Come ben sapranno i fan più appassionati (tra cui io!) il 15 gennaio 2021 è uscita la prima puntata di WandaVision, la prima miniserie marchiata MCU in cui rivediamo Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Wanda Maximoff, la potente Avenger in grado di sfruttare telecinesi, telepatia e con poteri magici, e Visione, androide senziente creato dagli Avenger grazie alla gemma dell’infinito della mente. La serie è stata distribuita su Disney+, ma a differenza di come accade su Netflix, le puntate sono state rese disponibili una per volta e proprio ieri, 5 marzo, è stato pubblicato l’ultimo episodio della miniserie, che ha lasciato tutti noi con mille quesiti irrisolti.
In qesto articolo, come abbiamo fatto anche in precedenza, ci sarà una parte spoiler free, per permettere la lettura anche a chi non ha avuto ancora modo di vedere la serie, e successivamente una parte con gli spoiler per avere un punto di discussione con tutti!
Un’altra premessa: ovviamente per poter guardare Wandavision e comprendere in maniera completa gli avvenimenti bisognerebbe aver guardato in ordine cronologico i vari film della Marvel Cinematic Universe! Se non lo avete mai fatto, forse è il caso di fermarvi qui con la lettura, per evitare ogni tipo di spoiler anche involontario.
Marvel WandaVision: recensione spoiler free
Allora, come già detto e come già ci anticipa il titolo la serie tv è incentrata sui personaggi di Wanda Maximoff e Visione, due degli Avengers che vediamo per la primissima volta nel secondo film degli Avengers: Avenger Age of Ultron. La prima volta che li vediamo interagire per davvero però è in Captain America: Civil War, film in cui sembra nascere tra i due un profondo legame e amicizia che in Avengers: Infinity War diviene poi qualcos’altro.
La trama di Wandavision dai primi due, o forse anche tre, episodi non è del tutto chiara e personalmente mi ha lasciata molto perplessa. Mi spiego meglio, ciò che si vede nelle prime puntate è una serie tv in bianco e nero, in cui Wanda e Visione si presentano come due personaggi sposati che cercano di ambientarsi in una cittadina serena, nascondendo i propri poteri e cercandosi di comportare come due persone normali. Da qui non sembrerebbe per niente uno dei soliti prodotti Marvel, forse per l’insolita tranquillità e per i colpi di scena inesistenti; pare piuttosto una classica sit-com anni ’40 o ’50 un po’ stereotipata.
Anche la sola comparsa di Visione risulta insipiegabile, dal momento che quest’ultimo era morto proprio per mando di Wanda la prima volta in Infinity War, la quale aveva utilizzato il suo potere per distruggere la gemma della mente che dava vita a Visione; successivamente è stato ucciso da Thanos, dopo che quest’ultimo aveva utilizzato la gemma del tempo per tornare indietro e recuperare la gemma della mente, che ha strappato con le proprie mani dalla fronte di Visione.
Si inizia quindi Wandavision con una confusione generale e tanti quesiti, che trovano però soluzione pian piano che si va avanti con le puntate. Dal momento che siamo ancora nella sezione spoiler free vi dico solamente che non dovete scoraggiarvi, perché tutto ha un senso, come sempre nella Marvel! Infatti ogni singolo dettaglio non va lasciato trascurato ed è stato studiato con cura.
Ovviamente sul web, in particolare su Twitter, non sono mancate le teorie più assurde da parte dei fan, sia quelli che conoscono anche i fumetti della Marvel Comics, sia da coloro che conoscono esclusivamente la versione cinematografica ma che si son divertiti ad immaginare cosa sarebbe successo, episodio dopo episodio. Personalmente non è una cosa che faccio mai, perché mi piace l’effetto sorpresa, quindi per settimane ho evitato di leggere i vari commenti che ci sono stati a riguardo. Ed infatti è stato meglio così, perché ho avuto modo di amare ad apprezzare anche l’ultima puntata della serie.
Anche il regista, Matt Shakman, ha avvertito i fan dicendo che il finale di Wandavision avrebbe potuto deludere le aspettative che si erano create in rete. Non accennerò nulla neanche io, per chi ancora non ha avuto modo di vedere la serie.
Ciò vuol dire che il finale non è stato soddisfacente come si sperava? Assolutamente no! Come già detto, tutto ha un senso in WandaVision, quindi anche la nona puntata, sebbene priva dei fantasmagorici particolari teorizzati.
Il capitolo conclusivo di Wandavision infatti lascia intendere in un qualche continuo, probabilmente però sul grande schermo piuttosto che nuovamente in formato serie tv.
Per chi però ancora non è sazio dei prodotti del Marvel Cinematic Universe non temete, a breve, precisamente il 19 Marzo, avremo la seconda miniserie che in teoria sarebbe dovuta uscire prima di WandaVision: The Falcon and the Winter Soldier.
Marvel WandaVision: recensione SPOILER ALERT
Iniziamo adesso con la vera e propria recensione di Wandavision e quindi con un: COSA?!
Partiamo dalle prime puntate: il formato sit-com anni ’50 inizialmente mi aveva lasciata un po’ basita, ma sin dai primi episodi ero consapevole del fatto che tutto avrebbe avuto una spiegazione e così è stato. Certo, abbiamo dovuto aspettare la puntata 1×08, ma ne è valsa la pena, perché è proprio questo episodio che chiarisce ogni nostro dubbio, o quasi.
Dove ci troviamo? Questa è stata più o meno la domanda che mi sono fatta per i primi episodi della serie, quando finalmente, andando avanti, ho compreso che il mondo in cui vivono Wanda e Visione in totale serenità, costruendo addirittura una famiglia, è totale finzione! Tutto è un prodotto della mente di Wanda, che grazie ai suoi poteri ha creato un universo in cui vivere finalmente con il suo amato Visione, in compagnia dei due figli, i gemelli Billy e Tommy. Qui Wanda ha finalmente l’occasione di essere felice, sì, ma a quale prezzo?
Sì, perché non tutto nell’hex (il nome che viene dato al campo di forza creato da Wanda, detto hex perché esagonale) è prodotto dalla mente della giovane avenger. La città stessa e tutti i personaggi che interagiscono con Wanda infatti sono reali, ma il tutto è stato alterato e modificato secondo i voleri della Maximoff, la quale ha voluto prendere spunto per la sua vita fittizia dalle serie tv che nel corso del tempo lei ha visto. Ha quindi creato uno show solo per lei, in cui è lei la regista che sceglie come muovere i fili delle sue marionette.
Ma è consapevole di quanto sta facendo? In un primo momento sembrerebbe di no, ma successivamente, quando prende visione di ciò che ha creato, non sembra voler porre fine a quel piccolo pezzo di paradiso che si è creata.
Sì, perché da come possiamo vedere Wanda è il classico personaggio mainagioia: orfana di genitori, perde suo fratello Pietro, ha poteri che non sempre sa come controllare, è costretta ad uccidere l’amore della sua vita per impedire la morte di migliaia di persone e poi vede i suoi sforzi vanificati. Insomma, perché biasimarla se per una volta vuole essere felice in un mondo tutto suo?
Forse perché la gente che è nell’hex soffre e non ha capacità né di intendere né di volere?! Ma nessun problema, perché Wanda comprende la sofferenza che sta causando e decide di eliminare per sempre l’hex e far tornare tutto come era.
Ma come scopriamo tutto ciò? Con un altro colpo di scena: l’entrata del personaggio di Agatha Harkness! Vista per tutta la serie nei panni della vicina di casa ficcanaso di Wanda e Visione, Agnes, nel settimo episodio rivela finalmente le sue vesti. Lei è infatti la potente strega che ha il dono di assorbire il potere magico altrui, ma prima di farlo anche con Wanda inizia un viaggio mentale alla scoperta del modo in cui sono nati i poteri dell’avenger, forse già presenti e non solo generati dalla gemma della mente. Ed è sempre lei che per la prima volta chiama Wanda con il suo vero nome da supereroe: Scarlet Witch.
Agatha sembrerebbe proprio l’antagonista di Wandavision e, per quanto lo sia, non è lei quella che più ho odiato! Al contrario, la strega ha avuto un certo fascino su tutti noi fan, così amata tanto da far mettere su Spotity la canzone a lei dedicata nella serie! Allora chi è il cattivo in WandaVision?
Decisamente Hayward, il capo dello S.W.O.R.D., che ha utilizzato il corpo ormai inattivo di Visione per creare un’arma senziente che appare come Visione, ma bianco e senza emozioni.
Contro Hayward vediamo personaggi che abbiamo già incontrato precedentemente nei film Marvel: la dottoressa Darcy Lewis, l’astrofisica vista in Thor come stagista di Jane Foster, l’agente dell’FBI Jimmy Woo, presente nel film di AntMan e la figlia di Maria Rambeau, amica di Carol Danvers vista in Captain Marvel, Monica Rambeau, che proprio nella serie tv acquisisce poteri grazie all’hex, che si scopre modificare il DNA di chi resta troppo a lungo in esso.
Ma non sono solo loro gli unici ad avere un volto conosciuto nell’universo cinematografico Marvel. Ad un certo punto nella serie infatti abbiamo modo di incontrare Pietro Maximoff, il fratello di Wanda, ma non interpretato da Aaron Taylor Johnson come in Age of Ultron, bensì da Evan Peters, l’attore che ha vestito i suoi panni nei film degli X-Men. Proprio la sua presenza è stata emblematica e ha fatto nascere le teorie più assurde (ma anche più desiderate) come l’unione, finalmente, dei due universi cinematografici, o come quella del multiverso.
A deludere tutti è stato scoprire che il Pietro interpretato da Peters non era altro che Ralph Bohner, un ragazzo manipolato da Agatha. Questa è stata forse l’unica cosa che un po’ mi ha fatto storcere il naso riguardo Wandavision, poiché speravo in un congiungimento tra Avengers e X-Men. Però mai dire mai, poiché dalla Marvel io mi aspetto davvero di tutto! Anche perché, sebbene fosse l’episodio conclusivo, l’1×09 ha lasciato tanti, anzi tantissimi punti interrogativi.
Come Wanda fa intendere vedremo sicuramente ancora il personaggio Agatha Harkness, la quale, dopo essere stata sconfitta da Scarlet Witch, è costretta a vivere nei panni che lei stessa aveva scelto, la vicina ficcanaso. Il Visione Bianco poi, che fine ha fatto? Nessuno lo ha più visto dopo il colloquio filosofico avuto con il Visione creato da Wanda. Di lui sappiamo solo che ha riacquistato i suoi ricordi. Ciò forse vuol dire che rivedremo ancora i due innamorati insieme?
Nell’ultimo episodio di Wandavision infatti abbiamo una scena molto commovente tra Wanda e Visione, che ha fatto versare qualche lacrima anche a me che non sono solita piangere, poco prima che l’hex venga distrutto, in cui i due hanno una conversazione a cuore aperto. Un tenero saluto che non suona come un addio, ma piuttosto come un arrivederci, una promessa di rincontrarsi ancora.
Prima di lasciarvi vi parlo un attimo delle scene dopo i titoli di coda di Wandavision, perché come sanno i veri fan, la Marvel ci riserva sempre delle scene post film!
Nella prima vediamo ancora il personaggio di Monica, che viene richiamata da una donna che poi scopriamo essere uno Skrull (mostri alieni mutaforma), la quale la avverte che un vecchio amico di sua madre la sta cercando. Che si tratti di Nick Fury? Molto probabilmente sì! E questo fa intendere che con una certa sicurezza Monica avrà un ruolo nel film di Captain Marvel 2!
Nella seconda scena di Wandavision invece rivediamo Wanda, in una casa in mezzo al bosco che a molti ha ricordato quella in cui va a rifugiarsi Tony Stark all’inizio di Avengers: Endgame. Sin qui nulla di strano, se non fosse che poco più avanti scopriamo che in una stanza della casa c’è la proiezione asrtale della Maximoff, che ricorda molto quella di Doctor Strange, intenta a studiare il Darkhold, mentre le voci dei suoi figli, Billy e Tommy le risuonano in testa.
Ciò farebbe pensare ad una sorta di universo parallelo e, se si aggiunge che (ATTENZIONE QUESTO POTREBBE ESSERE UNO SPOILER PER CHI NON HA VISTO AGENT OF SHIELD) la lettura del Darkhold fa diventare pazzi come avviene in Agent of Shield, il collegamento con il prossimo film di Doctor Strange, Doctor Strange in the Multiverse of Madness, viene spontaneo!
Considerazioni finali su Wandavision
In conclusione WandaVision è stata una serie che, a distanza di un anno, mi ha fatto ricordare i motivi per cui sono innamorata della Marvel Cinematic Universe. WandaVision è un viaggio alla scoperta della psiche di Wanda Maximoff, un personaggio tanto forte quanto fragile. Questa serie racconta la sua storia, il suo dolore, i suoi poteri, le sue insicurezze, ma anche la sua riabilitazione. È un percorso verso la sua guarigione, infatti è possibile vedere in lei tutte le cinque fasi del dolore, a partire dalla negazione, dalla rabbia, dalla contrattazione, per finire con la depressione e finalmente l’accettazione.
Andando oltre le lamentele di coloro che si aspettavano di più, WandaVision è una serie che lascia soddifatti, avvincente, esplosiva (non mancano gli scontri infatti), ma allo stesso tempo emotiva e devastante. Un vero e proprio prodotto Marvel che ha dato il perfetto avvio alla Fase 4.
E a voi? WandaVision è piaciuta o avevate altre aspettative da parte dell’MCU?
Giorgia, 22 anni di amore verso la letteratura, il cinema, la scrittura e ogni forma di arte. Serie tv e libri sono il mio pane quotidiano.