“Biancaneve” della Disney: anteprima ridotta e interviste controllate

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La Disney ha presentato una prima ridotta del nuovo adattamento live-action di “Biancaneve“, con Rachel Zegler nel ruolo della protagonista e Gal Gadot nei panni della Regina Cattiva. L’evento, svoltosi il 15 marzo 2025 presso l’El Capitan Theatre di Los Angeles, ha visto una presenza mediatica limitata, probabilmente a causa delle polemiche che hanno accompagnato il film fin dalla sua produzione.

Il film è atteso per il 2025 e ha già diviso il pubblico per diverse scelte artistiche e narrative, tra cui il casting, l’assenza dei tradizionali sette nani e la riscrittura della trama per adattarla ai tempi moderni. Inoltre, l’attore Martin Klebba, che ha dato la voce a Brontolo, ha recentemente espresso la sua delusione per la mancanza di un vero evento promozionale in grande stile, lasciando intendere che la Disney abbia scelto di ridimensionare la premiere per evitare ulteriori controversie.

biancaneve-anteprima

Sin dall’annuncio del progetto, il live-action di “Biancaneve” è stato al centro di intensi dibattiti online. Uno dei punti più controversi riguarda il casting di Rachel Zegler, attrice di origini latine, che ha suscitato critiche da parte di chi ritiene che il film avrebbe dovuto rispettare maggiormente l’estetica tradizionale del personaggio animato.

Inoltre, la Disney ha deciso di eliminare la figura classica dei sette nani, sostituendoli con creature magiche generate al computer. La scelta è stata fatta per rispondere alle critiche sollevate dall’attore Peter Dinklage, noto per il suo ruolo in “Game of Thrones”, che aveva definito la rappresentazione dei nani nell’originale Disney del 1937 come “obsoleta e stereotipata”. Questa modifica, però, ha generato a sua volta nuove polemiche, con alcuni attori affetti da nanismo che hanno accusato la Disney di privare loro di opportunità lavorative. In particolare, Martin Klebba ha espresso il suo disappunto, sottolineando che era stato inizialmente assunto per il ruolo di Brontolo insieme ad altri attori con nanismo, prima che lo studio cambiasse direzione.

Oltre ai cambiamenti estetici e di casting, la Disney ha deciso di modernizzare la trama di Biancaneve, eliminando alcuni elementi tradizionali che oggi potrebbero essere considerati superati. Uno degli aspetti più discussi è l’assenza del Principe Azzurro, elemento fondamentale nella versione originale del 1937. Secondo le dichiarazioni della produzione, il nuovo film si concentrerà su una Biancaneve più indipendente, che non ha bisogno di essere salvata da un principe, ma che troverà il proprio destino senza affidarsi a una figura maschile.

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Questa scelta rientra nella più ampia tendenza della Disney di riscrivere i ruoli femminili nei propri adattamenti live-action, come già avvenuto con “Maleficent” e “La Sirenetta”. Tuttavia, molti fan hanno espresso disappunto, sottolineando che Biancaneve è una delle fiabe più iconiche e che stravolgere troppo la storia potrebbe alienare il pubblico affezionato alla versione classica. Ricordiamo, però, che il pubblico affezionato sono degli adulti cresciuti e che possono comprendere come i tempi cambiano, e con loro deve cambiare anche la mentalità.

Biancaneve: reazione del cast e della produzione

«Non sarà davvero un tappeto rosso», dice Klebba, che sottolinea di essere molto orgoglioso del film e di non vedere l’ora che il pubblico lo veda. «Sarà all’El Capitan [Theatre], il che è fantastico. Ma sarà fondamentalmente un pre-party, si guarderà il film e basta. Non ci sarà tutto questo clamore. Il primo fottuto film che la Disney abbia mai fatto. A causa di tutte queste polemiche, hanno paura delle ripercussioni da parte di diverse persone nella società».

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Durante la prima ridotta, Rachel Zegler e Gal Gadot hanno mantenuto un atteggiamento positivo, cercando di distogliere l’attenzione dalle polemiche e focalizzandosi sull’entusiasmo per l’uscita del film. Entrambe le attrici hanno posato per le foto sul tappeto rosso, ma non hanno rilasciato interviste approfondite. La Disney, nel frattempo, ha evitato di affrontare direttamente le critiche e ha ridotto la copertura mediatica dell’evento. Questa strategia sembra confermare la volontà dello studio di minimizzare i danni d’immagine e evitare discussioni che potrebbero influenzare negativamente l’uscita del film al botteghino.

La controversia attorno al film ha creato una netta divisione tra il pubblico. Mentre alcuni apprezzano il tentativo della Disney di aggiornare la storia per renderla più inclusiva e moderna, altri ritengono che le modifiche snaturino l’essenza della fiaba originale, andando a cancellare ciò che l’ha resa un classico senza tempo. Sui social media, molti utenti hanno criticato la Disney per aver prestato troppa attenzione alle critiche moderne, sacrificando elementi narrativi fondamentali. Alcuni sostengono che il pubblico non chiedeva necessariamente un cambiamento così radicale, ma piuttosto un adattamento fedele con effetti visivi migliorati e attori carismatici.

D’altra parte, alcune voci difendono la nuova direzione del film, affermando che le fiabe devono evolversi con il tempo e che le nuove generazioni meritano storie che rispecchino una società più equa e progressista. Anche la stampa si è divisa: mentre alcune testate hanno lodato le intenzioni della Disney, altre hanno espresso dubbi sul successo commerciale del progetto, dato il clima controverso che lo circonda.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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