Sono giunte delle novità concernenti il caso di stupro delle due ragazze francesi, brutalmente aggredite e stuprate nel capoluogo pugliese, Bari. L’aggressore sarebbe proprio un cittadino barese poco più grande di loro, il 21enne Loris Attolini, che al momento si trova in carcere con l’accusa di aver violentato la 17enne e la 18enne. Lui ha negato tutto, tuttavia la sua versione non sembra credibile al contrario di quella delle due ragazze.
Quando qualche giorno fa abbiamo pubblicato la notizia, ci siam detti basiti dei vari commenti: c’era, sì, chi mandava solidarietà alle due ragazze francesi, ma c’era anche chi si chiedeva la nazionalità dello stupratore, dando per scontato che fosse un immigrato. Perché se lo stupro lo commette un italiano è meno grave (tant’è che non lo trovi neanche sulle pagine di Salvini-Meloni), mentre se è commesso da un immigrato, è un atto da condannare e denunciare in qualsiasi modo.
Uno stupro, violenza sessuale, aggressione, va condannata sempre, a prescindere dalla nazionalità delle persone coinvolte, questo dovrebbe essere ormai chiaro. Il colore della tua pelle non ti rende né più invincibile né più condannabile, e davanti a una notizia del genere leggere commenti come “nazionalità?” ci fa comprendere che oltre a un problema di misoginia in cui due ragazze francesi non possono semplicemente godersi una vacanza senza essere violentate (vedremo le modalità usate), ce n’è anche uno di razzismo.
Questo è stato l’ennesimo atto di violenza subito da alcune donne, per mano di un uomo.Ma il femminismo non serve a niente, ormai le donne hanno più diritti degli uomini, le donne entrano in discoteca gratis,e tante altre barzellette che ci vengono a raccontare. Davanti a una situazione del genere, bisognerebbe solo far silenzio, se non si hanno cose gentili da dire, e soprattutto se non si ha solidarietà da trasmettere. E ricordiamoci: non è mai colpa della vittima di stupro. Non importa come fosse vestita e quanto avesse bevuto.
Ragazze francesi stuprate a Bari: la ricostruzione
A chiamare il 113 sarebbero state delle persone che si sono trovate davanti il 9 agosto intorno all’1:40, in via Crisanzio, quartiere Libertà, due ragazze francesi di 17 e 18 anni: erano sconvolte, doloranti, in lacrime, i loro abiti erano lacerati. Hanno denunciato uno stupro, che si sarebbe consumato proprio in quel quartiere. Grazie alle informazioni che hanno fornito, i militari hanno subito potuto identificare e bloccare il violentatore.
Lui si chiama Loris Attolini, è un 21enne barese che al momento ha a suo carico l’accusa di stupro «con modalità violente e spregiudicate, che sembrano ispirate al noto film ‘Arancia meccanica’, non si è fatto scrupolo di sequestrare le due giovani donne, picchiarle, minacciarle, riducendo in stato d’impotenza e costringendole a subire una reiterata violenza nonostante l’evidente fragilità delle persone offese e il fatto che si trovassero in un paese straniero lontane dalla loro famiglia», leggiamo nella richiesta di arresto contenuto nell’ordinanza dopo aver interrogato il ragazzo.
Questo commento ci fa comprendere la disumanità della persone che ci troviamo davanti, della sua insensibilità e del poco rispetto nei confronti di due ragazze indifese. Il gip che ha convalidato la misura e disposto la detenzione in carcere, Angelo Salerno, accogliendo la richiesta della pm Desirèe Digeronimo che coordina le indagini della Polizia, ha evidenziato il suo «atteggiamento sprezzante e del tutto indifferente alle suppliche» delle due vittime, la sua «spiccata capacità criminale» e «incapacità di autocontrollo».
Dalla ricostruzione (che lui ha negato, ma la sua versione non regge) sembra che le avrebbe adescate invitandole a cena, con un calice di vino e delle patatine, poi avrebbe chiesto loro di scattare foto e fare un video erotico, minacciando di pubblicare quel materiale sui social se non avessero collaborato. A questo punto le ragazze hanno rifiutato e lui ha avuto uno «scatto d’ira» e «sbattuto una delle due contro la porta di ingresso colpendola al volto con almeno cinque gomitate».
Entrambe, a questo punto, provavano «uno stato di prostrazione e di terrore circa la loro sorte, anche perché chiudeva la porta di ingresso a chiave e le bloccava in casa impedendo loro di uscire, così da indurle a cedere alle sue richieste». Una delle due poi sarebbe riuscita a telefonare al padre in Francia, chiedendo aiuto. Le due ragazze francesi sarebbero state lasciate libere in cambio di €90 e del telefonino di una delle due «come trofeo».
Un racconto davvero terrificante che ci fa comprendere quanto la situazione possa essere grave. Loris Attolini si è dimostrato essere un ragazzo senza la minima sensibilità, empatia o rispetto per il genere femminile, degradando le ragazze quanto più possibile. Adesso, però, dovrà rispondere di duplice violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. E speriamo che resti in carcere per un bel po’.
GIOVANE ITALIANISSIMO L' AGGRESSORE DI DUE TURISTE FRANCESI A #BARI, MA NESSUN GIORNALE LO DICE, GIA' SUL CARRO DELLA #MELONI I GIORNALI? #CampagnaElettorale
— 🌍verbavolant #facciamorete #FBPE (@theVerbavolant) August 9, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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