#13 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: The Maze Runner

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Per la tredicesima puntata di Riviviamo la nostra adolescenza ho deciso di rispolverare una delle saghe che da ragazzina ho divorato in breve tempo: The Maze Runner. In questa prima parte della rubrica ci occuperemo in particolare del primo capitolo della saga “Il Labirinto” di James Dashner, mettendo in risalto i personaggi principali.

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Fonte: Mondadori Store

Per chi non conoscesse la saga di The Maze Runner o per chi ha la mente un po’ arruginita come l’avevo io prima di riprendere il libro in mano, diamo un’occhiata a quella che è la trama: il primo capitolo si apre con il risveglio di un ragazzino che scopriremo chiamarsi Thomas, all’interno di una radura.

Non si ricorda nulla di sé, solamente il suo nome, ma scoprirà presto di non essere solo. Intorno a sé avrà altri ragazzi, tutti maschi, che riveleranno lui che quanto accaduto è stato lo stesso per tutti i presenti. I ragazzi sono chiusi in una radura, circondata da un labirinto, le cui porte si aprono al mattino presto e richiudono al tramonto. Sembrerebbe simile al nostro lockdown, vero?

Solamente i Velocisti, ovvero i radurari più forti e abili, possono uscire dalla radura ed esplorare il labirinto, alla ricerca di una via di fuga: tutti devono ritornare prima che le porte vengano chiuse, o finiranno vittime dei Dolenti, delle creature mostruose, metà animali e metà macchine.

A distanza di pochi giorni nella radura viene spedita una ragazza, Teresa, la prima del gruppo, insieme ad un avviso che rivela che lei sarà l’ultima. Teresa riconosce Thomas e rivela lui che il labirinto in realtà è un codice. I ragazzi si uniranno poi per cercare di fuggire da quel posto, ma non senza difficoltà, poiché non tutti vogliono realmente andarsene da quel luogo.

Alla fine, grazie all’ingegno di Thomas e di altri radurari, metà dei ragazzi riescono a scappare dal labirinto, mentre l’altra metà rimarrà uccisa dai Dolenti; una volta fuori dalla radura, i giovani si ritroveranno in un laboratorio e lì scopriranno una dura verità: loro facevano parte di un esperimento organizzato dalla società C.A.T.T.I.V.O. (in inglese W.I.C.K.E.D.) volto a selezionare i ragazzi più forti e intelligenti che garantiranno la sopravvivenza del genere umano. La Terra infatti è stata vittima dell’Eruzione, un evento apocalittico che ha devastato il pianeta e la popolazione.

I personaggi più importanti

Ad essere sincera, ricordo che quando lessi il libro di The Maze Runner – Il Labirinto la psiche dei personaggi fu la cosa che più mi lasciò delusa. Mi spiego meglio, durante la lettura abbiamo pochi momenti introspettivi, in cui i sentimenti dei singoli protagonisti vengono analizzati e condivisi con noi lettori, e quando ciò viene fatto le descrizioni sono molto corte e sbrigative. Forse è stato un sistema dell’autore per farci concentrare più sulla trama, ricca di colpi di scena, ma nonostante ciò sono comunque riuscita a catalogare i personaggi che più ho amato (e odiato)!

Vi ricordo che ognuno di loro ha un nome che fa riferimento ad un personaggio storico realmente esistito che ha contribuito a cambiare il mondo.

Thomas

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Thomas interpretato da Dylan O’Brien nella trasposizione cinematografica

Partiamo con Thomas, il vero protagonista della saga di The Maze Runner. Sembra l’unico intenzionato a voler cambiare i fatti e sembra volerlo fare a qualunque costo, anche affrontando i seri pericoli che il Labirinto offre. Si dimostra da subito un ragazzo astuto e intelligente e soprattutto è dotato di una forte curiosità che lo spingerà ad essere sia ammirato dai vari radurari, che detestato!

Cosa porterà gli altri radurari ad odiare o amare Thomas? In realtà è molto semplice. Immaginate -forse non troppo- di essere costretti in un lockdown, e rimanere perciò a casa, luogo in cui però avete tutte le comodità possibili e immaginabili: acqua, cibo, dei passatempi. Improvvisamente però arriva qualcuno, in questo caso un giovane di sedici anni, che vi invita ad aprire gli occhi, vi sprona a lasciare ciò che stavate facendo alla ricerca di una via di fuga dalla vostra quotidianità. Le reazioni possibili sono proprio due: o ascoltarlo, forse incuriositi dal mondo che è fuori dalle pareti di casa, oppure rimanere al proprio posto, al sicuro dai pericoli che la realtà potrebbe comportare.

Per alcuni dei radurari è stato proprio Thomas la causa delle disgrazie avvenute successivamente; se solo fosse rimasto al suo posto tutti sarebbero rimasti al sicuro, nessuno sarebbe morto. Peccato però che se Thomas non avesse agito, quella brutta sorte sarebbe spettata non solo alla metà dei ragazzi, ma a tutti quanti.

Personalmente ho amato Thomas, non perché personaggio principale, ma per il suo spirito di ribellione. Thomas non rimane con le mani in mano, lui è un essere pensante e agente, fa di tutto per aiutare i suoi compagni, non lascia indietro nessuno. Si mette continuamente in gioco e non si arrende difronte alle avversità. Caparbio e determinato, forse lo invidio anche un po’!

Teresa

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Teresa interpretata da Kaya Scodelario nella trasposizione cinematografica

Teresa è la seconda protagonista della saga di The Maze Runner, personalmente non mi è piaciuto il suo personaggio dal primo momento, ma senza troppe ragioni. Quando sono andata avanti con i libri seguenti poi la mia prima opinione di lei si è consolidata, ma questo lo affronteremo nelle prossime puntate.

Torniamo al suo personaggio all’interno del primo capitolo della saga. Come accennato durante la trama, Teresa è la prima e unica ragazza che fa parte del gruppo dei ragazzi della radura. Scopriamo quasi subito che lei e Thomas hanno un legame, riescono addirittura a comunicare telepaticamente. Anche lei si presenta come una ragazza intelligente, dalla forte personalità. Non ha paura di dire la sua, si potrebbe parlare di lei come una ragazza arrogante delle volte, ma è anche audace e sicura di sé.

Purtroppo siamo abituati ai commenti sessisti da parte dei ragazzi nei confronti delle ragazze che vogliono dire la propria e cambiare il mondo, e ciò succede anche con Teresa, che però non si lascia abbattere da certi atteggiamenti e, al contrario, affronta i suoi interlocutori.

Nonostante sia la protagonista nonché unica figura femminile nel primo libro di The Maze Runner, il suo personaggio servirà solamente all’evoluzione di quello di Thomas, e credo che questo sia tra i vari elementi per cui non mi è entrata nel cuore.

Newt

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Newt interpretato da Thomas Brodie-Sangster nella trasposizione cinematografica

Passiamo al mio vero e proprio personaggio preferito della saga di The Maze Runner: Newt. Saranno stati la sua ironia e il suo sarcasmo a farmi letteralmente innamorare di lui o la sua gentilezza e il suo essere sempre disponibile e pronto ad ascoltare i bisogni dei suoi compagni. È il secondo in comando all’interno della radura, ed è considerato anche il personaggio più umano e complesso. Entra in comando al primo posto dopo che Alby viene punto da uno dei Dolenti.

Stringe da subito un forte rapporto con Thomas (in uno dei prossimi articoli avremo modo di analizzare la lettera che Newt scriverà a Thomas, uno dei momenti più toccanti di tutta la saga), tanto da diventare come migliori amici. Newt infatti si schiererà sempre, o quasi, dalla parte di Thomas e appoggerà sempre lui e le sue decisioni.

Quando penso all’amicizia, spesso mi ritorna in mente proprio Newt: credo che tutti vorrebbero un amico come lui, pronto a prendere le tue difese e a sostenerti, ma capace anche di rimproverarti e farti notare i tuoi errori, senza però giudicarti.

Gally

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Gally interpretato da Will Puolter nella trasposizione cinematografica

Infine abbiamo lui, Gally, il principale antagonista del primo capitolo di The Maze Runner. Arrogante e prepotente, sembra voler avere lui il comando all’interno della radura. Si dimostra da subito scontroso nei confronti di Thomas, andando contro ogni sua decisione o proposta. Gally infatti vorrebbe rimanere nella radura, lontano dai pericoli del labirinto. Biasimarlo? Non ci riesco, ad essere sincera.

Secondo il suo punto di vista Thomas è il responsabile della morte di molti dei suoi compagni della radura. Se non avesse avuto l’istinto di ribellarsi, le cose sarebbero potute rimanere come erano e i radurari avrebbero potuto vivere in serenità per un po’. Che poi questo non sarebbe potuto succedere dal momento che i piani degli scenziati che erano dietro l’esperimento erano altri beh… è un altro conto!

Ammetto di averlo detestato durante il corso di ogni capitolo del libro, ma pian piano la sua psiche mi è stata sempre più chiara e, sebbene io sia contro le sue azioni, sono riuscita ad andare oltre e comprenderlo.

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Chuck interpetato da Blake Cooper nella trasposizione cinematografica

Il momento in cui più l’ho odiato, però? A fine libro, quando lo ritroviamo le laboratorio, sopravvissuto non si sa come all’attacco dei Dolenti, e armato di coltello. Le sue intenzioni sono chiare, vuole attaccare Thomas, ma a sacrificarsi per salvare quest’ultimo è Chuck, un ragazzino molto legato al protagonista, tanto da definirlo suo unico amico, che desiderava solo poter rivedere la sua famiglia. Gally verrà infine preso a pugni da Thomas, che cercerà di vendicare il suo amico morto.

Siamo giunti alla fine dell’analisi dei quattro protagonisti, che avremo modo di incontrare anche nei prossimi capitoli della saga di The Maze Runner. E per voi invece, quali sono i personaggi che più avete amato o odiato di questo libro?

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