Nelle ultime settimane si è ripreso molto spesso a parlare del caso di Maddie McCann, scomparsa nel 2007 in Portogallo ma di origine inglese (era lì in vacanza con la sua famiglia), all’età di tre anni, in quanto una ragazza polacca di 21 anni è convinta di essere lei, portando come prove la macchia nell’occhio e quella sulla gamba, caratteristiche particolari della bambina al momento della scomparsa. Julia, così si chiama la ragazza convinta di essere lei, tuttavia è stata smentita dalla sua famiglia, che l’accusa di voler semplicemente essere famosa.
Il caso di Maddie McCann è uno di quelli più conosciuti in tutto il mondo, tanto che persino Netflix ne ha prodotto una mini docuserie intitolata “La scomparsa di Maddie McCann“, in cui si parla delle ultime ore di cui si è conosciuta la sorte della bambina e poi delle indagini che sono state svolte dalle forse dell’ordine. Insomma, un po’ come la serie che proprio di recente è stata fatta su Denise Pipitone (Denise: parliamo dell’ultimo capitolo della docuserie), che speriamo possa al più presto raggiungere i piccoli schermi internazionali, in quanto il caso è famoso solamente in Italia.
La piccola Maddie aveva tre anni quando è stata rapita dalla stanza in cui dormiva insieme ai due fratellini, Sean e Amelie, gemelli di due anni che sono rimasti incolumi in questa vicenda. Era il 3 maggio 2007, quindi quest’anno si è celebrato il quindicesimo anno dalla sua scomparsa, ed era sera. Si trovava insieme alla famiglia a Praia da Luz, una villeggiatura frazione di Lagos, in Portogallo. I genitori, però, in quel momento si trovavano a cena con altri amici, per cui avevano lasciato i bambini soli, e ogni tanto qualcuno andava a controllarli.
Subito sono iniziate le indagini e sin da subito ci sono stati diversi presunti avvistamenti, non confermati, della bambina, sia in Portogallo che in altri paesi. Tuttavia, dal principio, c’è stato il sospetto che più che rapita, la bambina fosse stata uccisa nella sua stanza, in quanto due cani addestrati hanno fiutato l’odore di cadavere nell’appartamento dove soggiornava la famiglia, così come su alcuni indumenti e su un peluche di Maddie.
Dopo anni e anni di indagini e diversi sospetti, la svolta è avvenuta solo nel 2017, quando la procura federale tedesca ha associato il nome di Christian Brückner, un cittadino tedesco di 43 anni condannato per stupro di una turista di 72 anni e detenuto per spaccio di droga, in passato protagonista di abusi sessuali e atti di pedofilia, al rapimento e omicidio di Madeleine McCann, oltre che di una bambina tedesca. L’uomo avrebbe vissuto in Portogallo tra il 1995 e il 2007 e sarebbe entrato nella stanza d’albergo per un furto ma avrebbe deciso poi di portare via la bambina, che sarebbe morta poco dopo.
Julia sui social ha raccontato: «Ho vissuto una vita molto dura e ho subito molti traumi, il mio aggressore era un pedofilo tedesco che era sospettato nelle indagini su Madeleine McCann. Non avevo sentito parlare di questo caso fino a quando non ho iniziato a fare domande ai miei genitori sulla mia infanzia perché ne ho poco o nessun ricordo. I ricordi sono tutti molto sfocati e quando ho avuto conversazioni con i miei genitori, le cose non sembrano tornare e cercano sempre di cambiare argomento». Altre info qui: Maddie McCann: una ragazza è convinta di essere lei.
La famiglia di Julia, convinta di essere Maddie McCann, rompe il silenzio
«Abbiamo ricordi, abbiamo immagini. Julia possiede anche queste foto, poiché le ha portate dalla casa di famiglia insieme al suo certificato di nascita, oltre a numerosi rapporti dagli ospedali. Abbiamo sempre cercato di capire tutte le situazioni accadute con Julia. Innumerevoli terapie, medicine, psicologi e psichiatri. Non è stata lasciata sola. Minacce di Julia a noi, le sue bugie e manipolazioni. L’abbiamo visto tutti e abbiamo cercato di impedirlo, di spiegarlo, le abbiamo chiesto di smetterla», ha detto la famiglia di Julia in un gruppo polacco su Facebook, “Missing Years Ago“/”Zaginieni przed laty“.
Scrivono ancora: «Abbiamo sempre cercato di aiutarla a rimettersi in piedi. Julia è oramai maggiorenne. Se ne è andata da tempo via di casa. Una volta voleva diventare una cantante, poi una modella. Insomma, ha sempre voluto essere popolare. E per quello che sta succedendo ora è riuscita ad avere un milione di follower. Temiamo che il suo comportamento porti a un’inevitabile conseguenza. Internet non dimentica, ed è ovvio che Julia non è Maddie. Siamo devastati da questa situazione».
La smentita arriva anche dalla polizia: «Quella ragazza polacca non è Maddie McCann», hanno detto gli agenti, soprattutto in quanto Julia Wendelt mentre Maddie veniva rapita, Julia era in un asilo in Polonia (la 21enne ritiene che l’età sui suoi documenti è falsa e che la maestra d’asilo le avrebbe confessato che lei è andata a scuola solo da settembre 2007 a luglio 2008).
“Sono Maddie McCann”: Una giovane polacca ritiene di essere la bambina inglese scomparsa dal Portogallo. I genitori non commentano.#chilhavisto→ https://t.co/REUftAojBN pic.twitter.com/a7rGQHxy7j
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) February 22, 2023
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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