Angela Celentano: negativo il test del DNA della ragazza sudamericana

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C’erano tante speranze per la pista sudamericana su Angela Celentano, rapita quando aveva 3 anni dal monte Faito, in provincia di Napoli, durante una gita organizzata dalla comunità evangelica di Vico Equense: stessa voglia sulla schiena, contatti con Vico Equense negli anni ’90, somiglianza tra i lineamenti del viso della giovane con quello della bambina scomparsa… eppure il test del DNA ha avuto un esito negativo. Un’altra pista arenata in uno dei casi di bambini scomparsi nel nulla in Italia.

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Facciamo un passo indietro, a quel 10 agosto 1996. I genitori la ricordano come «una bellissima mattina, piena di sole, piena di vita e si respirava un’aria piena di allegria. Le nostre bimbe, Rossana sei anni, Angela tre anni e Naomiun anno e mezzo si erano svegliate gioiose perche quel giorno si andava con tutti i parenti e amici, a fare una bel pic-nic sul Monte Faito». La gita era organizzata dalla comunità cristiana fatta ad hoc per le famiglie, per cui non era nulla diimprovvisato.

C’erano circa quaranta persone tra adulti e bambini e per questo sembra quasi impossibile scrivere che Angela Celentano, alle 13, è completamente scomparsa nel nulla. La bambina aveva pranzato alle 12 con gli altri bambini e alle 13 era con la sua famiglia, aveva appena parlato con il suo papà e lui le stava per chiedere se avesse ancora fame, quando si è accorto che non c’era più. Ed è proprio in quel momento che sono cominciate le ricerche della bambina. C’erano quasi 40 persone a cercarla, a cui poi si aggiunsero Carabinieri, Polizia, VVFF, Vigili Urbani, Finanza, Protezione Civile.

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Nel corso delle indagini sulla scomparsa di Angela Celentano si sono seguite varie piste, dalla pedofilia al rapimento, poiché, all’ora della sparizione, fu notata sul Faito un’auto con due stranieri a bordo. Furono indagate tantissime persone tra cui molti partecipanti alla gita, ma non fu trovata niente di sospetto. Quattro anni dopo indagò persino l’FBI che trovò un uomo sospetto che abitata sul Monte Faito e che aveva in casa un’altarino dedicato alla bambina, con foto e ritagli di giornale delle indagini, tuttavia non furono trovate prove di colpevolezza.

Per conoscere meglio il caso della scomparsa di Angela Celentano vi invitiamo a leggere quest’articolo scritto da noi con tutta la storia, in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa:25 anni fa scompariva Angela Celentano.

Angela Celentano e la pista sudamericana

«I casi di bambini scomparsi sono sempre aperti,siamo entrati in una rete di associazioni internazionali e sono state fatte ricerche a tappeto insieme ad associazioni del Sudamerica che si occupano di persone scomparse. Siamo arrivati a individuare una persona che ha tante caratteristiche, per una serie di motivi investigativi, si possono fare risalire ad Angela Celentano», disse lo scorso agosto Sergio Caruso, criminologo, che sta aiutando la famiglia Celentano in questa nuova fase investigativa.

In quell’occasione venne anche pubblicata una nuova age-progression, condivisa dai genitori Catello e Maria Celentano che in un comunicato fanno sapere che, grazie all’ausilio del loro legale, l’avvocato Luigi Ferrandino, hanno ottenuto una foto ritenuta estremamente veritiera della ragazza, che oggi ha 29 anni. «In coincidenza con il ventiseiesimo anniversario della scomparsa sul Monte Faito di nostra figlia Angela Celentano, esperti dell’associazione ‘Missing Angels Org’ con sede in Florida (USA) grazie a uno speciale e avanzato software hanno realizzato una ‘age progression’ della sua immagine, che corrisponderebbe in maniera quasi reale alle sembianze che avrebbe oggi», scrissero nel comunicato.

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Negli ultimi giorni, poi, ai microfoni di Mattino 5 News, l’avvocato Luigi Ferrandino ha spiegato che «c’è una incredibile somiglianza con una ragazza dell’America Latina ma lei è difficile da avvicinare. Ha una rete di protezione attorno molto forte per via della famiglia alle spalle molto facoltosa. Esercita poi una professione che non ci permette di raggiungerla facilmente. Ciò rende più complicata la raccolta del Dna e il procedere con le analisi». La somiglianza sarebbe tra i lineamenti del viso della giovane ragazza latinoamericana e quello della bambina scomparsa, ma anche la famosa voglia sulla schiena.

«Angela aveva una voglia nella parte destra della schiena, mentre questa ragazza ce l’ha proprio al centro. Abbiamo interpellato una dermatologa e ci ha detto che crescendo è possibile che ci sia stata una traslazione», ha spiegato l’avvocato. Tuttavia, il test del DNA ha dato esito negativo: «non è Angela Celentano e non è l’altra ragazza Santina Renda che noi pensavamo», ha detto l’avvocato ieri sempre in diretta a Mattino Cinque.

L’altra ragazza sarebbe una ragazza italiana che riteneva di esser Angela Celentano e che ha chiamato la redazione di Quarto Grado dicendo di riconoscersi nella foto di Angela, nella voglia a forma di caffè e anche nella storia. L’avvocato Luigi Ferrandino ha spiegato che

«questa ragazza che io ho incontrato qualche giorno fa, sostiene di essere Angela. Lei dice che era in un bosco su un rilievo dove era stata presa e portata via con una macchina bianca. Poi è stata portata in un grotta e tenuta lì fino a notte, il giorno seguente è stata portata in un casolare. Così si è identificata in Angela. Ha detto che c’erano altri bambini che erano in attesa non di essere affidati a famiglie ma per l’espianto di organi. Ricorda che è arrivata una macchina con una famiglia che l’ha portata via. Poi ha un vuoto di memoria e ha vissuto con loro».

Anche il suo test del DNA si è rivelato, però, negativo, quindi, chissà, potrebbe essere la figlia di qualche altra mamma, rapita sempre negli anni ’90. Tant’è che è già stato dato il test del DNA per un confronto con un’altra madre. Speriamo che possa comunque trovare la sua famiglia e le sue origini, e che tutti i bambini scomparsi, da Angela Celentano a Denise Pipitone, possano tornare a casa, anche a distanza di così tanti anni. E, soprattutto, che giustizia venga fatta per chi le ha strappate dalle loro famiglie.

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