeva cappelli. Importante è vedere però come pretenda che Arisu beva insieme a lui, così come il Cappellaio Matto voleva che Alice bevesse il thè insieme a lui.
Rizuna An
Sempre nella spiaggia troviamo An, uno dei personaggi più intelligenti e gentili di Alice in Borderland, e in più il suo cognome significa “pace”, “quiete”. Chi potrebbe essere quindi se non la Regina Bianca (che nel cartone non troviamo, ma nel film live action Alice in Wonderland sì)?
Mira Kanō
E dopo la Regina Bianca, abbiamo la cattiva, la Regina di Cuori, che non prova alcun sentimento nei confronti dei sudditi e cerca di ucciderli “tagliando loro la testa”. Ovviamente, in Alice in Borderland non può che essere l’ultimo villain affrontato da Arisu e Usagi, ovvero Mira, che tra l’altro con la Regina di Cuori condivide la passione per il croquet.
Hikari Kuina
Il Brucaliffo si trasforma, passa da essere un bruco a una splendida farfalla. E allo stesso modo, Hikari Kuina, donna transgender, ha avuto la sua trasformazione, vedendo la sua vita cambiare del tutto. I due personaggi, quindi, sono collegati, anche dal fatto che spesso Kuina abbia fra le labbra una sigaretta finta, così come fa il Brucaliffo (anche se lui fuma esplicitamente).
Suguru Niragi
La Lepre Marzolina accompagna il Cappellaio in tutti i suoi folli piani, così come Niragi, cecchino pericoloso e pazzo, accompagna sempre il suo “Cappellaio”, per cui il riferimento fra i due personaggi è palese.
Daikichi Karube e Chōta Segawa
Daikichi Karube e Chōta Segawa sono sempre in coppia quando li vediamo, non li vediamo mai separati, proprio come il Tricheco e il Carpentieri. Ma chi corrisponde a chi? Karube è il Tricheco, in quanto inizialmente prova pietà nei confronti delle Ostrichette, ma poi le mangia comunque. Karube, a differenza, inizialmente prova a uccidere Arisu ma poi sceglie di sacrificarsi per lui. Quello che collega Chōta al Carpentiere è che è sempre insieme al Tricheco, e che mangia per primo le Ostrichette senza provare pietà, e così il personaggio di Alice in Borderland va a letto con Shibuki, incurante di ciò che i suoi amici stanno subendo.
Asahi Kujō e Momoka Inoue
Infine… Pincopanco e Pancopinco, o meglio Asahi Kujō e Momoka Inoue, anche loro inseparabili e soprattutto presenti nei giochi per confondere i giocatori: le due infatti collaborano con il game master, organizzano i giochi per estendere i visti e quindi confondono i giocatori, così come Pincopanco e Pancopinco confondono Alice con le risposte molto contradditorie.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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