Serena Doe ne ha pestata un’altra, bella grossa. Come al solito, ha criticato Fedez (sul suo profilo Instagram ha letteralmente delle storie in evidenzia dedicate solo ai “Ferragnez”), e nel farlo ha sponsorizzato il podcast con cui collabora. Cosa avrebbe fatto Fedez? Ha espresso solidarietà alla famiglia di Gianluca Vialli e nel farlo ha detto che si erano organizzati per fare una foto insieme con la loro cicatrice, in quanto entrambi hanno avuto un tumore al pancreas. Questo è troppo per Serena Doe, e anche per Selvaggia Lucarelli che, in difesa della collega, aggiunge che le condoglianze sono arrivate anche con la maglia del suo podcast.
Abbiamo condiviso alcune battaglie di Selvaggia Lucarelli, per quanto sia un personaggio piuttosto controverso. Qualche mese fa ha lottato per far chiarezza sul caso Carlotta Rossignoli, che poi è finito nell’oblio (e questo è un dispiacere), così come ha discusso via social con Valeria Marini che, da madrina dei Pride, si è permessa di difendere Giorgia Meloni, di certo non la persona più LGBT Friendly della scena politica italiana. Tuttavia, se si tratta di Ferragnez, nessuno ha pietà.
Sia chiaro che i Ferragnez possono piacere come non piacere. Hanno creato un nuovo tipo di fare social, una sorta di Farheneit 451, dove tutte le pareti di casa sono degli schermi sempre connessi alla vita virtuale, dove i figli vengono portati nel mondo dell’internet dal primo giorno di vita, e dove la privacy non esiste in alcuna situazione. Hanno anche creato un nuovo mestiere, quello dell’influencer, quello che è divenuto tanto odiato perché si guadagna tanto semplicemente pubblicando foto e storie online. Un nuovo tipo di marketing, di pubblicità, quindi.
Tuttavia, a tutto dovrebbe esserci un limite. Persone come Serena Doe hanno avuto il coraggio di criticare Fedez perché è “guarito in 3 giorni” dal cancro. «Ciao Chiara. Anche a noi comuni mortali piacerebbe sconfiggere il cancro in 3 giorni, invece di essere in attesa per una colonscopia da 7 mesi», scrisse in una delle sue storie. In quel caso, a risponderle fu direttamente il cantante:
«Non è la prima volta che questa “attivista” appoggiata da giornalisti e artisti gioca sulla mia malattia, dicendo che sarei guarito in 3 giorni da un tumore, come se fosse stato tutto uno scherzo. Giocare sulla mia guarigione come fosse una colpa, oltretutto senza sapere che sono stato operato d’urgenza tramite sistema sanitario nazionale come qualsiasi comune mortale.
Se solo sapessi le conseguenze di un intervento che ha delle conseguenze irreversibili forse non ci scherzeresti sopra per rendere più piccata la tua voglia di critica sociale. Io non sono guarito in 3 giorni. Ma alla stupidità umana a volte non esiste cura. Credo che a tutto ci sia un limite. Io so quello che ho passato e non lo auguro a nessuno. Ma soprattutto mai mi permetterei di dileggiare o sminuire in questo modo. Anche se dovesse trattarsi del più stronzo o ricco su questo pianeta».
L(‘ennesim)a critica di Serena Doe e Selvaggia Lucarelli a Fedez
«Purtroppo ho appreso ora della morte di Gianluca Vialli e… non lo so, faccio questo video per ricordarlo perché pur non avendolo mai conosciuto di persona è stato una persona straordinaria che mi ha dato una mano incredibile.Abbiamo subito tutti e due lo stesso intervento, per due patologie diverse.Mi spiace perché avremmo dovuto vederci, ci eravamo ripromessi di fare una foto con la nostra cicatrice e purtroppo non ce l’abbiamo fatta», ha detto Fedez in un video pubblicato sui social, indossando la maglia del podcast “Muschio Selvaggio” (dettaglio importante per quello che dirà Selvaggia Lucarelli).
Poco dopo, ovviamente, arriva la critica di Serena Doe, che è sempre al passo con tutto quello che dicono Chiara Ferragni e Fedez: «Lunedì ritorna “Il sottosopra” [il podcast con cui Serena Doe collabora, ndr.] ma visto che oggi c’è chi dichiara di essere rammaricato dal non avere la foto con il morto del giorno, qui una puntata con un pensiero che condivido sul tema». Insomma, fra tutti quelli che hanno postato una foto con Vialli, l’influencer che critica gli influencer ha attaccato Fedez.
Quest’ultimo, ovviamente, non ha gradito la critica: «Questa è la stessa giornalista che tempo fa aveva sostenuto che io fossi guarito in tre giorni dal tumore al pancreas. Ma dico, davanti a un pensiero di un lutto e di una persona che mi ha aiutato, almeno innanzi a questo non si potrebbe tacere? No, non è possibile? Vabbè.
Di fronte a questi guru dei social che ti vogliono insegnare come stare al mondo, non si può nemmeno più ricordare una persona che è morta oggi e ti ha dato una mano quando ti hanno trovato un tumore raro al pancreas. Allora non si può più fare un c***o. E se per trainare, con l’onda della mediaticità, un podcast dite che io ho detto che dovevo fare un selfie col morto vuol dire che siete in cattiva fede voi e che fate schifo più di me», conclude.
Ma non finisce chiaramente qui! Poteva non aggiungersi alla polemica l’hater n.2 dei Ferragnez? Selvaggia Lucarelli chiede scusa in quanto dal Nepal non è riuscita a seguire la polemica del giorno, «ma se non ho capito male Fedez ha accusato Serena Doe di fare pubblicità al suo podcast parlando di lui (che tra l’altro manco aveva citato) e del suo messaggio di cordoglio per la morte di Vialli». «Su quello che ha detto Fedez preferisco non esprimere opinioni, se non sbaglio, però, il suo accorato messaggio di condoglianze è tutto realizzato con la t-shirt del suo podcast, in vendita sullo store apposito».
Fedez parla.
— Davi De (@davided81) January 7, 2023
Selvaggia Lucarelli e la sua amica Serena Mazzini:pic.twitter.com/CCyaoUP3iJ
Sto povero cristo in un momento sicuramente di difficoltà avrebbe pure dovuto preoccuparsi di?
— laberty (@laberty95) January 7, 2023
Cambiare la maglia che aveva addosso perché "poi pensano faccia pubblicità?"
Ma è proprio una guerra tra poveri
Serenadoe è una che sfrutta i social per dire quanto fanno schifo i social e campa di questa ipocrisia continua https://t.co/V68UR7hHyO
— la ste (@lastefaniuccia) January 7, 2023
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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