5 cospirazioni che devi assolutamente sapere: Una Tazza D’horror #20

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Bentornati nella rubrica Una Tazza D’horror dove parliamo di casi irrisolti, omicidi inspiegabili, leggende metropolitane e tanto altro. L’altra volta abbiamo parlato del caso McCan ancora irrisolto e che tutt’oggi Maddy è introvabile, quest’oggi invece parleremo di 5 cospirazioni assurde e chissà se siano vere o meno.

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5 cospirazioni che devi assolutamente sapere

Il Triangolo delle Bermuda

Tra i posti più misteriosi al mondo e fra tutte le cospirazioni più inquietanti e più discusse non possiamo che non parlare del Triangolo delle Bermuda, una zona di mare dell’Oceano Atlantico settentrionale che ha la forma immaginaria di un triangolo. A nord il vertice corrisponde con il punto più settentrionale dell’isola principale dell’arcipelago delle Bermuda, il quale si collega a sud con il punto più orientale dell’isola di Porto Rico ed a ovest con il punto più meridionale della Florida. Le leggende sulle misteriose sparizioni di navi e aerei, soprattutto a partire dagli anni ’50, hanno fatto sì che alcuni autori soprannominassero questo luogo con appellativi come “Triangolo maledetto” o “Triangolo del Diavolo”.

Si narra, infatti, che Cristoforo Colombo, navigatore esperto, tenesse un diario di bordo molto accurato dei suoi viaggi nel quale riportò di aver riscontrato, proprio in quel tratto di mare, curiosi fenomeni metereologici, apparizioni di strane luci in cielo e problemi inspiegabili alla bussola. Ma circa 450 anni dopo, il 5 dicembre 1945, la Marina Statunitense fece decollare dalla base di Fort Lauderdale in Florida, cinque aerei per un addestramento, con un totale di 14 aviatori a bordo. Il gruppo di aerei chiamato “Volo 19”, dopo circa due ore di volo sparì nel nulla.

Vi era stato uno scambio concitato via radio poco prima della sparizione, in cui gli aviatori avvertivano che tutti gli strumenti erano in avaria e che non riuscivano a ritrovare la destinazione di rientro.

La situazione diventò ancora più inquietante quando l’aereo mandato in soccorso scomparve altrettanto misteriosamente, anche se pare sia esploso in volo durante la ricerca dei dispersi. Nonostante fossero passati alcuni secoli da Cristoforo Colombo, e a metà del ‘900 già si utilizzavano le radio e i radar, l’enorme operazione messa in campo dalla Marina Statunitense per ritrovare i sei aerei scomparsi non portò a nulla di fatto, poiché non vennero trovati né detriti e né i corpi dei dispersi. L’esito dell’inchiesta dell’epoca, difatti, si concluse con un: “Non siamo in grado neppure di formulare una buona ipotesi di quello che è successo”.

Le leggende e i misteri riguardo le sparizioni di navi e aerei in quel triangolo di mare, furono amplificate da articoli dell’epoca, ad esempio, quello pubblicato il 30 settembre 1950 da Edward Van Winkle Jones per Associated Press nel quale venivano elencate tutte le tragedie accadute in quell’area.

Nel 1974, inoltre, venne pubblicato il noto libro “The Bermuda Triangle” da Charles Berlitz che iniziò a mescolare la realtà con credenze popolari e fenomeni paranormali, il che portò la maggioranza delle persone a costruire falsi miti sul Triangolo delle Bermuda. Per dare un’idea di quanto queste credenze avessero fatto presa, Steven Spielberg nel film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” cita due incidenti avvenuti nel Triangolo delle Bermuda: quello del “Volo 19” e quello della nave “SS Cotopaxi”, una nave merci con a bordo 32 uomini che, a seguito di una tempesta tropicale, scomparve nel nulla e fu dichiarata ufficialmente dispersa.

Ad oggi è stato calcolato che nel Triangolo delle Bermuda ci siano state circa 1.000 vittime, ma, considerando l’alto traffico aereo navale, il dato non è superiore alla media di altre zone del mondo. Vale anche la pena ricordare che la profondità media nel Triangolo delle Bermuda è di quasi 6.000 metri, inoltre, in quella zona si trovano anche molte fosse oceaniche che arrivano alla notevole profondità di più di 8.000 metri, il che spiegherebbe perché quasi tutti i relitti e i corpi non siano stati mai ritrovati.

Inoltre, è ormai assodato che la zona del Triangolo delle Bermuda è particolarmente soggetta ad anomalie geomagnetiche e metereologiche che si traducono nel passaggio di forti uragani che contribuiscono alla formazione di enormi e improvvise onde anomale. Ad ogni modo, sembra comunque destinato a rimanere un luogo in grado di affascinare e nello stesso tempo un luogo con tanti punti interrogativi.

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Il Triangolo delle Bermuda

Ufo: gli alieni hanno davvero costruito le piramidi?

Gli antichi Egizi furono tra i più curiosi osservatori del cielo e, secondo alcuni storici andrebbero considerati come i primi, veri astronomi. Sembra che le stesse piramidi siano state costruite riferendosi alla posizione degli astri. Infatti si è è ipotizzato che, oltre a rappresentare monumenti funerari eretti sopra la tomba del faraone, le piramidi servissero a facilitare l’ascesa al cielo dell’anima del sovrano morto.

Ancora oggi molti si chiedono chi abbia costruito le piramidi nel modo in cui le ritroviamo oggi: sembra incredibile che un’opera così complessa e magnifica sia stata creata dalla mano umana, al punto che alcune fantasiose teorie ipotizzano addirittura un coinvolgimento da parte degli alieni. Ma, salvo qualche smentita dallo spazio in un immediato futuro, la costruzione delle piramidi è da attribuire interamente agli esseri umani.

Testimonianze antiche e studi moderni si sono unite per arrivare alla conclusione che la costruzione di una singola piramide nello specifico, quella di Giza abbia richiesto fino a vent’anni di lavoro e l’impiego di centinaia di migliaia di lavoratori. Si parla dell’opera di minimo ventimila e massimo centomila persone.

Ma ciò che ha portato questa teoria è stato proprio Elon Musk, il quale il 31 luglio 2020 ha twittato: “Aliens built the piramids obv” ovvero “Ovviamente gli alieni hanno costruito le piramidi. Ciò ha spinto il ministro della cooperazione internazionale egiziana, Rania al Mashat a invitare personalmente il CEO di Tesla in Egitto a visitare le piramidi e a conoscerne la verità.

Elon Musk non fu il primo ad affermare che le piramidi fossero costruite dagli extraterrestri ma fu una teoria dagli antichi astronauti il quale affermano che la terra fosse stata visitata dagli extraterrestri in epoca preistorica e costruirono numerosi monumenti storici.

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Il Tweet di Elon Musk

La morte di Lady Diana

Una tra le 175 teorie del complotto che girano intorno alla morte di lady Diana è che la principessa di Galles fosse incinta di Dodi al-Fayed, una sfida troppo grande alla super-conservatrice famiglia reale, che infatti, secondo quanto sostenuto a lungo da Mohamed al-Fayed, non avrebbe mai accettato l’arrivo di un bambino figlio di un uomo musulmano che sarebbe diventato il fratellastro del futuro re William. L’autopsia ha rivelato che Diana non era incinta ai tempi dell’incidente e che non lo era stata neanche nei mesi precedenti, considerati alcuni test del sangue fatti quando era in vita.

Diana aveva paura di essere uccisa, aveva scritto lei stessa in una lettera al suo maggiordomo Paul Burrell: credeva che la sua vita sarebbe finita a causa di un incidente stradale, si sentiva in pericolo ed era ossessionata dal pensiero che volessero eliminarla per lasciare Carlo libero di sposare Camilla, il suo amore di sempre.

Questa non è l’unica teoria del complotto, per esempio c’è anche chi crede che Diana abbia finto la propria morte (come Elvis), ma è senz’altro quella prevalente e che è stata presa più seriamente dalle autorità. Quando nel settembre 1999 le autorità francesi terminarono le indagini affermando che era stato un incidente, Al-Fayed infatti non accettò questa conclusione. Negli anni successivi lanciò un’indagine privata e dichiarò che era stato l’Mi6, il servizio segreto britannico, ad agire per volontà della corona, puntando il dito su molti aspetti a suo parere non chiariti dalle indagini francesi.

Le teorie complottiste non sono solo su Lady D ma anche su tutta la famiglia reale soprattutto sulla regina Elisabetta, raccontata sulla serie TV su Netflix, The Crown, ispirata per l’appunto con eventi reali.

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Lady Diana

Michael Jackson: il Re del pop è ancora vivo?

Non potevamo non parlare del Re del pop o meglio di Michael Jackson, dopo la sua morte, avvenuta il 25 giugno del 2009, si sarebbero sparse curiose voci su una morte simulata.

Il 25 giugno 2009, a pochi giorni dall’inizio dei concerti di Londra, Jackson si trovava in una villa presa in affitto a Holmby Hills a Los Angeles. È proprio lì che, dopo un arresto cardiaco, fu dichiarata la morte del cantante. L’arresto sarebbe stato provocato da un’intossicazione acuta dovuta all’uso di anestetici, somministratagli da Conrad Murray, suo medico di fiducia, nel tentativo di farlo riposare ma non è tutto.

La prima teoria che iniziò a circolare era incentrata su un presunto complotto ordito per uccidere Michael Jackson, organizzato dai vertici della Sony Music. Questi, infatti, avrebbero assunto il medico Conrad Murray per portare a termine il progetto facendolo risultare un incidente, con lo scopo di guadagnare dalle vendite postume degli album e dalla strumentalizzazione della morte dell’artista.
A tal proposito anche alcuni familiari di Jackson, hanno dichiarato che la morte di Michael sarebbe stata in realtà parte di un piano ben organizzato.

Poco dopo la morte del cantante sono iniziate a circolare voci sul web contenenti ipotesi molto curiose: alcune di esse, infatti, sostenevano che il cantante, in realtà, non fosse morto. Secondo tali supposizioni, Michael Jackson sarebbe voluto semplicemente scomparire dalla circolazione per i debiti e gli scandali che lo rendevano particolarmente vulnerabile in quel periodo. Avrebbe così potuto organizzare la sua finta scomparsa con l’aiuto di alcuni fan che si definirono “believers”, “credenti”.
Dopo la diffusione di tali illazioni, ovviamente, iniziarono a circolare foto e video che raffiguravano apparizioni del cantante in giro per il mondo.

Alcuni dei complottisti si sarebbero concentrati sulle immagini immediatamente successive alla morte di Michael Jackson, notando i vetri scuri dell’ambulanza o il fatto che non sia mai stato mostrato il corpo al funerale, usanza invece piuttosto frequente per i personaggi più famosi.
La famiglia Jackson rispose alle accuse spiegando che il corpo di Micheal, durante l’autopsia, era andato incontro ad un veloce decadimento, motivo per il quale non era stato ritenuto opportuno mostrarlo durante la funzione.

Un’altra teoria è, che ci fu una donna ignota al funerale di Jackson che ancora oggi non è stata mai identificata. Gli amanti delle teorie alternative ricordano con piacere, a questo proposito, che Jackson adorava i travestimenti e li adoperava spesso per continuare a vivere circostanze di normale quotidianità: una passeggiata, un film al cinema o una cena fuori. Così in molti avrebbero pensato che la donna misteriosa, in realtà, sarebbe Michael stesso, travestito per assistere al proprio funerale.

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Michael Jackson

I Beatles

Conosciamo tutti i Beatles, il gruppo musicale britannico, fondato a Liverpool nel 1960. Il gruppo era composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. Ma focalizziamoci su McCartney sulla teoria “Paul Is Dead” e sul perché è tanto discusso.

McCartney sarebbe morto in un incidente d’auto il 9 novembre del 1966 e poi sostituito dagli altri Beatles con un sosia. La Band avrebbe poi disseminato i successivi album di indizi che, in qualche modo, riconducessero alla morte del loro compagno di band.

Secondo la teoria complottistica “Paul Is Dead“, il 9 novembre del 1966 Paul McCartney perdeva la vita in un incidente automobilistico venendo poi rimpiazzato da un sosia. Avrebbe avuto una discussione accesa con i suoi compagni di band e si sarebbe messo alla guida totalmente offuscato dalla rabbia. Poco lucido, il bassista avrebbe perso il controllo della sua auto a causa di una strada ghiacciata e si sarebbe schiantato contro un palo, venendo decapitato.

Il tragico incidente sarebbe stato poi prontamente tenuto segreto dai Beatles che lo avrebbero sostituito con il vincitore di un concorso per sosia. I Beatles erano stati davvero fortunati a trovare un uomo tale Williams Shears Campbell, meglio noto come Billy Shears non solo davvero uguale al loro amico ma anche in possesso dello stesso incredibile talento musicale e compositivo.

Le copertine sono i posti dove si sarebbero concentrati maggiormente questi misteriosi indizi disseminati dagli altri Beatles, a partire da Sgt.Pepper’s. I fiori andrebbero a comporre il basso di Paul, sul retro Paul è l’unico rivolto in una direzione opposta a quella degli altri compagni di band, in un altro punto la divinità hindu Shiva il distruttore indica Macca e, addirittura, sul braccio dell’uniforme di McCartney si legge un OPD che starebbe per Officially Pronounced Dead (Dichiarato ufficialmente morto). La spiegazione, molto più semplice è che la toppa provenga dal dipartimento di polizia dell’Ontario.

La data del nove novembre sarebbe, infine, svelata mettendo uno specchio davanti alla copertina del disco tanto da ottenere, guardando la grancassa, la frase ‘I ONE X IX HE DIE’ che sarebbe interpretata come “11 9 HE DIE”.

In altri casi Paul veniva ritratto senza scarpe, un riferimento al suo non averne più bisogno da morto. Lo si trova così in alcune foto da Magical Mystery Tour, dove ci sono altri riferimenti, dal riflesso del logo che indicherebbe una camera mortuaria inglese alla batteria che, nella scena di I Am The Walrus, riporterebbe la scritta Love the 3 Beatles.

La più famosa, comunque, resta la copertina di Abbey Road in cui Lennon, Harrison e Ringo avrebbero un look che indicherebbe rispettivamente il prete e i due becchini con Macca, ancora una volta, scalzo. L’altro indizio sarebbe da ricercarsi nella targa dell’auto bianca a sinistra della cover che riporta “LMW 28IF”, secondo i complottisti Linda McCartney Weeps (piange) e 28 (anni) SE Macca fosse ancora vivo.

Ma questi non sono gli unici indizi che i Beatles avrebbero lasciato nelle copertine e, anzi, al di là della veste grafica la band di Liverpool avrebbe disseminato di riferimenti alla morte di Macca anche le canzoni stesse.

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I Beatles sulle strisce di Abbey Road

E voi credete a queste cospirazioni o sono solo delle semplici teorie per illudere l’uomo?

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