Fenomeno Demon Slayer: sì, lo so che sapete cosa sto per dire e anche io ma partiamo con ordine.
Sappiamo che Demon Slayer è diventato un fenomeno di massa in questi ultimi anni ed è ancora più sorprendente che non lo sia diventato inizialmente grazie al manga.
Mi spiego meglio.
Sin dall’inizio, i disegni di Demon Slayer non entusiasmano ma ecco che arriva l’anime e siamo lì a guardarlo. Fin qui, tutto bene, nulla di innovativo. Ma ecco che arriva l’episodio 19: Il dio del fuoco. Vediamo Tanjiro scontrarsi con Rui (Quinta Luna Calante), con l’aiuto della sorella Nezuko. Quest’ultima, si scopre possedere il potere vampirico del sangue esplosivo e boom! FERMI TUTTI!
Qui, è iniziato davvero il “fenomeno” Demon Slayer.
Rivelazione o daydream?
C’è chi diceva che sarebbe durato un battito di ciglia e chi ancora meno.
Ma guardiamoci tutti, abbiamo spalancato le pupille per l’incredulità.
Fattore sorpresa da 92 minuti di applausi perché ti lascia con la voglia di vederlo e di venire a sapere come finirà. Ecco, da qui in poi, anche leggendo il manga ci ritroveremo in questa fase di fame di sapere, sapere come finirà effettivamente Demon Slayer, che decisioni prenderanno i nostri protagonisti legati insieme a personaggi secondari come i pilastri. Avendo ognuno una propria introspezione psicologica, indole e ideologia.
Come già detto in precedenza, Demon Slayer funziona tutt’oggi dalla sua conclusione (18 Maggio 2020) e ha funzionato anche nel corso della sua serializzazione sul famosissimo Shonen Jump, battendo ogni record di incassi.
Parliamo di numeri
La classifica Oricon del 2019, prendendo in esame i volumi dall’1 al 17, vede in vetta Demon Slayer con 12 milioni di copie vendute detronizzando persino il colosso One Piece!
No, non è un sogno è tutto vero!
Facendoci due conti, basti pensare che il manga Demon Slayer di Koyoharu Gotouge ha generato circa 10 miliardi di Yen (circa 75 milioni di Euro) nel 2019 e circa 44 miliardi di Yen (circa 330 milioni di Euro) solo nel 2020.
Ma non è tutto!
Nel corso della sua pubblicazione settimanale su Shonen Jump, lo studio Ufotable annuncia il film del nuovo arco narrativo.
Demon Slayer Mugen Train Arc.
Consacrazione mondiale: Mugen Train
L’hype è alle stelle ancor prima che il film esca nelle sale.
Sì, perché in questo arco vedremo lo scontro che tutti aspettavamo: Rengoku, il pilastro delle fiamme, contro Akaza (Terza Luna Crescente).
“Chiedetemi se sono felice”, era la mia frase d’esordio a chiunque mi chiedesse del film di Demon Slayer.
Sì, so a cosa state pensando, i ritmi sono quelli che sono, ma vuoi o non vuoi alla fine ti lascia qualcosa vedendolo.
Dico bene o dico giusto?
I numeri di Mugen Train sono da capogiro: gli incassi del botteghino finale hanno raggiunto la cifra record guadagnando l’equivalente di 435 milioni di dollari in tutto il mondo. Battendo “La Città Incantata” (395 milioni) di Miyazaki e “Your Name” (380 milioni) di Shinkai.
Ma ‘sta trama?
Vi starete chiedendo, perché tutto questo successo?
Ve lo spiego.
La trama è semplicissima ed è questo quello che ha fatto funzionare Demon Slayer.
Ci troviamo nell’epoca Taisho (1912-1926), spadaccini, demoni, tradizione giapponese + Ufotable = successo. L’equazione perfetta.
Proseguendo l’opera, il lettore del manga o spettatore dell’anime vuole sapere come farà Tanjiro a trovare una cura per far ritornare umana Nezuko.
Ebbene sì, il trampolino di lancio per questo exploit è stato grazie allo studio Ufotable, non neghiamolo. Ci siamo rifatti gli occhi con un comparto tecnico e animazioni da cineteca accompagnate da delle soundtrack divenute iconiche targate LiSa.
Dilatando ancora di più le nostre pupille con la seconda stagione appena terminata.
Ardi il tuo cuore
Ricordate quando vi ho detto che Mugen Train ci lascia qualcosa?
Ecco, in questa mia modesta opinione, quello che impariamo dopo questo arco narrativo è “Fai ardere il tuo cuore”, come il buon Rengoku ci ha insegnato. Sì perché cosi facendo non ci arrenderemo, saremo più coraggiosi, come Tanjiro, per perseguire il nostro proposito ultimo. Il suo coraggio diventa anche il nostro, un coraggio che ci ha accompagnato per tutta l’opera (un po’ come quando da piccoli alzavamo le mani al cielo per aiutare Goku con l’energia sferica) con momenti divertenti e tristi, spalmati molto bene nella narrazione.
Insomma, ragazzi, non arrendiamoci mai, facciamo ardere il nostro cuore e anima con l’arte segreta della respirazione delle fiamme: PURGATORIOOO!
Nota dell’autore (NON) richiesta: questa cosa la dirò sempre: se lo studio Ufotable animasse la mia vita la renderebbe un piccolo diamante.
Approfondimenti
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Claudio, aka Clax, classe ’95. Uscito fuori a calci dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, è un artista incompreso. Il suo sogno era diventare un musicista ma è finito a pubblicare le sue cover su SoundCloud (quando si ricorda di averlo).
Si arricchisce spiritualmente di manga e anime, completando mosaici di Blu-ray e Funko Pop.
La sua frase preferita è PLUS ULTRA!
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