Marta Donà: la manager dietro i successi di Sanremo risponde alle recenti polemiche

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Negli ultimi anni, il Festival di Sanremo ha visto trionfare numerosi artisti accomunati da un elemento chiave: la loro manager, Marta Donà. Con una carriera costruita nel corso di quasi vent’anni, Donà è diventata una delle figure più influenti nel panorama musicale italiano. La sua agenzia, LaTarma, ha rappresentato alcuni dei nomi più importanti della scena musicale recente, tra cui i Måneskin, Marco Mengoni, Francesca Michielin, e più di recente Angelina Mango e Olly.

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Questa lunga serie di successi ha portato molti a riconoscerle un talento straordinario nella gestione degli artisti e nella costruzione di carriere vincenti. Tuttavia, il ripetersi delle vittorie di artisti sotto la sua ala ha anche sollevato dubbi e polemiche. Alcuni osservatori hanno iniziato a ipotizzare che la sua influenza nel mondo musicale possa aver giocato un ruolo determinante nelle dinamiche del Festival.

La questione è diventata particolarmente accesa dopo Sanremo 2025, quando Olly, artista gestito proprio da Donà, ha ottenuto un ottimo risultato. Già nel 2023, Marco Mengoni, un altro artista sotto la sua gestione, aveva vinto con “Due vite”, e nel 2024 era stata la volta di Angelina Mango con “La noia”. Prima ancora, i Måneskin avevano trionfato nel 2021 con “Zitti e buoni”, lanciandosi poi verso la conquista dell’Eurovision Song Contest e un successo internazionale.

Di fronte a questa sequenza di vittorie, il sospetto di un presunto “sistema Marta Donà” ha iniziato a diffondersi tra gli appassionati di musica e gli addetti ai lavori. Alcuni commentatori hanno insinuato che la sua agenzia avesse un’influenza diretta nelle dinamiche del Festival, fino a ipotizzare favoritismi o strategie di lobbying dietro le quinte. Sui social, il dibattito si è acceso, con utenti divisi tra chi riconosce la sua abilità nel selezionare e valorizzare talenti e chi invece suggerisce una presunta gestione “pilotata” delle classifiche.

Le dichiarazioni di Marta Donà: “Ho avuto paura”

Dopo giorni di critiche e voci incontrollate, Marta Donà ha deciso di rompere il silenzio con un lungo sfogo sui social. In un post su Instagram, la manager ha espresso il proprio dispiacere per l’odio ricevuto e ha rivelato di aver vissuto momenti di forte preoccupazione:

“In questi giorni ho avuto paura. Paura perché è difficile gestire un odio costruito su nulla, su supposizioni, su chiacchiere e dicerie. Mi chiedo quando smetteremo di costruire storie che non esistono, solo perché il successo altrui dà fastidio.”

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Donà ha sottolineato come la sua carriera sia stata costruita con sacrificio e duro lavoro, e che le vittorie dei suoi artisti siano frutto del talento e della dedizione, non di presunti favoritismi. Ha anche fatto un riferimento al sessismo che, secondo lei, caratterizza una parte delle critiche rivolte al suo operato:

“Se fossi stata un uomo, mi avrebbero dipinto come un genio della strategia e della comunicazione. Ma essendo una donna, la mia professionalità viene messa in discussione. Non si accetta che una donna possa avere potere senza averlo ottenuto in modo losco.”

Questa dichiarazione ha acceso ulteriormente il dibattito, con molte colleghe del settore che le hanno espresso solidarietà.

Il ruolo di una manager nel successo di un artista

Al di là delle polemiche, la figura di Marta Donà rappresenta un esempio di come un manager possa giocare un ruolo cruciale nella carriera di un artista. Il successo a Sanremo non dipende solo dalla qualità della canzone o dalla bravura del cantante, ma anche dalla costruzione di una strategia efficace. La scelta del brano giusto, la comunicazione sui social, la promozione nei mesi precedenti e il modo in cui un artista si presenta al pubblico sono tutti aspetti che contribuiscono al risultato finale.

Donà, con la sua esperienza, è riuscita a posizionare i suoi artisti in modo vincente all’interno della kermesse, e il fatto che molti di loro abbiano trionfato è probabilmente il risultato di un lavoro attento e mirato. Tuttavia, è naturale che, in un ambiente competitivo come Sanremo, i successi ripetuti di un’unica agenzia possano generare sospetti, soprattutto in un paese come l’Italia, spesso diffidente nei confronti di chi raggiunge posizioni di rilievo.

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Le polemiche su Marta Donà sono il riflesso di un dibattito più ampio su merito, successo e percezione del potere nel mondo della musica. Da un lato, il ripetersi delle vittorie degli artisti sotto la sua gestione solleva domande legittime sul funzionamento del Festival e sulla sua trasparenza. Dall’altro, appare evidente che il suo talento nel costruire carriere vincenti sia indiscutibile. Quel che è certo è che la musica, al di là delle polemiche, è fatta di emozioni, talento e capacità di arrivare al cuore del pubblico. E se gli artisti di Marta Donà continuano a vincere, è forse perché, al di là delle voci, sanno fare esattamente questo.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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