Fratelli d’Italia: Lucio Malan contro all’omosessualità perché “è un abominio”

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Scandalose le affermazioni di Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia ex Forza Italia, che torna a parlare di omosessualità in relazione alla religione come se lo stato italiano non sia uno stato laico e quindi quello scritto sulla Bibbia, libro di secoli e secoli fa prima che il mondo divenisse un posto civile (lo è?), non conti davvero nulla se si parla di diritti delle persone omosessuali. Se quindi da una parte Giorgia Meloni ha fatto un passo avanti con la Tampon Tax, il suo collega Lucio Malan vuole riportarci nel secolo scorso (o quello ancora prima) con la sua latente omofobia. Cos’ha intenzione di fare, o dire, il Presidente del Consiglio?

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Lucio Malan

Di Lucio Malan abbiamo parlato in diverse occasioni. Pensiamo ad esempio durante la discussione sul DDL Zan. Ai tempi con Forza Italia fece esattamente lo stesso ragionamento di oggi: disse che «proseguire su questo provvedimento» (il DDL Zan) significa «ignorarequanto è stato fatto pervenire da due Chiese titolari delle imprese», sottolineando che l’Italia del dopoguerra si è preoccupata di rispettare la libertà religiosa, come nell’art. 3, 19 e 20 della Costituzione italiana. Tuttavia, parlando di diritti umani e civili, cosa c’entra la religione? Davvero dobbiamo mettere la Bibbia, la Chiesa, davanti al popolo?

Un’altra volta ancora, quando fu approvato il decreto Infrastrutture che vieta la presenza nelle strade o nei veicoli di un certo tipo di pubblicità (per farci capire, quella omofoba e pro vita), Lucio Malan si lamentò di questa norma che per lui era «ideologica, volta a limitare la libertà di espressione, con il pretesto che l’esercizio di questa libertà non può avvenire sulle strade e sui veicoli». Insomma, questo tipo di persona è Lucio Malan. Ma questa volta sembra che abbia raggiunto limiti a cui non si era neanche mai avvicinato.

Le ultime dichiarazioni di Lucio Malan

Durante un’intervista con Un giorno da Pecora, il Senatore che fa parte della Chiesa Evangelica Valdese che è in realtà favorevole ai matrimoni omosessuali, ha sottolineato la sua contrarietà ai matrimoni LGBT in quanto «la chiesa Valdese è fondata sulla Bibbia e non sulla gerarchia», e sulla Bibbia «c’è scritto di peggio ed in modo anche più esplicito. Non sui matrimoni ovviamente, a cui nessuno aveva pensato duemila anni fa. C’è scritto che l’omosessualità è un abominio, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento». Ma non c’è anche scritto che siamo tutti uguali e di accogliere i più fragili? Che facciamo, seguiamo la Bibbia solo quando ci conviene?

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Lucio Malan

«Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi’. Allora i giusti risponderanno: ‘Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?’.

Rispondendo, il re dirà loro: ‘In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: ‘Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato’.

Anch’essi allora risponderanno: ‘Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?’. Ma egli risponderà: ‘In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me’. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”».

(Mt 25, 31-46)

Dopo le dichiarazioni di Malan, comunque, sono arrivate le risposte dalla sinistra. In primis, Alessandro Zan ha chiesto a Giorgia Meloni se quella del suo collega fosse la posizione del partito. Carlo Calenda invece ha detto a La Repubblica che quelle dichiarazioni sono «indegne e sintomo di una profonda ignoranza. Se le nostre regole derivassero dal Vecchio Testamento non saremmo molto diversi dai talebani. Per fortuna abbiamo avuto il Vangelo e lo Stato laico». «Usare la Bibbia per colpirle è il vero abominio. Parole fuori dalla storia e dalla civiltà. Ci aspettiamo che Giorgia Meloni le condanni subito», ha detto Monica Cirinnà.

Lucio Malan risponde alle critiche: «Mi sono sempre battuto per la libertà religiosa e per la libertà sessuale delle persone. Libertà che vanno garantite in Italia e promosse nel mondo. “La chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità». Su Twitter poi dice di essere «contrario al “matrimonio paritario” per le coppie omosessuali perché comporterebbe il diritto all’adozione e penso che i bambini dovrebbero avere un padre e una madre, come dati da natura. Se uno mi chiede come giustifico questa posizione in quanto cristiano cito la Bibbia».

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Arriva in difesa anche il collega Klevis Gjoka, omosessuale dichiarato e vicepresidente del Circolo “Pirandello” di Fratelli d’Italia a Milano, secondo cui il senatore non dovrebbe scusarsi «non ha offeso la sensibilità di nessuno ribadendo un concetto sacrosanto, ovvero che l’istituzione del matrimonio nasce come istituzione religiosa ed è pertanto da sempre eterosessuale per definizione. Questo non significa che le coppie omosessuali debbano avere o abbiano meno diritti di fronte alla legge». Gjoka crede «che ci sia una differenza tra cultura e legge. Non è possibile affermare che il matrimonio come concetto religioso sia ‘apribile’ alle coppie omosessuali, sarebbe svilente per la tradizione religiosa e per la fede stessa».

Lucio Malan intanto, come ogni buon esponente di destra, mette in mezzo i bambini, perché se difendi (o pensi di difendere) i bambini, diventi automaticamente una brava persona. Peccato che i bambini abbiano bisogno di amore, rispetto ed educazione: e queste cose possono darle tutte le famiglie, a prescindere dall’orientamento sessuale. Alla fine, essere eterosessuale non ti rende automaticamente un buon genitore, e di testimonianze, quest’anno, ne abbiamo avute troppe.

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