Il Bondage è una pratica che consiste nell’immobilizzazione di un partner (consenziente), o nella limitazione temporanea della sua capacità sensoriale. Vari sono gli strumenti con i quali é possibile immobilizzare Ia propria controparte, tra i pù comuni troviamo corde, corsetti o comunque cappucci ed accessori studiati appositamente per il bondage, bavagli, catene, nastri di vario tipo e genere, ecc. Ma esistono due aspetti del Bondage, quello puro e un po’ più estremo, in realtà il bondage tradizionale è solo un aspetto del BDSM.
A differenza delle altre pratiche che rientrano nel BDSM, dove invece primeggiano dolore, umiliazione, sex toys sadomaso e frustini, il bondage non è un atto di violenza o perversione sessuale, ma una vera e propria disciplina che si basa sulla sicurezza, fiducia e consensualità del partner.
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Macrocategorie del bondage
Il più comune, tra i sottogeneri del Bondage, è il Rope Bondage, che viene praticato con corde e similari, utilizzate seguendo stili ben precisi (occidentale, shibari, nuovi stili fusion ancora in via di sviluppo).
Possiamo raggruppare il bondage nelle seguenti macrocategorie:
- costrizione, raggruppando o restringendo parti del
corpo - separazione o divaricazione
- collegamento di parti del corpo ad oggetti esterni (muri, sedie, letto giusto per fare qualche esempio)
- sospensione al soffitto o a sostegni appositamente predisposti
- restrizione o modificazione dei normali movimenti
- mummificazione ovvero immobilizzazione completa del corpo
Inutile dire che ognuna di queste tecniche presenta moltissime varianti, sia sul punto di vista dell’intensità (si può spaziare da una semplice costrizione verbale all’immobilizzazione vera e propria), sia per I’elevata quantità di materiali che si hanno a disposizione (corde, manette, ganci, catene, camicie di forza ed accessori appositamente progettati per il bdsm, ecc)
In particolare, utilizzando le corde, é possibile realizzare complesse opere di bondage, cosa che ovviamente richiede un’elevata competenza da parte di chi la realizza.
Regole da rispettare nel Bondage
Non bisogna mai improvvisarsi maestri delle corde, in quanto un utilizzo erroneo di una qualunque delle tecniche sopracitate, può comportare rischi anche gravi per la salute e l’incolumité delle persone, soprattutto se praticata senza un’adeguata conoscenza e/o pratica.
A tal proposito, esistono delle regole che, chiunque volesse lanciarsi in questo mondo, deve trovarsi pronto ad osservare.
Il Bondage non va praticato quando:
- conoscenza e fiducia nei confronti del partner non sono a livelli altissimi
- non si é informati sui rischi associati alla pratica
- non si è preparati o comunque non si hanno conoscenze sufficienti sulle tecniche che si vogliono andare ad utilizzare
- non si é in condizioni fisiche, o comunque psicologiche ottimali
Torna ancora una volta fuori il discorso del consenso, fondamentale in questo caso più che in molti altri, ed e quindi necessario che entrambi i partner abbiano prestato un consenso validamente espresso.
Altra regola fondamentale per la pratica è non lasciare mai da sola una persona sottoposta a questa tecnica: chi lega, o comunque immobilizza ha la responsabilità, di preoccuparsi costantemente delle condizioni di salute e psicologiche della persona immobilizzata.