Ma quindi questa Sirenetta?

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Dopo mesi e mesi di polemica (forse anni?), sono andata a vedere la Sirenetta tanto criticata… E personalmente mi è piaciuto. Bella trama, attuale per quanto la protagonista sia una sirena, e non ho trovato neanche fastidiose le nuove canzoni o i personaggi introdotti. Un lato negativo c’è, ovvero il CGI con cui sono stati fatti i personaggi animali che non mi hanno convinta del tutto, ma per il resto mi è piaciuto e non vedo l’ora che venga rilasciato anche su Disney Plus per poter fare un rewatch e guardarlo ancora meglio. La recensione presenta spoiler.

Il film della Sirenetta è stato criticato sin da quando è stato annunciato il cast, quindi parliamo di circa il 2019, quando la stessa Disney ha dovuto rilasciare una dichiarazione tramite il canale FreeForm, spiegando che Ariel vive in un regno sottomarino in acque internazionali e può nuotare fin dove le pare, ma «le sirene danesi possono essere nere perché le persone danesi possono essere nere. Ariel può sbucare in superficie in qualunque momento per chiacchierare in compagnia dell’amico gabbiano Scuttle e del granchio giamaicano Sebastian (scusa, Flounder!). I neri danesi, e quindi anche gli abitanti del mare, possono geneticamente (!!!) avere i capelli rossi. Ma, spoiler alert – ed è la questione principale – il personaggio di Ariel è frutto di finzione».

Principalmente, ci si lamentava del fatto che la protagonista fosse nera, e che «la Sirenetta non può essere nera, perché è una leggenda europea e gli europei sono bianchi», ma in realtà nei libri medievali europei, troviamo delle sirene nere. Abbiamo riportato l’interessante thread di Dr. Erik Wade su Twitter, che ha postato le foto dei libri europei in cui si trovano le sirene europee e… non sono bianche e tra l’altro neanche si innamorano dei marinai. Molti si lamentavano del fatto che non avesse i capelli rossi, tipici della Sirenetta… Ma in realtà li ha, solo non rossi irreali.

Halle Bailey però ha dimostrato di essere completamente all’altezza del ruolo. Interessante anche come spiegò la nuova sirenetta: «Sono davvero eccitata per la mia versione del film perché abbiamo decisamente cambiato la prospettiva del suo desiderio di lasciare l’oceano per un ragazzoÈ molto più grande di così. Riguarda se stessa, il suo scopo, la sua libertà, la sua vita e ciò che vuoleCome donne siamo fantastiche, siamo indipendenti, siamo moderne, siamo tutto e al di sopraE sono contenta che la Disney stia aggiornando alcuni di questi temiMi sono spinta oltre quanto mi sono mai spinta nella vita, e sento che il suo messaggio era di sapere che l’hai sempre avuto in te».

Cosa pensiamo de La Sirenetta

Iniziamo dal casting, che è quello che più è stato criticato. Halle Bailey è la Sirenetta perfetta: un sorriso e uno sguardo che la rendono una sirena perfetta, e sentendo le canzoni in lingua originale, direi anche una voce meravigliosa che ti ammaglia per davvero. La chimica con Eric è veramente papabile e ci innamoriamo di loro scena dopo scena. Stupendo anche come il loro non sia un amore prettamente fisico, ma si conoscono per davvero… E quando lui la cerca anche sotto l’incantesimo di Ursula? Meraviglioso.

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La Sirenetta (2023)

L’aver aggiunto la madre di lui è interessante, magari non necessario ma personalmente non sono rimasta delusa. Non è stato un personaggio fondamentale ma è stato bello vedere anche il punto di vista di un genitore umano nei confronti del mondo marino, oltre che solo quello di un padre tritone nei confronti del mondo umano. Entrambi condividono la paura verso l’altro mondo, ma mettono da parte il rancore e il timore per la gioia e la felicità della propria prole. Scopriamo anche più interessi di Eric, che non è più solo un bel faccino, ma è anche davvero una bella persona.

Tornando a Ursula… Stupenda interpretazione sia da parte della versione strega del mare che della versione umana/Vanessa, addirittura la risata di Vanessa nel momento del tramonto ci faceva quasi sembrare di essere in un horror. Riguardo la trama su Ursula, scopriamo anche qualcosa in più: ad esempio, non so se per mia memoria, ma non ricordavo che Ursula fosse la sorella di Tritone, anche se mi sarebbe piaciuto sapere ancora qualcosa in più sulla sua giovinezza, insomma qualcosa stile Maleficent e Cruella, e chissà che non lo faranno in futuro!

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La Sirenetta (2023)

La musica: approvata, anche il tanto criticato Mahmood a livello musicale ha dato il suo meglio, ma non mi ha lasciata completamente convinta nella parte del doppiaggio. Non dico che l’ho disprezzato, ma semplicemente credo che magari avrebbe potuto fare meglio (non essendo doppiatore, però, non ha fatto un cattivissimo lavoro). Alcune scene di Sebastian erano davvero divertenti e tutta la sala rideva, ed è la reazione che ci si dovrebbe aspettare dal suo personaggio. Come anticipato, però, il CGI rovinava un po’. Forse nel 2023 mi aspetto di più, ma anche solo i corpi delle sirene non mi lasciavano troppo soddisfatta.

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La Sirenetta (2023)

In conclusione. Mi è piaciuta tanto l’Ariel più moderna e tutti i dettagli che sono stati aggiunti, differenziandolo nettamente con il film. Mi è piaciuto molto vedere più della città e scoprire nuovi personaggi con anche nuove canzoni. Mi è piaciuto il background di alcuni personaggi, inclusa l’aggiunta di alcuni personaggi, e forse avrei voluto vedere un po’ di più le altre sei sorelle. Bella anche la velata critica agli umani che continuano a inquinare il mare. Quindi ho trovato il live action de La Sirenetta un bel film, che rivedrò con molto piacere.

La Sirenetta: l’opinione online

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