NBA Week 13: il calendario delle partite e i risultati della settimana

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Messaggio importante per tutti gli appassionati del grande basket e non: siamo tornati! Ebbene sì, a partire da questa settimana tornerà l’appuntamento settimanale dedicato all’NBA. Ogni anno, la stagione regolare ci regala spettacolo in campo e storie che vanno ben oltre i 48 minuti di gioco. Dalle lotte serrate per il titolo di MVP alle sorprendenti ascese delle squadre “underdog”, il campionato si conferma un mix perfetto di talento, strategia e cuore.

In questa rubrica settimanale esploreremo i temi caldi di questa stagione 2024/2025: chi sono le squadre da battere, quali giocatori stanno riscrivendo i record, e quali risultati potrebbero ribaltare i pronostici. Allacciatevi le scarpe, scendete in campo con noi e buona lettura!

NBA Weekly: come funziona il campionato NBA?

LaNational Basketball League, più comunemente nota come NBA, è il campionato di basket professionistico maschile più importante del mondo. Tuttavia, recenti avvenimenti dimostrano che non tutti seguono il basket, o magari semplicemente non conoscono il basket americano, ed eccoci qui pronti a spiegarvi come è strutturato il fitto calendario NBA. Durante la regular season, ciascuna delle 30 squadre disputa 82 partite complessive, al termine delle quali le squadre si scontrano in base alla classifica per accedere alla seconda parte della stagione, ovvero i playoff e infine le NBA finals.

Il termine playoff NBA indica tutte le partite che ogni anno vengono disputate in un torneo post-stagionale da tutte le squadre che si sono qualificate durante la stagione regolare (regular season). Sulla base dei match disputati dalle varie squadre nel corso dei mesi, viene stilata una classifica provvisoria che permette di decretare le 16 squadre che parteciperanno al torneo NBA playoff. Si tratta in particolare delle migliori 8 squadre della Eastern Conference e delle migliori 8 della Western Conference, disposte in un tabellone a seconda dei punti totalizzati durante la stagione regolare.

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Fonte: Google

NBA Weekly: i risultati della settimana

La settimana NBAdal 13 al 19 gennaio 2025 ha regalato agli appassionati una serie di partite ricche di emozioni, colpi di scena e prestazioni straordinarie da parte delle stelle della lega.

I Cleveland Cavaliers si lasciano alle spalle la delusione per la pesante sconfitta contro gli Oklahoma City Thunder grazie ad una prestazione straordinaria della coppia Mitchell-Garland, che combina ben 65 punti e guida la squadra alla vittoria sui Minnesota Timberwolves. Al Target Center va in scena una sfida equilibrata nei primi due quarti, che si chiudono esattamente sul 60 pari. Nel secondo tempo i Cavaliers cambiano passo e vincono il terzo quarto con un parziale di +10, allungando ulteriormente nell’ultimo periodo con un devastante 10-0 e ipotecando il successo contro gli avversari.

Tra i Cavs, Donovan Mitchell trascina i suoi con 36 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, confermandosi il leader indiscusso della squadra. Nonostante le percentuali non scintillanti (12/27 dal campo e 4/15 da tre), Mitchell punisce ripetutamente la difesa di Minnesota. A spalleggiarlo c’è un Darius Garland chirurgico, che chiude con 29 punti e un eccellente 5/10 da oltre l’arco. Dalla panchina, arrivano i contributi preziosi da Georges Niang e Ty Jerome, entrambi a quota 15 punti. Ai Timberwolves non bastano i 28 punti di Anthony Edwards e una prestazione completa di Julius Randle, vicino alla tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist. Con questa vittoria Cleveland consolida la sua posizione al vertice della Eastern Conference.

Intanto, gli Atlanta Hawks si confermano squadra ostica per le big della Eastern Conference. Con un Trae Young in stato di grazia, gli Hawks espugnano il TD Garden imponendosi sui Boston Celtics. Prosegue il momento altalenante dei campioni NBA in carica, che nelle ultime 16 partite hanno raccolto solo 8 vittorie. Boston cede all’overtime su un tiro fade-away di Jayson Tatum (23 punti con un deludente 7/21 dal campo) che si ferma purtroppo sul secondo ferro. Ennesima sconfitta che accende i riflettori sulle difficoltà della squadra nel trovare continuità in questa fase della stagione.

A guidare Atlanta è un Trae Young scintillante, che chiude con 28 punti e 11 assist, ben supportato dai 23 punti di un convincente Dyson Daniels. Gli Hawks dominano anche grazie alla profondità del roster: la panchina ospite surclassa quella di Boston con un clamoroso 44-22. Spiccano i 19 punti e 13 rimbalzi di Onyeka Okongwu e i 16 punti di De’Andre Hunter, mentre Boston può contare solo sui 20 punti di Payton Pritchard tra le seconde linee.

Phoenix brilla nonostante le assenze di Nurkic e Beal, fermo per un problema alla caviglia. Sono in particolare le due superstar dei Suns, Devin Booker e Kevin Durant a prendersi tutta la scena. Booker colpisce con il suo letale tiro mid-range (11/22 dal campo, 1/5 da tre) e la capacità di guadagnarsi viaggi in lunetta (12/13 ai liberi), chiudendo con 35 punti, 5 rimbalzi e 3 assist. Durant, invece, parte a rilento con un primo tempo da dimenticare (1/9 al tiro), ma si riprende dopo l’intervallo lungo segnando 36 punti totali e aggiungendo 7 rimbalzi, 5 assist, 3 stoppate e 2 recuperi.

Spicca anche l’ottimo debutto di Nick Richards, che partendo dalla panchina firma una doppia doppia d’impatto con 21 punti, 11 rimbalzi e un eccellente 7/8 al tiro. I Pistons non riescono a sfruttare le solide prestazioni individuali di Cade Cunningham (20 punti e 11 assist, ma con un inefficace 7/26 al tiro), Jalen Duren (15 punti e 10 rimbalzi) e Gary Harris (21 punti). Detroit ci prova fino all’ultimo, ma non basta per fermare i Suns.

Non c’è molto da festeggiare nemmeno per Simone Fontecchio, che nonostante la vittoria gioca solo 13 minuti concessi da coach Bickerstaff e contribuisce con 4 punti e 2 rimbalzi. Il suo 2/4 dal campo e il doppio errore dall’arco non bastano a convincere l’allenatore a dargli maggior spazio, lasciando il talento italiano ancora ai margini della rotazione.

Fonte: Twitter

Arriva anche la quinta sconfitta in fila per i Philadelphia 76ers, costretti a rinunciare a Joel Embiid, Paul George e Kyle Lowry. I Sixers si affidano unicamente ai 28 punti di Tyrese Maxey per cercare di arginare la corsa degli Indiana Pacers, ma non è ancora abbastanza per fermare Pascal Siakam, autore di 21 punti di cui 10 decisivi nell’ultimo quarto, e Myles Turner in doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi. Indiana domina sotto i tabelloni, schiacciando i Sixers con un clamoroso 50-32 nel conto dei rimbalzi, e sigilla così un successo che affonda ancora di più Philadelphia in un periodo di crisi.

Serata movimentata anche altrove: Houston e Golden State portano a casa il successo, ma i Warriors devono fare i conti con l’infortunio al polpaccio di Draymond Green, che lascia aperte incognite sul futuro a breve termine della squadra. I Rockets volano nella ripresa e travolgono Portland con un secondo tempo dominante con un parziale di 74-53 che spezza una gara rimasta in bilico fino all’intervallo, chiuso con i texani avanti di un solo punto. È però il terzo quarto a fare la differenza: un break di 15 punti lancia i Rockets verso una vittoria mai più in discussione.

Protagonisti assoluti del successo sono Jalen Green, che mette a segno di 26 punti e Alperen Sengun, che firma una prestazione da incorniciare con 23 punti e 15 rimbalzi. Ottima anche la serata di Dillon Brooks, che aggiunge 22 punti al tabellino, mentre la panchina dei Rockets si rivela decisiva con 45 punti complessivi. Sul fronte Portland Blazers, i 21 punti di Scoot Henderson, partito dalla panchina, non sono sufficienti a evitare la quinta sconfitta consecutiva per Portland, che fatica a trovare risposte sia in attacco che in difesa.

Anche i Golden State Warriors non vogliono essere da meno: sotto di 7 punti all’intervallo, cambiano marcia nella ripresa disputando un terzo quarto che li riporta in vantaggio, mentre un parziale di 11-2 nell’ultimo periodo chiude i conti e regala ai californiani una vittoria preziosa, nonostante le difficoltà fisiche di alcuni protagonisti. Steph Curry, autore di 26 punti, è costretto ad abbandonare il campo nei minuti finali per un problema alla caviglia che, come rassicura coach Steve Kerr, non sembra grave. Più seria invece la situazione di Draymond Green, che lascia la partita nei primissimi minuti a causa di un infortunio al polpaccio.

Fortunatamente ci pensa la super ala canadese di nome Andrew Wiggins, che trascina i suoi con una doppia doppia da 31 punti e 11 rimbalzi, impreziosita da 4 assist, 2 stoppate e percentuali eccellenti: 12/22 dal campo e 4/10 dall’arco. Finalmente positivo anche l’apporto di Dennis Schroder, che in 32 minuti firma 20 punti con un solido 7/14 al tiro. Per i Washington Wizards arriva l’ottavo ko consecutivo, sintomo di grande turbolenza e flebile volontà di riscatto.

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Fonte: Twitter

NBA Week: calendario delle partite di gennaio 2025

L’inizio ufficiale del campionato NBA per la stagione 2024-25 si è tenuto nellanotte italiana tra il 22 e 23 ottobre 2024con due partite, quelle tra New York Knicks e Boston Celtics e tra Los Angeles Lakers e Minnesota Timberwolves. Come sempre la regular season prevede 82 partite totali, considerando l’in-season tournament, ovvero la “coppa NBA” di metà stagione che proprio dallo scorso 2024 è stata ribattezzata come Emirates Cup 2024, e le 5 partite per il tradizionale NBA Christmas Day. Ricordiamo che non saranno disputate partite il giorno delle elezioni presidenziali e il Giorno del Ringraziamento.

La novità più importante? Le partite previste in diretta TV nazionale non saranno mai giocate in back to back, quindi mai il giorno prima o il giorno dopo, questo per favorire la presenza delle star nelle partite in più importanti visibili in chiaro sulla tv. Di seguito sono riportate le date chiave dei prossimi match NBA 2024-25, trovate qui anche il calendario completo squadra per squadra cliccando su questo link.

20 gennaio 2025:

  • Dallas Mavericks @ Charlotte Hornets – ore 18:00
  • Detroit Pistons @ Houston Rockets – ore 20:00
  • Minnesota Timberwolves @ Memphis Grizzlies – ore 20:30
  • Atlanta Hawks @ New York Knicks – ore 21:00
  • Phoenix Suns @ Cleveland Cavaliers – ore 21:30
  • Boston Celtics @ Golden State Warriors – ore 23:00
  • Utah Jazz @ New Orleans Pelicans – ore 02:00
  • Chicago Bulls @ LA Clippers – ore 04:30

21 gennaio 2025:

  • New York Knicks @ Brooklyn Nets – ore 01:30
  • Orlando Magic @ Toronto Raptors – ore 01:30
  • Portland Trail Blazers @ Miami Heat – ore 01:30
  • Philadelphia 76ers @ Denver Nuggets – ore 04:00
  • Washington Wizards @ Los Angeles Lakers – ore 04:30

22 gennaio 2025:

  • Minnesota Timberwolves @ Dallas Mavericks – ore 01:30
  • Detroit Pistons @ Atlanta Hawks – ore 01:30
  • Phoenix Suns @ Brooklyn Nets – ore 01:30
  • Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies – ore 02:00
  • Utah Jazz @ Oklahoma City Thunder – ore 02:00
  • Cleveland Cavaliers @ Houston Rockets – ore 02:00
  • Milwaukee Bucks @ New Orleans Pelicans – ore 02:00
  • Golden State Warriors @ Sacramento Kings – ore 04:00

23 e 25 gennaio 2025: NBA Paris Game

Si tratta di una partita ufficiale della stagione regolare NBA disputata a Parigi, in Francia, come parte degli sforzi della lega per promuovere il basket come sport a livello globale. L’edizione del 2025 vede i San Antonio Spurs affrontare gli Indiana Pacers all’Accor Arena di Parigi.

  • San Antonio Spurs @ Indiana Pacers – 23/01 ore 21:00
  • San Antonio Spurs @ Indiana Pacers – 25/01 ore 21:00

26 gennaio 2025:

  • Los Angeles Clippers @ Utah Jazz – ore 03:00

28 gennaio 2025:

  • Houston Rockets @ Atlanta Hawks – ore 01:30

29 gennaio 2025:

  • Washington Wizards @ Los Angeles Clippers – ore 04:30

31 gennaio 2025:

  • Washington Wizards @ Portland Trail Blazers – ore 04:00

Segnaliamo inoltre che oggi è Martin Luther King Day. Su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA a partire dalle 19.50 andranno in scena sei partite per quattro ore ininterrotte di pallacanestro con le immagini che seguono ogni gara da un campo all’altro per celebrare nel migliore dei modi una delle figure più importanti della vita politica americana, voce fondamentale nella lotta per i diritti civili degli anni ’60, il cui messaggio ancora oggi è di vitale importanza per la comunità afroamericana e non solo.

Ci leggiamo al prossimo appuntamento con il grande basket NBA, non mancate!

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