
Quando l’unica democrazia del Medio Oriente vuole rendere legali gli stupri verso i prigionieri palestinesi

Dicono di voler parlare con Hamas, di voler negoziare… Eppure uccidono la persona con cui è possibile contrattare. Dicono di essere l’unica democrazia del Medio Oriente… Eppure gli estremisti d’Israele stanno manifestando perché dei soldati dell’IDF sono stati incarcerati con l’accusa di aver stuprato un prigioniero palestinese che aveva delle ferite così gravi da dover essere ricoverato in ospedale. Vogliono, perciò, legittimare lo stupro degli ostaggi della Palestina. Voglio ricordare che secondo un report di qualche anno fa, «circa 700 bambini palestinesi di età inferiore ai 18 anni» vengono arrestati dall’IDF.

JILL GRALOW/REUTERS
Era l’8 agosto 2023 quando scrivevamo della questione, in occasione del rilascio di Mohammed Darwish dopo 3,5 mesi di reclusione nelle carceri di occupazione. Negli stessi giorni, Ramzi Hamid, 17 anni, moriva per le ferite riportate dalle forze di occupazione pochi giorni fa nel villaggio di Silwad, a nord-est di Ramallah. E a questo riguardo, abbiamo riportato il report di Prisoner Support and Human Rights Association, che denunciava:
«Circa 700 bambini palestinesi di età inferiore ai 18 anni provenienti dalla Cisgiordania occupata vengono perseguiti ogni anno dai tribunali militari israeliani dopo essere stati arrestati, interrogati e detenuti dall’esercito israeliano. L’accusa più comune imposta contro i bambini è il lancio di pietre, un reato punibile secondo la legge militare fino a 20 anni di carcere. Dal 2000, più di 12.000 bambini palestinesi sono stati detenuti».
Anche Save the Children si è occupata dell’impatto del sistema di detenzione militare israeliano sui bambini palestinesi: «Save the Children chiede al governo di Israele di rispettare il diritto internazionale e di porre fine alla detenzione di bambini in base al diritto militare e al loro perseguimento nei tribunali militari. Inoltre, Save the Children chiede al governo di Israele di adottare misure immediate per adottare salvaguardie pratiche che migliorino il sistema esistente per quei bambini che sono attualmente in detenzione militare». «Inoltre, Save the Children chiede all’Autorità palestinese (AP) di garantire un sostegno sufficiente alla riabilitazione e al reinserimento dei bambini detenuti. Ciò include l’accesso a mirati e specializzati sostegni psicosociali».
Sottolineiamo che sia il report di PSHR che l’appello di Save The Children sono precedenti al 7 ottobre 2023, da cui sembra che Israele e Occidente giustifichino il brutale omicidio della popolazione palestinese. La gran parte degli articoli riguardanti la questione Palestinese e Israeliana presenti in questo sito, sono precedenti al 7 ottobre 2023, quando ancora la gran parte della popolazione non era a conoscenza di quello che la Palestina stesse vivendo. E ancora oggi, c’è chi si rifiuta di non vedere; o vede, e si permette anche di giustificare il genocidio di una popolazione.
Intanto, prima di passare alla notizia, ricordiamo che un altro giornalista, insieme al suo cameraman, sono stati uccisi in Palestina dall’esercito israeliano. Ismail al Ghoul e Rami al Refee, uccisi per voler diffondere la verità. Uccisi per il senso di giustizia. Uccisi dall’unica democrazia del Medio Oriente.
Gli estremisti d’Israele che vogliono stuprare i prigionieri palestinesi
Lo scorso lunedì diversi manifestando sostenuti da eminenti parlamentare di estrema destra del governo d’Israele hanno preso d’assalto una base militare a Sde Teimain dove nove soldati erano stati arrestati per essere interrogati sull’abuso di un prigioniero della Palestina. Questi soldati, nove ma c’è un arresto di cattura per un decimo, appartengono all’unità speciale dell’esercito Force 100, e sono accusati nello specificato di aver sodomizzato un prigioniero palestinese, portato poi in ospedale con gravi ferite all’ano che gli impedivano di camminare.

OREN ZIV/AFP/GETTY
Nonostante ciò, le persone che manifestavano urlavano “vergogna“, e non verso chi aveva abusato di una persona, ma verso chi li stava interrogando e li aveva arrestati. Chiedevano il rilascio dei soldati, il diritto di stuprare un prigioniero palestinese. Per fortuna, nonostante non mi senta proprio di dire parole buone nei confronti di Israele in questo momento – e non lo farò, il capo militare israeliano si è schierato contro questi manifestanti e parlamenti, descrivendo l’assalto alla base come un «comportamento illegale al limite dell’anarchia».
Il generale Herzi Halevi ha affermato: «Siamo nel mezzo di una guerra e azioni di questo tipo mettono in pericolo la sicurezza dello Stato. Sono proprio queste indagini che proteggono i nostri soldati in Israele e nel mondo e ne preservano i valori». Al contrario, Bezalel Smotrich, ministro delle finanze israeliano e partner chiave del governo di Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che i soldati interrogati dovrebbero essere trattati come eroi, non come criminali. Dal canto suo, Netanyahu ha denunciato i manifestanti e ha invitato alla calma.
Il partito d’opposizione Yesh Atid ha chiesto la destituzione del vicepresidente del parlamento che, a suo dire, ha preso parte alla protesta e ha incoraggiato i manifestanti: «Non siamo sull’orlo dell’abisso, siamo nell’abisso. Tutte le linee rosse sono state superate oggi», ha affermato l’ex primo ministro Yair Lapid. Intanto i colpevoli sono assistiti dall’avvocato Nati Rom di Honenu, un gruppo di assistenza legale israeliano di estrema destra, il quale ha dichiarato che i suoi clienti negano tutte le accuse contro di loro.
PER LA STAMPA ITALIANA QUESTA NON È UNA NOTIZIA:
— Karem from Haifa (@RohanaKarem) July 30, 2024
In israele c'è una guerra civile per rendere legale stuprare i goy (i non-ebrei). Stanno partecipando ministri con gruppi armati a volto coperto. E sono rientrati dei battaglioni di soldati da Gaza per difendere questo diritto. pic.twitter.com/e6GbPA01o5
Il governo Israeliano ha discusso la legittimità di stuprare i palestinesi.
— Rula Jebreal (@rulajebreal) July 30, 2024
Israele sembra sull’orlo di una guerra civile non per via del genocidio ma perché ministeri israeliani/ squadristi armati difendono il diritto dei soldati di stuprare i palestinesi.pic.twitter.com/61alaTmIQ0
Fonti dell’articolo: Al Jazeera, Independent
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty