Nel mondo frenetico e complesso degli adulti, il desiderio di ritornare bambini, anche solo per un momento, è qualcosa che molti sentono profondamente. “Un amico vero”, il nuovo cortometraggio di Giuseppe de Candia, esplora questo desiderio universale e la paura delle responsabilità, attraverso una storia che unisce l’intensità delle emozioni adulte alla magia e all’innocenza dell’infanzia. Fin dai primi istanti del trailer, disponibile da oggi online, si percepisce che il tema cardine della pellicola sarà proprio questo: il contrasto tra il peso delle responsabilità e la spensieratezza della giovinezza, espressi con la sensibilità e lo stile intimo che caratterizzano le opere del giovane regista e cantautore pugliese.
Con “Un amico vero”, de Candia ritorna al mondo della regia e della recitazione dopo il successo di “Scrivimi per sbaglio” e “E prometto di esserti Fedele sempre”, cortometraggi che lo hanno visto debuttare e affermarsi nel panorama cinematografico indipendente italiano. De Candia sembra quindi voler approfondire un percorso artistico già avviato, continuando a raccontare storie di affetti e insicurezze, che esplorano l’animo umano in modo profondo e onesto.
In questo nuovo lavoro, si cala nel personaggio di Dennis, un giovane di venticinque anni che sta attraversando una fase di confusione e solitudine, intrappolato tra le insicurezze del presente e le ansie per il futuro. Dennis incarna la paura che spesso accompagna il passaggio alla vita adulta: quella di non essere abbastanza forte o preparato per affrontare le sfide che essa comporta, e di dover rinunciare alla spensieratezza che ha caratterizzato la sua infanzia.
Di cosa parla “Un amico vero”
La storia prende una svolta inaspettata quando Dennis incontra Milo, un bambino molto speciale che si rivela essere l’amico immaginario della sua infanzia. Milo, interpretato dal giovanissimo attore Antonio d’Amore, diventa una guida preziosa, quasi una sorta di spirito guida, che lo accompagna in un viaggio interiore verso la riscoperta di sé stesso.
Grazie alla presenza di Milo, Dennis riesce a rivivere quei momenti di gioia e libertà che sembravano ormai persi e a ritrovare una parte di sé che aveva sepolto sotto il peso delle responsabilità. Il rapporto tra Dennis e Milo si rivela non solo un ricordo nostalgico, ma anche uno specchio attraverso cui Dennis può affrontare le proprie paure e trovare la forza per abbracciare il futuro.
Il tema dell’amico immaginario è stato esplorato nel cinema e nella letteratura, ma de Candia lo affronta con un tocco personale, sottolineando come, anche nell’età adulta, le esperienze e i legami immaginari possano avere un ruolo fondamentale nella nostra crescita. L’amico immaginario, in questo caso, non è solo un elemento di evasione, ma un simbolo della forza e del coraggio che l’infanzia può offrire all’età adulta.
Milo rappresenta quel lato di Dennis che non ha mai voluto crescere, quella parte di sé che lo incoraggia a giocare, a ridere, a sognare, e che ora si trasforma nella chiave per affrontare la realtà. Il messaggio che emerge è profondo e toccante: anche quando ci troviamo immersi nelle responsabilità quotidiane e nelle difficoltà della vita, possiamo sempre ritrovare una parte di noi stessi che ci ricorda chi siamo e ci dà la forza per andare avanti.
“Un amico vero” si distingue anche per il forte legame con la Puglia, sia per i temi trattati, che sembrano richiamare la cultura del calore umano e dell’importanza dei legami affettivi tipica del Sud Italia, sia per la squadra tecnica e il cast, tutti rigorosamente pugliesi. Davide Marangia, direttore della fotografia, contribuisce con le sue inquadrature a creare l’atmosfera perfetta per il viaggio interiore di Dennis, alternando la realtà alla dimensione immaginaria di Milo con giochi di luce e inquadrature che sembrano voler rievocare i ricordi lontani dell’infanzia.
Claudia Simone, come assistente alla regia, porta la sua sensibilità e la sua esperienza per affiancare de Candia nella direzione delle scene più delicate e intime. Fabio di Liddo, responsabile della colonna sonora, ha composto musiche originali che si fondono armoniosamente con la narrazione, amplificando le emozioni e immergendo lo spettatore in un’atmosfera sospesa tra realtà e fantasia.
Con questo cortometraggio, de Candia invita il pubblico a riflettere su temi che riguardano tutti: la solitudine, la paura del futuro e il desiderio di riscoprire l’innocenza e la gioia della propria infanzia. Attraverso il viaggio di Dennis, il regista ci mostra che anche nei momenti più bui della vita adulta, è possibile trovare speranza e forza nei ricordi e nelle parti di noi che credevamo perdute. “Un amico vero” è quindi un racconto universale, capace di toccare il cuore dello spettatore e di lasciargli un messaggio di speranza e coraggio.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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