Finalmente! L’avevano annunciato mesi fa, e l’hanno fatto davvero! È in arrivo la docuserie su Raffaella Carrà, che ci ha lasciato lo scorso anno. Tuttavia, lo abbiamo visto negli ultimi mesi: il suo pensiero, la sua musica, il suo caschetto biondo, sono e rimarranno sempre nella storia, amati da ogni generazione. Un’artista del genere, d’altronde, non può essere dimenticata. Quindi dopo imurales, l’elogio aSanremo e la moneta da due euro, ecco che arriva anche la serie tv su uno dei più iconici personaggi della tv italiana.
Il suo nome all’anagrafe era Raffaella Maria Roberta Pelloni, era nata a Bologna il 18 giugno 1943 ed era cresciuta nell’Emilia Romagna, finché non si è trasferita a Roma per studiare all’Accademia nazionale di danza e al Centro sperimentale di cinematografia. Già da giovanissima sapeva qual era il suo destino, cosa voleva fare nella vita: far sorridere e commuovere la gente con il proprio talento. E, cara Raffaella Carrà, ci sei riuscita in pieno.
Lo scorso anno un quotidiano del calibro delThe Guardianl’ha definita «l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso», incoronandola sex symbol europeo. Ha recitato, ha cantato e ha condotto e, in tutto ciò che ha fatto, ci ha messo il suo tocco personale. Con il suo caschetto biondo è divenuta un’icona in Italia e nel mondo e lo è ancora oggi. Sensuale, divertente, professionale e ovviamente capace di farci sorridere con la propria voce.
Grande cantante, grande attrice, grande donna, grande persona, sostenitrice di tutti i diritti umani, e al giorno d’oggi non è una cosa da sottovalutare. Diceva «La mia carriera è stato un continuo sorprendermi, e questo è il massimo: gioire di una piccola o di una grande cosa significa vivere». Raffaella Carrà, non sarai dimenticata, la tua musica ti ha reso immortale nel tempo. Adesso, però, riposa in pace, e a noi non resta che continuare a viverla tramite la sua musica.
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Raffaella Carrà: in arrivo la docuserie su Disney Plus
La produttrice Paola Lucisano disse di essere «davvero felice di annunciare questo progetto e poter collaborare con gli eredi di Raffaellacosì come della partnership produttiva con Umberto Massa. Siamo tutti entusiasti di questa nuova avventura, poiché ci consente di rappresentare una figura unica nel mondo dello spettacolo», descrivendo la nostra Raffaella Carrà come un «mito che ha influenzato intere generazioni, un’artista che ha saputo incantare il pubblico di ogni età, genere e livello culturale. La sua straordinaria popolarità ha varcato i confini italiani e l’ha resa icona della musica e del costume in ogni parte del mondo. Ed è nel mondo che noi la porteremo».
La docuserie, diretta da Daniele Luchetti e prodotta da Disney Plus, prevede tre episodi di un’ora, scritti da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni, Salvo Guercio e Carlo Altinier, che ripercorreranno la vita della nostra regina. «Come ogni innovatore, Raffaella Carrà ha ispirato milioni di persone, in Italia, in Spagna e nel mondo. Raccontare storie speciali come la sua è la nostra quotidianità a Fremantle. Farlo in collaborazione con Disney+ ci rende particolarmente orgogliosi», ha detto Andrea Scosati, Fremantle Group Coo e Ceo Continental Europe.
Gli sceneggiatori avranno quindi l’obiettivo di ripercorrere tutta la sua vita, partendo dall’infanzia in Romagna, passando per l’abbandono del padre, al flirt con Frank Sinatra e anche i momenti più bui che l’icona ha dovuto subire. Per poi rinascere sempre più splendente, come una fenice.
Chi è Raffaella Carrà? Disney+ annuncia la nuova docu-serie originale #Raffa, che ripercorrerà la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo. Disponibile prossimamente in esclusiva su #DisneyPlus. 🎬 pic.twitter.com/jYg7oWwiJp
— Disney+ IT (@DisneyPlusIT) November 8, 2022
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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