Marco Mengoni ha scelto la canzone per l’Eurovision

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Marco Mengoni, vincitore dell’edizione di quest’anno di Sanremo, ha ufficialmente deciso e comunicato la canzone che porterà all’Eurovision Song Festival che si terrà dal 9 al 13 maggio a Liverpool, in quanto, per ovvie ragioni (la guerra) non si potrà svolgere nel paese vincitore dell’ultima edizione, l’Ucraina. Il cantante italiano, al suo secondo Eurovision, ha scelto di cantare proprio la canzone con cui ha vinto in Italia, “Due Vite“.

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A Sanremo Marco Mengoni non è stato secondo a nessuno, ma nel vero senso della parola, dato che è arrivato primo letteralmente in tutte le classifiche. Nelle prime due puntate del Festival di Sanremo, il voto è spettato alla Sala Stampa, Tv, Radio e Web, di cui fanno parte 150 rappresentanti dei media che sono accreditati al Festival e sono equamente divisi tra giornalisti della carta stampata e della tv, giornalisti della radio e giornalisti del web. Durante la terza serata di Sanremo, a votare è stato il televoto, che ha inciso il 50% sulla classifica giornaliera, mentre l’altro 50% è spettato alla giuria demoscopica che è composta da 300 elementi selezionati.

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In tutte le serate Marco Mengoni è stato primo in classifica, ma secondo gli scommettitori non se la vedrà molto bene all’Eurovision. Quando ha vinto Sanremo era nella TOP10, ma pian piano ha cominciato a scendere. Prima settimo, poi ottavo, fino ad arrivare al dodicesimo posto. Al momento in testa c’è la Svezia, seguita dalla Finlandia e poi dall’Ucraina. La Svezia tra l’altro è in vantaggio non di poco: parliamo di una possibilità di vincita del 38% contro un 14% della Finlandia e un 13% dell’Ucraina. L’Italia è dodicesima, con l’1% di possibilità di vittoria (e persino la Francia è sopra di noi).

L’Eurovision, vi ricordo, si svolgerà in Inghilterra nonostante l’ultima edizione sia stata vinta dall’Ucraina. Il perché, lo sanno tutti: dopo un anno l’Ucraina è ancora attaccata dallaRussia, e quindi «in conformità con le regole e per garantire la continuità dell’evento, l’Ebu inizierà ora le discussioni con la Bbc per ospitare l’Eurovision Song Contest 2023 nel Regno Unito, Paese arrivato secondo nell’ultima edizione». La segretaria di Stato britannica responsabile per la Cultura, Nadine Dorries, disse: «Mi duole solo che sia dovuto alla prosecuzione del bagno di sangue perpetrato dalla Russia e al fatto che questo renda impossibile all’Ucraina ospitare l’evento, come sarebbe stato dovuto».

Marco Mengoni ha scelto “Due vite”

«Sono orgoglioso di rappresentare nuovamente il mio paese e non vedo l’ora di essere a Liverpool. Intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire e godermi il momento, voglio portare su quel palco tutto me stesso e il mio mondo. Con il mio team siamo al lavoro per preparare la performance al meglio», ha detto Marco Mengoni, a dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale”.

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Ricorda proprio quel momento: «Non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera dell’Eurovision Song Contest, è il ricordo più forte che ho di quella esperienza: incontrare artisti di tutto il mondo, scoprire sonorità nuove e vivere questa esperienza di comunione e grande energia creativa, tutto facendo parlare la nostra musica, un mezzo di comunicazione potentissimo capace di esprimersi e farsi comprendere in tutte le lingue». Due vite parla di rapporti e, in particolare, del rapporto con se stesso.

Il motivo per cui ha scelto Due Vite è «portare me stesso su quel palco, e questo brano è una riflessione a cui tengo molto e mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio, non vedo l’ora. È un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti, rimpianti, senza se e senza ma». Il brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.

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