Lega e Fratelli d’Italia condannano la violenza… ma non quella contro le associazioni studentesche di sinistra

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Un’intera campagna elettorale a dire di essere contro la violenza, di condannare qualsiasi forma di violenza, poi però quando si chiede di prendere una posizione e condannare l’aggressione avvenuta la scorsa settimana davanti a un liceo di Firenze, Lega e Fratelli d’Italia, i partiti al governo, decidono di astenersi dal voto. Non siamo stupiti: d’altronde, il primo esponente del governo a parlare della critica situazione è stato il ministro dell’Istruzione Valditara, e non per condannare il gesto o esprimere solidarietà, ma per minacciare una preside che ha scritto una lettera antifascista (com’è il nostro Paese e come dovrebbe essere il nostro governo) ai suoi studenti.

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Cos’è successo a Firenze la scorsa settimana? Sei militanti di Azione Studentesca (un movimento giovanile legato alla destra e di cui, tra l’altro, in giovane età faceva anche parte la nostra premier Giorgia Meloni) hanno aggredito due studenti appartenenti al SUM, un collettivo studentesco antifascista, del liceo Michelangiolo di Firenze. Ovviamente, il video e la notizia si è subito diffusa in tutt’Italia, tutte le testate più importanti ne hanno parlato, condivisa da giornalisti e anche da qualche influencer (ma non dai politici di punta come Giorgia Meloni e Matteo Salvini, in particolare quest’ultimo ha preferito seguire la polemica Mario Giordano – Fedez).

Non stupisce comunque il voto… anzi, il non voto e la completa astensione da qualsiasi opinione a riguardo, di Lega e Fratelli d’Italia. In particolare il nostro Presidente con il suo partito è molto legata ad Azione Studentesca, che non è esplicitamente affiliato con Fratelli d’Italia, ma che è stato fondato nel 1996, nato come associazione all’interno di Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale di cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni fu a lungo dirigente nazionale e poi presidente. Giorgia Meloni è stata anche responsabile nazionale di Azione Studentesca dal 1996 al 2000.

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Di conseguenza, votare a favore della mozione, avrebbe significato letteralmente andare contro chi li sostiene, chi li ha votati. Andare contro se stessi. Però, invece di votare contro, hanno deciso di astenersi. Qui cito la lettera della preside tanto criticata dal ministro Valditara (che vuole sempre sapere l’opinione degli studenti e dei docenti, ma evidentemente solo quando la pensano come lui):

«Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee».

Aggressione Firenze: l’astensione di Fratelli d’Italia e Lega

Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del PD in Consiglio regionale, ha illustrato la mozione del gruppo PD, approvata poi in aula, dicendo che sono stati «fatti inaccettabili, episodi di aggressione di stampo squadristico, non una rissa come qualcuno ha affermato con la volontà di sminuire. Doveroso per il Consiglio regionale prendere posizione, esprimere condanna e solidarietà agli studenti del liceo Michelangiolo di Firenze ed, inoltre, ferma condanna per gli episodi di violenza avvenuti, nei giorni scorsi, al liceo Pascoli. L’antifascismo è nel dna della Toscana».

Ha spiegato poi che «la Regione Toscana sempre svolto un’azione costante, sul piano politico e culturale, per contrastare con forza ogni azione che, in aperta violazione dei valori costituzionali, utilizza metodi e forme proprie del fascismo. Un’azione importantissima, soprattutto verso le nuove generazioni, che invitiamo la Giunta a perseguire. All’esecutivo regionale, con la nostra mozione, chiediamo, inoltre, di attivarsi nelle sedi opportune, a partire dal Governo, e in particolare presso il Ministero dell’Interno e dell’Istruzione e Merito, affinché vengano assunti tutti i necessari provvedimenti per garantire la libertà e l’incolumità degli studenti toscani. Come pure ribadiamo la richiesta al governo nazionale di esprimere anch’esso netta e ferma condanna».

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Tuttavia, nonostante questa premessa che dovrebbe essere accolta da tutti, Fratelli d’Italia e Lega, nel Consiglio regionale, hanno deciso di astenersi, non votando l’atto proposto dal PD che aveva come unico obiettivo quello di prendere le distanze dai fatti avvenuti davanti a un liceo di Firenze per mano di Azione Studentesca, che, come abbiamo visto prima, è proprio legata a Fratelli d’Italia, primo partito italiano. Ancora una volta, Fratelli d’Italia e Lega hanno scelto di essere contro la violenza, ma non contro la violenza fascista. Nulla di minimamente sorprendente, a dirla tutti.

Hanno addirittura accusato il PD toscano di strumentalizzare l’aggressione in modo da dividere il Consiglio «in un momento in cui i cittadini stanno affrontando molti problemi». Sì, infatti. È il PD a dividere e a non pensare ai cittadini. Non il Senato che letteralmente i giorni dopo il suicidio di una studentessa, con crisi climatica e problemi di tutti i tipi, ha ben pensato di parlare (in aula!) di Rosa Chemical a Sanremo, continuando poi la discussione per giorni interi anche sui social (letteralmente il vice-premier pensa a Fedez, invece che a tutto il resto).

Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, ha detto che «la Regione Toscana in caso di eventuale procedimento penale si costituirà parte civile. Ringrazio i colleghi per aver accolto i miei emendamenti che comprendono anche la vicinanza al corpo scolastico tutto e l’apprezzamento per il senso civico dell’insegnante del Michelangiolo prontamente intervenuta a fermare l’aggressione. Una violenza inaudita che, come ogni violenza, non ha giustificazione ma impone alle autorità, alla società tutta la presa di coscienza e l’intervento».

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