Elon Musk e il gesto controverso: accuse di fascismo e reazioni globali

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Il 20 gennaio 2025, durante un evento ufficiale a Washington D.C. in occasione dell’insediamento del presidente Donald Trump, Elon Musk si è trovato al centro di una controversia internazionale. Il miliardario, noto per le sue posizioni controverse e le frequenti provocazioni sui social media, ha fatto un gesto facilmente interpretabile come un saluto fascista, suscitando una forte reazione sia da parte di critici che di sostenitori.

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Secondo il New York Times, il gesto è avvenuto verso la conclusione del discorso di Elon Musk, durante il quale aveva lodato le politiche di Trump e ringraziato i suoi sostenitori. Dopo aver portato la mano al petto, Musk ha esteso il braccio destro con il palmo rivolto verso il basso, un movimento che ricorda il famigerato “Heil Hitler” associato ai regimi totalitari del XX secolo. Il pubblico presente, composto principalmente da sostenitori del presidente, ha applaudito senza segnalare immediatamente alcun imbarazzo. Tuttavia, sui social media, il gesto è stato analizzato e ampiamente criticato, innescando un dibattito acceso sulla sua natura e sul suo significato.

Le reazioni delle organizzazioni e delle figure politiche

La Anti-Defamation League (ADL) è stata tra le prime organizzazioni a commentare l’incidente. Il presidente dell’ADL, Jonathan Greenblatt, ha definito il gesto “imbarazzante e inappropriato“, ma ha anche suggerito che potrebbe essere stato un momento di entusiasmo maldestro, piuttosto che un’azione deliberata. Tuttavia, questa posizione conciliatoria non ha convinto tutti. «Questo è un nuovo inizio. Speriamo nella guarigione e lavoriamo per l’unità nei mesi e negli anni a venire», scrivono su Twitter.

Alexandria Ocasio-Cortez (AOC), membro del Congresso degli Stati Uniti, ha attaccato duramente l’ADL per la sua risposta, accusandola di minimizzare un gesto chiaramente problematico. Su Twitter scrive: «Ora la gente può ufficialmente smettere di ascoltarti come una fonte di informazioni affidabile. Lavori per loro. Grazie per averlo reso chiaro a tutti»:

“Difendere questo gesto come se fosse innocuo equivale a giustificare un saluto nazista. È inaccettabile da parte di un’organizzazione che si batte contro l’odio e l’antisemitismo.”

Le critiche di Ocasio-Cortez sono state sostenute anche da altre figure politiche e attivisti, che hanno sottolineato come Musk, essendo una figura pubblica di rilevanza globale, avrebbe dovuto essere più consapevole dell’impatto delle sue azioni.

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Come riportato da Rolling Stone, il gesto di Elon Musk è stato accolto con entusiasmo da gruppi di estrema destra online, che lo hanno interpretato come un segnale di supporto implicito. Diversi account su piattaforme come X (precedentemente Twitter), di cui Musk è proprietario, hanno celebrato il gesto, definendolo un atto di sfida contro il “politicamente corretto”. Questa reazione ha ulteriormente alimentato le polemiche. Molti critici hanno evidenziato come Musk non abbia preso provvedimenti per condannare o prendere le distanze da tali interpretazioni, preferendo invece pubblicare sul suo profilo una versione modificata del discorso che ometteva il gesto incriminato.

La difesa di Elon Musk: “Un fraintendimento”

In seguito al clamore mediatico, Elon Musk ha rilasciato una dichiarazione in cui ha negato qualsiasi intento politico o ideologico dietro il gesto. Ha spiegato che si trattava semplicemente di un’espressione spontanea di gratitudine e che non aveva intenzione di evocare simboli o saluti storicamente associati al fascismo. Anche l’uomo di Musk in Italia, ha spiegato: «Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, che esprime i suoi sentimenti dicendo ‘Voglio darti il mio cuore’, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono. A ELON NON PIACCIONO GLI ESTREMISTI!».

Nonostante le spiegazioni, l’incidente ha messo in evidenza la polarizzazione che circonda la figura di Musk. Da una parte, i suoi sostenitori lo difendono come un innovatore e un provocatore che non teme di rompere con le convenzioni. Dall’altra, i suoi detrattori lo accusano di alimentare divisioni e di non prendere sul serio le responsabilità che derivano dal suo potere e dalla sua influenza.

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Il gesto di Elon Musk, indipendentemente dalle intenzioni, ha sollevato interrogativi importanti sul ruolo delle figure pubbliche nel gestire simboli carichi di significato storico e politico. Come evidenziato dal New York Times, l’episodio dimostra come azioni apparentemente semplici possano essere interpretate in modi radicalmente diversi a seconda del contesto culturale e delle sensibilità personali. In un’epoca in cui i simboli e i gesti possono avere un peso mediatico e sociale enorme, le figure pubbliche come Elon Musk devono agire con maggiore consapevolezza e attenzione. Il rischio non è solo quello di essere fraintesi, ma anche di alimentare narrazioni pericolose o di legittimare gruppi estremisti.

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