Il fandom di Glee non smette di far parlare di sé: l’ultima volta era stata Lea Michele a essere sotto i riflettori poiché accusata di razzismo, questa volta invece a essere sotto i riflettori è Heather Morris, la Brittany della serie. Tutto è cominciato quando Kevin McHale, che interpreta Artie, ha retwittato un post di una fan in cui si ricordava una delle puntate di Natale, ma in cui Mark Salling era cancellato con un’emoji che vomita, e questo a Heather Morris non è andato giù.
«Dieci anni fa andava in onda A Very Glee Christmas. Artie ha avuto le sue gambe magiche, tutti noi ci siamo innamorati di Coach Beiste e Brittany ha riacceso la magia del Natale per tutti» scrive la fan, condividendo alcuni screen di quell’episodio. Il tweet è poi repostato da Kevin McHale che ha commentato solo l’album senza alcun riferimento a Mark Salling, che però non è sfuggito a Heather Morris.
Heather è abbastanza attiva sia nel mondo politico che sui social, anche da quando la sua migliore amica, Naya Rivera, è morta, lei ha condiviso il suo dolore con tutti i suoi fan, ovviamente chiedendo il dovuto rispetto per la sua privacy. Quando Naya scomparve, fu la prima a recarsi sul posto per le ricerche, scrivendo anche alla polizia locale per cercare di aiutare in qualsiasi modo.
Mark Salling, invece, si è suicidato ormai anni fa mentre accusato di possedere video pedopornografici. Si è suicidato ancora prima che potesse essere ritenuto colpevole o innocente, ma i video che possedeva nel suo dispositivo parlavano abbastanza chiaro. Dopo la sua morte, Heather Morris pubblicò sul suo profilo Instagram una citazione: «Un giorno, verrai a patti con i demoni che popolano il tuo cuore e il caos della tua anima si placherà. Probabilmente, per la prima volta, la vita ti sorriderà e sarà pronta ad accoglierti nuovamente a casa».
Heather Morris in difesa di Mark Salling
Prima di Mark Salling è morto anche Cory Monteith, a causa di un’overdose quando ancora Glee veniva trasmesso, e tutti i fan ancora oggi lo ricordano con tanto amore. Mark è invece morto quando le riprese erano ormai concluse, e Naya, purtroppo, in questo 2020 che ci ha portato solo disgrazie. A causa delle accuse a suo carico, Mark viene spesso insultato online ed eliminato dalla Glee-family, ma per Heather Morris questo non è giusto.
the vomit face on Marks face is offensive
— heather (@HeatherMorrisTV) December 18, 2020
«L’emoji del vomito sul volto di Mark è offensiva» ha scritto sotto al retweet di Kevin McHale, che non le risponde ma lascia like a un tweet di una fan che scrive «ok, la cancel culture è davvero tossica in molti casi. Però, ci sono cose che semplicemente non si possono fare. Spero che persone del genere possano ricevere aiuto prima di rovinare la loro vita e quella di chi sta loro accanto».
Questo tweet, poi, è stato quotato e ha ricevuto tanti commenti offensivi verso Mark, che indubbiamente ha fatto i suoi errori e sicuramente non merita buone parole, e verso Heather Morris, il cui unico errore è stato quello di difendere una persona che un tempo è stata un suo amico. Tutti le ricordano che era un pedofilo e lei lo sta difendendo, che «ha perso un’altra occasione per stare zitta» e altri tweet abbastanza offensivi.
Gli attacchi sono stati così tanti che, a distanza di giorni, Heather ha dovuto scrivere altri tweet per far comprendere alle persone quello che lei intendeva, ovvero non difendere un pedofilo, ma il personaggio di Salling ha fatto parte della serie e molte persone lo apprezzano, lui era malato mentalmente e soprattutto che lei non sente di meritare tutto l’odio che le è stato urlato contro negli ultimi giorni.
«Non sento il bisogno di giustificare mai qualcosa perché a volte è meglio non dirlo. Voi tutti che avete un sacco di cose da dire, capisco, vi CAPISCO… qualcosa è imperdonabile. Ma queste festività, tra TUTTE le festività, è INCREDIBILMENTE difficile per tanti di noi.
Non abbiamo perso solo 2 membri del cast, ne abbiamo persi 3. Ed è COSÌ incredibilmente difficile dover comportarsi come se il terzo fosse invisibile, perché anche se le sue azioni sono ingiustificabili, per un certo periodo era parte della nostra famiglia e lui era mentalmente MALATO. Sì, la pedofilia è una malattia ma…Anche se non voglio dover dire tutto questo, è vero. Quindi GRAZIE per avermi trattato con tale mancanza di rispetto e scortesia durante un periodo in cui non riesco a passare un giorno senza piangere per la perdita della mia intera famiglia Glee… grazie».
— heather (@HeatherMorrisTV) December 22, 2020
Giulia, 25 anni, laureata in Lettere Classiche, “paladina delle cause perse” e studentessa di Filologia Italiana. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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