Il rapporto d’amicizia e lavorativo fra Giancane e Zerocalcare

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In un’intervista con Wired, Zerocalcare e Giancane hanno parlato della loro amicizia e collaborazione lavorativa. Perché da ormai Strappare lungo i bordi e poi Questo mondo non mi renderà cattivo, la figura di Giancane è strettamente legata alle serie tv di Zerocalcare, dato che il primo ha dato la voce e la musica ai fumetti che sono stati apprezzati in tutta Italia e anche in molte parti del mondo (d’altronde, solo gli americani sono riusciti a fare polemica). Per cui, vediamo come si sono raccontati.

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Già in occasione dell’uscita dello show, Zerocalcare aveva citato Giancane nelle sue storie, ringraziandolo «per la sigla e per il lavoro sulla colonna sonora che come al solito rende tutto riconoscibile e identitario senza manco bisogno di parlarci». Insieme a lui, aveva anche ringraziato Path, «per aver concesso l’utilizzo del pezzo “questo mondo non mi renderà cattivo”, che ha dato il titolo alla serie e che coi suoi testi ha dato forma a molti pensieri confusi durante la fase di scrittura» e i Bull Brigade, «per avermi lasciato mettere Sommersi, che fa sì che mi riguardo sta serie e mi sento a casa tra la gente mia».ù

Nell’intervista doppia insieme a Wired, che gira principalmente intorno alla musica della serie tv, però, vengono fuori molte più cose sulla loro amicizia e collaborazione!

Zerocalcare e Giancane si raccontano

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La collaborazione fra Zerocalcare e Giancane inizia già con Rebibbia Quarantine, la miniserie pubblicata su Instagram durante la quarantena, quando il fumettista aveva chiesto al musicista «di poter utilizzare il suo brano Ipocondria come sigla dei quei mini corti. Per me era fondamentale utilizzare in quel momento quella data canzone, poi successivamente mi sono accorto che di fatto avevamo una tale sintonia sia come sensibilità artistica che a livello musicale che alla fine mi è venuto naturale sia per Strappare lungo i bordi che per Questo mondo non mi renderà cattivo coinvolgerlo per la sigla così come per le musiche di atmosfera proprio per dare ancor di più un elemento identitario allo stesso prodotto».

Giancane aggiunge che insieme stavano «cercando di ricreare un insieme di momenti musicali come» quelli di Twin Peaks o di Star Wars, ovvero dei momenti che si ripetono, «tanto che nei due prodotti che abbiamo realizzato insieme si possono trovare le stesse situazioni musicali che si ripetono, facendo corrispondere ad ogni aspetto sonoro un mood specifico». «Per la sigla invece, sia per Strappare lungo i bordi che per Questo mondo non mi renderà cattivo, erano canzoni già esistenti, anche se nel primo caso la seconda strofa è stata scritta appositamente sulla storia narrata in Strappare lungo i bordi, nonostante ci fossero già degli elementi in comune. Erano perfettamente collimanti».

E la musica che rapporto ha con il fumetto? «La musica per me rappresenta il 50% del prodotto finale. Le idee rispetto a cosa scrivere, le scene, mi vengono solitamente in mente mentre vado a correre ed ascolto determinate canzoni che possono suggerirmi un determinato testo, una determinata sensazione, così come la velocità delle scene. Il ritmo è dato quasi completamente dal tappeto musicale che agisce sotto le parole», risponde Zerocalcare. «La musica spesso fa anche parte delle gag, dei flashback delle mie storie», aggiunge.

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Infine, interessante è la risposta sul il rapporto tra Cesare e Zero. La prima volta che i due litigano, Calcare ha insistito che fosse Giancane a comporre «una musica che in realtà fosse sia amara che malinconica più che minacciosa. Abbiamo comunque a che fare con un personaggio tragico e non cattivo tout court, per me era importante che non ci fosse questa componente giudicante ma che la musica avvolgesse lo spettatore nella sua tragedia. Nella mia vita ci sono stati tanti Cesari e quei momenti di litigio sono stati più dei momenti tristi che di paura».

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