Only Murders in the Building: recensione del settimo episodio della terza stagione [SPOILER ALERT]

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Tutto è bene quel che finisce bene… Avremmo detto se non fosse stato per il finale del settimo episodio di Only Murders in the Building, e invece il nostro trio ancora non è riuscito a riparare completamente tutte le sue crepe. Ma abbiamo ancora tre episodi per vedere come la situazione si risolverà e soprattutto chi è davvero il killer di Ben. Al momento i sospettati sono due: una, che abbiamo visto negli scorsi episodi ma che ancora non è stata scagionata del tutto, e uno che invece si è introdotto proprio nell’ultimo.

In più, abbiamo anche visto come la polizia faccia terribilmente pena in questa serie tv, considerando che riaprono le indagini solo nel momento in cui una podcaster ci indaga.

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Only Murders in the Building 3

Only Murders in the Building è una serie tv creata da Steve Martin e John Hoffman, in Italia trasmessa da Disney Plus come Star Original. Entrambe le due stagioni, una trasmessa nel 2021 e una nel 2022, contano 10 episodi di circa 30 minuti. La trama generale della serie è questa: «Dopo la scoperta di un’orribile morte in un palazzo dell’Upper West Side, l’immaginario Arconia Building, tre inquilini dell’edificio estranei tra loro sospettano subito che si tratti di omicidio e si uniscono per indagare sull’accaduto. Mentre registrano un podcast per documentare il caso, i tre scoprono i segreti del palazzo che riguardano eventi accaduti molto tempo prima».

Il cast conta dei nomi davvero interessanti. I tre protagonisti sono Charles-Haden Savage, interpretato da Steve Martin, Oliver Putnam, interpretato da Martin Short e Mabel Mora, interpretata da Selena Gomez. Insieme a loro, nel corso delle due stagioni, abbiamo avuto anche Aaron Dominiguez nei panni di Oscar Torres, Amy Ryan in quelli di Jan Bellows e, infine, Cara Delavingne come Alice Banks. I new entry di questa stagione sono Meryl Streep, Paul Rudd e Jesse Williams. Poi ci sono davvero tanti altre personaggi, che incontriamo nel palazzo e non solo:

  • Ursula: Vanessa Aspillaga
  • Tim Kono: Julian Cihi
  • Cinda Canning: Tina Fey
  • Will Putnam: Ryan Broussard
  • Uma Heller: Jackie Hoffman
  • Bunny Folger: Jayne Houdyshell
  • Detective Williams: Da’Vine Joy Randolph
  • Theo Dimas: James Caverly
  • Howard Morris: Michael Cyril Creighton
  • Ndidi Idoko: Zainab Jah
  • Grover Stanley: Russell G. Jones
  • Poppy White: Adina Verson
  • Teddy Dimas: Nathan Lane
  • Zoe Cassidy: Olivia Reis
  • Detective Kreps: Michael Rapaport
  • Nina Lin: Christine Ko
  • Lucy: Zoe Colletti
  • Rose Cooper: Shirley Maclaine
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Only Murders in the Building 3

Only Murders in the Building 3: recensione del settimo episodio

Partiamo dal trio. Nello scorso episodio abbiamo visto che, purtroppo, hanno litigato anche pesantemente e quindi si sono ufficialmente separati, con Mabel che cerca ancora di indagare sul caso e rimane molto legata sia al podcast che ai suoi due anziani amici, con Oliver che invece mette la sua carriera, il suo musical e il suo amore davanti ai suoi amici e alle indagini, e con Charles che si trova un po’ nel mezzo, dopo aver perso a causa delle stesse indagini la sua fidanzata, in quanto l’ha interrogata perché temeva che fosse lei l’assassina di Ben. Ma, come con i precedenti indagati, è stata scagionata anche lei.

In questo settimo episodio arriviamo a pensare che le cose si stanno risolvendo. Il primo a fare un passo avanti è Charles, che sente davvero la mancanza dei suoi stravaganti amici, e in primis si rivolge a Oliver, abbastanza esaurito dal sostituto di Charles che pretende troppo e quindi non appena scopre l’amico origliare e spiarli… Beh torna subito sui suoi passi e lo accoglie a braccia aperta. Insieme quindi cercano di trovare un modo per tornare fra le grazie della loro amica più giovane, e che modo migliore c’è di portarle il quaderno da psicopatica stalker di Loretta? Vengono però bloccati dalla pubblicazione del podcast della stessa…

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E quindi che ha combinato Mabel? Mabel si è messa d’accordo con Theo (posso dire che mi era mancato non poco questo personaggio? È stato bello vederlo tornare e spero che resti anche nei prossimi episodi) e con la sua nuova fiamma fan del suo podcast (e lo dico? Lo dico: possibile killer) Tobert, che cercano di aiutarla non solo con le indagini ma anche con la stesura dell’episodio. In realtà, però… Mabel la sanguinaria finisce a registrare da sola, forse proprio perché non vuole sostituire i suoi due strambi amici. Sta di fatto, però, che il finale dell’episodio lascia un po’ con il sospetto che fare pace sarà più dura del previsto.

Riguardo il sospetto della settimana, oltre alla solita Loretta che ancora non è stata scagionata, abbiamo il fratello stesso di Ben, che inizialmente fa il drammatico perché non vuole che giornalisti e podcaster lucrino sul cadavere del fratello, ma lui è il primo a farlo. In secundis, scopriamo anche che è stato lui a scrivere il fumetto del Cobra che ha poi lanciato Ben nel mondo dello spettacolo, e lui quindi ha del rancore nei confronti del fratello.

A ciò si aggiunge che lui è stato adottato, e quando poi Ben è nato, è passato in secondo piano ed è sempre stato destinato a essere la spalla di Ben, quello a risolvere i suoi guai. Ma sarà davvero lui il killer di questa stagione di Only Murders in the Building?

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