
Alec Baldwin: all’attore era stato detto che la pistola era sicura

Ci sono delle novità riguardo l’omicidio di Halyna Hutchins, 42enne direttrice della fotografia, uccisa per errore da Alec Baldwin a causa di un colpo di pistola che non sarebbe dovuta essere carica. A essere colpito è stato anche il regista 48enne del film, Joel Souza. Lo sceriffo di Santa Fe ha spiegato che Hutchins e Souza «sono stati colpiti quando Baldwin ha scaricato una pistola usata nelle riprese del film». La prima è morta a causa della gravità delle ferite dopo esser stata trasportata in aereo all’ospedale dell’Università del New Mexico.
Il secondo invece è solo ferito e non rischia di morire, ma al momento è in terapia intensiva. Riguardo Alec Baldwin, invece, un portavoce ha detto che la pistola sarebbe dovuta essere caricata a salve, ma invece ha fatto fuoco. Nel comunicato dello sceriffo invece leggiamo che «gli investigatori stanno cercando di scoprire che tipo di proiettile è stato sparato e in che modo». Alec Baldwin comunque, secondo quanto detto dalla polizia locale all’AFP, si è fatto interrogare spontaneamente e sembrava molto scosso.

Alec Baldwin: le novità sul caso
Secondo i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani, ad Alec Baldwin era stata data un’arma carica da un assistente alla regia, che però gli aveva anche confermato che fosse sicura. Secondo gli investigatori, comunque, l’assistente alla regia, David Halls, non era a conoscenza che l’arma fosse caricata con dei proiettili veri. Come tutti, lo ha scoperto quando la tragedia era ormai avvenuta e per la vittima era troppo tardi.

Riguardo alla responsabile del controllo armi sul set di Santa Fe, la BBC e il Los Angeles Times hanno fatto sapere che il suo nome è Hannah Gutierrez Reed, una ventenne al suo primo incarico. La pistola con cui Alec Baldwin ha ucciso Halyna Hutchins conteneva un “live single round“, ovvero un solo colpo, questo secondo un’email inviata dall’International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri. Tuttavia sembra che gli standard di sicurezza non fossero rispettati sul set di Rust.
Già nei giorni prima della tragedia che ha coinvolto la giovane Halyn Hutchins, infatti, degli operatori si erano lamentati con un manager della produzione sulla sicurezza delle pistole presenti sul set. A riferire questa notizia sono alcuni media americani che citano delle fonti secondo cui la controfigura di Alec Baldwin, sabato scorso, aveva per sbaglio sparato due colpi, sebbene gli era stato detto che la pistola non avesse alcuna munizione, neanche a salve.
Davis Halls, quel tragico giorno, aveva dato la pistola ad Alec Baldwin urlando “cold gun“, che significa che l’arma non aveva dei proiettili veri. Quindi tranquillamente Alec Baldwin ha impugnato la pistola e ha sparato, ma il colpo ha raggiunto il petto della direttrice della fotografia e l’ha uccisa. Joel Souza, dietro di lei, è stato invece ferito. Gli investigatori per questo motivo hanno sequestrano tutte le armi e le munizioni sul set, insieme alle macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria.

Intanto lo sceriffo di Santa Fe ha fatto sapere che le indagini restano aperte, sebbene non ci siano delle accuse. Intanto però il Los Angeles Times ha affermato che molti membri della troupe hanno esposto delle preoccupazioni sulla sicurezza, ma in una nota della casa di produzione ha sottolineato che «la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità» e, in più, «anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta».
C'è da rendersi conto che sto povero #AlecBaldwin è andato sul set per girare delle scene per un film e se ne esce con un omicidio sulla coscienza.
— 🐍LA LA L'ACIDA🐍 (@vale05259948) October 22, 2021
Pensateci
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty
Potrebbe interessarti anche:




Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty