Ieri è stata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e, leggendo i dati, ci siamo resi conto che in tantissime situazioni le donne hanno bisogno d’aiuto. Winlet, il prodotto che vi presenteremo oggi, fa proprio questo: aiuta le donne quando ne hanno più bisogno. Certo, non ci sarebbe bisogno di aiutare le donne se gli uomini cominciassero a trattarle come persone e non come degli oggetti, ma finché non riusciranno a vederci come tale, la tecnologia di Winlet ci protegge dalla violenza.
La tecnologia si adegua alla società che la crea, e la società di oggi ha bisogno di proteggere le donne da uomini non educati al rispetto. Ha bisogno che davanti a dei dati che dimostrano come delle donne quotidianamente vengano stuprate, picchiate o abusate, non venga risposto «sì, ma anche gli uomini…». Davanti al dolore devi stare in silenzio e cercare di capire se puoi aiutare in qualche modo. Aiutare, come ha fatto la start-up Security Watch S.r.l., composta da quattro uomini.
Pier Carlo Montali, Nicola Iberati, Antonio Foti con la Civis Holding (istituto di Vigilanza e Sicurezza privata leader nel mercato italiano): sono queste le persone che sono dietro Winlet, un «mini dispositivo intelligente creato per il mondo femminile che può essere utilizzato come bracciale, ciondolo o portachiavi», e che è stato creato proprio per noi che abbiamo paura a tornare a casa da sole, per noi che stringiamo una chiave fra le dita in modo da proteggerci, per noi che non ascoltiamo musica di notte per paura di non accorgerci di qualcuno che ci segue.
Winlet è per noi che ci guardiamo sempre le spalle e che appena vediamo qualcuno dietro di noi, sentiamo il battito del cuore accelerare. Noi che dobbiamo avere sempre gli occhi aperti e dobbiamo sempre stare attente mentre camminiamo per strada, di giorno, di notte, di pomeriggio. Noi che “non è che posso chiamarti mentre torno a casa?“. Noi che non ci sentiamo al sicuro finché non chiudiamo la porta alle nostre spalle, e a volte neanche in quel caso. Ovviamente il mini dispositivo non eliminerà la violenza, ma almeno ci farà sentire un po’ più al sicuro.
Come funziona Winlet
Winlet è una sorta di allarme, nel senso che nel momento in cui ti sentirai in pericolo, se perché uno sconosciuto si è avvicinato a te in maniera aggressiva o se perché il tuo compagno ha assunto un comportamento violento, potrai attivare la sirena «ad alta frequenza che emette un suono superiore a 110 decibel per mettere in fuga i malintenzionati». Questa sirena è intollerante per l’orecchio umano, ma allo stesso tempo le persone intorno ti noteranno e potranno aiutarti.
Se invece ti trovi in una strada da sola, attivando quella sirena «un messaggio di emergenza avviserà immediatamente i contatti precedentemente selezionati ed invierà loro la tua posizione in tempo reale»; se ti trovi in una città da sola come me in questo momento, puoi stare tranquilla anche in questo caso, perché «in caso di allarme la nostra centrale operativa ti chiamerà immediatamente e, in caso di mancata risposta, invierà le forze dell’ordine sul posto».
Un altro plus da non sottovalutare, è l’assistenza legale e psicologica: «gli abbonati WinLet , in caso di violenza o tentata violenza subita, hanno diritto ad una prima assistenza Legale e Psicologica, da uno degli studi più importanti a livello nazionale, lo Studio Legale Di Nella. Lo Studio ha un obbiettivo ben preciso: offrire un’assistenza altamente specializzata e tutta al femminile che si arricchisce in continuazione di nuove presenze e competenze. Lo Studio ha sede principale in Milano e sedi a Bologna e Roma che le consentono di operare su tutto il territorio italiano».
Se poi siete anche delle persone che ci tengono molto all’estetica, Winlet non delude neanche in questo caso, con un design molto elegante e minimal, che non infastidisce né durante lo sport (anche perché potete usarlo come portachiavi) né durante le uscite con le vostre amiche. È piccolo e leggero (28×28 mm) e con un cinturino in silicone antiallergico. Lo potete quindi mettere sia al polso che utilizzare come meglio preferite.
Ultimo dettaglio: potete gestire le funzionalità di Winlet anche dallo smartphone, tramite un’apposita applicazione. «I tuoi contatti selezionati e la centrale operativa sapranno dove sei e come raggiungerti quando farai partire l’allarme». Pensate che, per quanto questo strumento è utile, lo staff è stato persino «invitato a presentare il proprio progetto presso il Ministero delle per le pari opportunità e la famiglia, alla presenza del Ministro On. Elena Bonetti. Nell’occasione si è discusso anche dei progetti futuri e di come la tecnologia possa essere un valido aiuto nel combattere la violenza».
La violenza sulle donne sicuramente non si combatte solo in questo modo. Per quello bisogna partire dall’educazione che un genitore dà al proprio figlio, ma anche dalle persone frequentate, dai social network, da tante influenze che un ragazzo può avere durante la sua vita. In genere, però, per rispettare una donna, bisogna essere una persona decente. Per eliminare e combattere la violenza sulle donne, bisogna abolire la mentalità patriarcale radicata nella mente di tanti uomini. Ma Winlet è decisamente un passo avanti, che fa sentire più al sicuro chi lo ha acquistato.
Potete visitare il sito ufficiale e acquistare il vostro anche oggi, cliccando qui.
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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