5 libri da leggere: tra ottobre e l’autunno

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Oggi è il primo giorno di ottobre,  le giornate sono diventate più fresche e il caldo ci ha finalmente abbandonati. I più malinconici hanno già preso la copertina con una bella tazza di thè e si sono messi a guardare le serie tv su Netflix. Altri ancora, hanno cominciato a tirare fuori le decorazioni per Halloween. Mentre, noi, abbiamo scelto di consigliarvi dei libri da leggere con il tema autunno.

I libri sono cinque e hanno tutti nel titolo o la parola autunno o la parola ottobre, proprio per restare nel nostro tema mensile. Vi lasceremo anche la trama e dove potete acquistarlo, in modo da dover avere solo il piacere di scegliere e di leggere in quale vita immergervi in questo mese.

5 libri da leggere a ottobre

Sottolineiamo una cosa: questi libri non hanno come tema l’autunno. Certo, potrebbe essere un ambiente autunnale e potrebbero essere ambientati in quel periodo, ma non girano intorno a questo tema. Sono stati scelti poiché hanno nel loro titolo le parole “autunno” od “ottobre”, ma sono tutti libri avvincenti e di genere diversi, per cui speriamo che vi piacciano in ogni caso.

Le trame e le immagini dei libri sono prese da Amazon.

1Q84. Libro 3. Ottobre-dicembre

Romanzo di Haruki Murakami, è diviso in tre volumi. Il titolo è un omaggio a George Orwell e il suo 1984, la lettera Q infatti ha la stessa pronuncia del numero 9 in giapponese. Il primo libro tratta dei mesi da aprile a giugno, il secondo da luglio a settembre e l’ultimo da ottobre a dicembre, che è quello che ci interessa.

«”Tengo, dove sei?” Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due.

Aomame e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo “al di là dello specchio” su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino.

Sulle loro tracce, oltre la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c’è anche l’investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo “era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole”) si accompagna ad un intuito strepitoso.

Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84.

Qui Murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all’improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi.»

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L’inizio è in autunno 

Scritto da Francesca Sanvitale, è un romanzo che tratta di solitudine ma anche di amicizia, ambientato nella bella e romantica Roma.

«Nel caldo degli ultimi giorni d’estate, prima di riaprire lo studio psichiatrico e ricominciare a insegnare all’università, Michele si dedica alla stesura di un libro che dovrà rappresentare il lavoro di tanti anni. I giorni trascorrono uguali, ma le sue certezze scientifiche vacillano, è ossessionato dai possibili errori compiuti.

Roma sembra immobile: Michele passeggia nel quartiere del Vaticano, si siede in piazza San Pietro, trova un ristorante solitario in cui cena ogni sera e stringe amicizia con Hiroshi, un restauratore di origine cinese che subito lo affascina. Hiroshi gli racconta una vicenda che ha dell’incredibile: il volto del Cristo nel Giudizio Universale di Michelangelo è in realtà un falso, forse è stato lui a cancellarne i tratti, forse altri.

Con meraviglia e orrore la presunta colpa di Hiroshi si affianca alle incertezze di Michele e lo coinvolge; la costante ripetitività delle giornate tutte uguali si rompe in violente sensazioni, in una sensualità imprevista e in un amore che lo allea alla dolcezza e al dolore.

Con una voce inconfondibile, capace di rendere gli ambienti e i personaggi in tutti i loro chiaroscuri, Francesca Sanvitale conduce il lettore in un percorso narrativo ricco di false piste e agnizioni: la solitudine del protagonista è quella dell’uomo contemporaneo, confuso e oppresso dal suo egoismo e dalla sua debolezza, come se un naufragio fosse nascosto sotto la calma apparente di tutti i giorni.»

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Un mattino d’ottobre. Un caso di Petri e Miceli

Con Un mattino d’ottobre. Un caso di Petri e Miceli, cambiamo genere. Scritto da Gianni Simoni è un mystery che vi farà immergere nella vita di un commissario di polizia e di un ex giudice, che si trovano a doversi scontrare contro diversi omicidi.

«Brescia, 27 ottobre, ore 8.00: l’ingegner Rava lascia casa sua in auto. Ore 9.10: Giorgio Anselmi, autotrasportatore, mette in moto il suo furgone. Ore 9.15: la piccola Giulia, quattro anni, figlia di un noto avvocato e di una stimata pneumologa, col suo vestitino giallo, si avvia al parco sotto casa accompagnata da Santina, la baby sitter. Ore 9.47: la mamma di Giulia compone un numero di telefono.

Il cellulare dell’ingegner Rava squilla all’improvviso, quanto basta per distrarlo e fargli mancare uno stop. Il furgone di Giorgio Anselmi arriva troppo veloce all’incrocio.

Una carambola e, alla fine, un fagottino giallo informe resta sul marciapiede. E solo l’inizio. Due settimane dopo, l’ingegner Rava viene trovato morto, assassinato. Tre settimane dopo, Santina Vergottini sta passeggiando da sola, quando due colpi la raggiungono al torace. Quasi due mesi dopo, Letizia Strambi, pneumologa, in auto davanti a casa, si becca due pallottole in fronte.

Un orrore inarrestabile, destinato a mietere altre vittime, apparentemente innocenti e slegate luna dall’altra. Una sfida ardua per l’ex giudice Petri e il commissario Miceli. La soluzione sembra sempre più lontana a mano a mano che ci si avvicina alla fine. Eppure era tutto chiaro, scritto fin dall’inizio.»

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16 ottobre 1943

Giacomo Debenetti dà vita a un romanzo storico ambientato, come si può capire dalla data, durante la retata nazista nel Ghetto di Roma. 16 ottobre 1943 è uno dei classici della letteratura post-clandestina che tutti dovrebbe leggere prima o poi nella propria vita.

«Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei.

Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della “Storia della Colonna Infame” per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di Natalia Ginzburg.»

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Foliage. Vagabondare in autunno

L’ultimo romanzo è quello di Demetrio Duccio, forse il più autunnale di quelli scelti, poiché ci va vivere proprio l’autunno con gli occhi dello scrittore e soprattutto attraverso diverse metafore.

«Inseguire i foliage, frugarne tra gli alberi le manifestazioni, attenua i timori dell’inverno che incombe. Girovagare in autunno nei boschi, in pianura, in montagna, sulle colline, offre momenti di grande bellezza e consolazione. Il termine foliage invita a vagabondare alla ricerca del trascolorare delle foglie in sfumature pregne di solarità, ad ammirarle concedendosi tempo.

Il mutamento della natura diventa stile di vita, arte della contemplazione e dell’attesa; il tema della fugacità è inteso non come fonte di tristezza ma come rinnovato desiderio di vita. Un viaggio alla scoperta della luce che anche i bagliori autunnali emanano, illustrato dai dipinti dedicati all’autunno dai grandi pittori, da Monet a Gauguin, da Van Gogh a Schiele.»

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Questi erano i libri che vogliamo consigliarvi da leggere in questo mese, con all’interno del titolo la parola autunno o ottobre. Fateci sapere se li conoscevate già o se gli darete una possibilità.

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