Chiara Ferragni e Fedez ancora una volta al centro dei riflettori, questa volta perché il Premier Conte in persona li ha contattati per chiedere ai due influencer seguiti da adolescenti ma anche da adulti di cercare di sensibilizzare le persone a indossare mascherine e a mantenere le distanze. D’altronde per i due non è stato un problema, visto che più volte sono scesi in campo per schierarsi dalla parte giusta.
Tuttavia, allagente comune, questo non va bene. Perché non va bene quando Chiara Ferragni e Fedez non parlano del Covid-19 perché dovrebbero sfruttare il loro seguito per aiutare l’Italiama non va bene quando gli viene chiesto di parlare di Covid-19 e lo fanno, perchénon sono politici quindi non devono parlare né di Covid-19 né di fascismo. Insomma, qualsiasi cosa i Ferragnez facciano, alle persone non va bene. Allora ditelo semplicemente che non vi piacciono.
E questa situazione ci ricorda un po’ il Premier Giuseppe Conte e tutte le scelte che ha preso da quando ha deciso di proteggere la salute degli italiani con il lockdown. Quando voleva metterlo, l’opposizione diceva di no, che volevano essere liberi. Quando invece lo ha tolto non doveva farlo perché bisogna proteggere gli italiani. Quando si ripensa a un lockdown (sebbene Conte abbia detto di non voler arrivare a tale decisione), non va comunque bene perchébisogna lavorare in presenza. Ma allo stesso tempo quando si pensa di non chiudere le scuole bisogna farlo perché sono pericolose, e lo si afferma dopo non aver indossato la mascherina in piazze affollate.
E come Giuseppe Conte, anche Chiara Ferragni e Fedez, possono fare qualsiasi cosa ma agli italiani non andrà mai bene perché i Ferragnez non gli piacciono. Ma adesso pensate alla decisione di Conte, anzi, pensiamoci insieme.
Chiara Ferragni e Fedez comeambassadorsdi Conte
Il pubblico di Chiara Ferragni e Fedez è molto giovane, oppure sono i giovani adulti, con le dovute eccezioni. Molti sono adolescenti che frequentano ancora le scuole superiori e che, colpevole il cambio dei tempi che ha allontanato i giovani dalla televisione facendoli avvicinare ai social, è sempre con il cellulare in mano e Instagram aperto. Qual è quindi il miglior modo per arrivare a loro? Ovviamente i social.
I cantanti, gli influencer, gliabitanti del web che vedono come re e regina indiscussi i Ferragnez con la lorofamiglia del Mulino Biancoe i loro milioni di followers (insieme ne hanno più di 30 milioni). I ragazzini potrebbero non dare retta ai genitori, agliadulti noiosi, aitelegiornali, ma daranno retta al loro cantante preferito e all’influencer più famosa d’Italia e seguita anche a livello internazionale. Questo perché, gli idoli,gliinfluencer hanno un certo ascendente su chi li segue e sostiene.
Lo hanno capito le aziende che hanno cominciato a pagare le tiktoker per sponsorizzare il proprio brand invece che una pubblicità in televisione e lo ha capito anche il Premier Conte, che ha affidato questo compito ai Ferragnez, che hanno espresso il concetto in modo semplice, senzaparoloni ma con un linguaggio comprensibile per tutti, informale e anche improvvisando. Tuttavia, non vengono attaccati solo per questo, ma anche per ilmodo in cui lo hanno fatto.
Gli attacchi ai Ferragnez
Il più attaccato dai social è sicuramente Fedez, poichéil rap dovrebbe essere ribellione e lui, in quanto rapper, dovrebbe ribellarsi allo Stato e non sottomettersi al Presidente del Consiglio che gli chiede di mandare un messaggio. E fa già ridere così. La ribellione, la rivolta, l’attivismo, esiste in diverse forme e soprattutto consiste nel prendere una posizione stabile.
Fedez si è schierato dalla parte che lui ritiene giusta, ovvero quella di indossare le mascherine, mantenere le distanze e non fare assembramenti, che è la scelta che, tra l’altro, stanno incitando a fare anche i medici e gli esperti, per cui è la scelta giusta per cercare di eliminare il vero nemico: non il governo, ma il Coronavirus. Per cui, perché ribellarsi a un governo che sta solo cercando di operare a favore dei cittadini? (Spoiler: se avesse scelto di ribellarsi, sarebbe comunque stato attaccato).
Ma un altro errore che viene fatto notare ai due è cheavrebbero dovuto tenere segreta la chiamata con Conte, avrebbero solo dovuto sensibilizzare gli adolescenti senzavantarsi o semplicemente citare il Premier. Poi, magari fra qualche mese, questa notizia sarebbe salita a galla come tutte le notizie, e tutti avrebbero nuovamente attaccato sia la coppia che Giuseppe Conte per non aver reso pubblica quella chiamata.
E poi c’è Matteo Salvini, che «non è geloso di Chiara Ferragni e Fedez» e che, dacapo dell’opposizione,ha «parlato negli ultimi mesi per 40 secondi al telefono con Conte, l’altra sera alle 21:31, mentre evidentemente Fedez e Ferragni hanno qualcosa di più interessante da dire. Non è questa la collaborazione che ci aspettavamo». Insomma, possiamo anche capirlo Giuseppe Conte, dopo che ilcapo dell’opposizione si è rifiutato di indossare la mascherina, si è dimostrato negazionista un giorno sì e uno no ed è anche sceso in piazza a fare iselfiecon la mascherina abbassata.
Il caso di Elvis Presley
Nonostante ciò, però, la scelta di Giuseppe Conte non è stata la prima nel suo settore, poiché era il 1956 quando Elvis Presley, a quei tempi il re del rock’n’roll, veniva fotografato mentre faceva il vaccino antipolio per sensibilizzare tutti i cittadini a vaccinarsi. E funzionò, eccome se funzionò! Dopo il suo scatto le vaccinazioni aumentarono nettamente fino a far scomparire del tutto la malattia.
Ma, tornando ai giorni d’oggi, non è neanche la prima volta che un politico utilizza i social frequentati soprattutto da adolescenti, per ottenere qualcosa. Non è forse illeader della Lega, capo dell’opposizione, ad avere un profilo Tiktok, social frequentato prevalentemente dai futuri votatori, dove postavideo tra il divertente e l’imbarazzante postando anche delle idee politiche? Come dimenticare il suo «finché la barca va lasciala andare finché la barca va non la fermare… anzi no, barchini barconi stop»o tutti gli ultimi video contro la Ministra Azzolina?
Insomma, a quanto pare alla destra alle persone non va bene solo quando a mandare i messaggi giusti (perché, il messaggio mandato da Chiara Ferragni e Fedez era completamente giusto) sono degli influencer che si sono apertamente schierati contro il fascismo, o semplicemente quando non sono loro a farlo.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty