Mentre le attenzioni sono tutte rivolte verso le elezioni in USA di cui ancora non abbiamo un risultato ufficiale, verso la lotta all’ultimo voto fra Biden e Trump, ricompare sui social e sotto ai riflettori Amanda Knox, la ragazza che, durante il suo Erasmus in Italia, fu accusata di un omicidio per poi essere assolta, sebbene in molti credano nella sua colpevolezza.
Non si sentiva parlare di lei da molto tempo, sebbene ora sia divenuta una sorta diinfluencer, con tanti followers e seguaci, con un libro pubblicato, con una carriera da giornalista e anche un podcast piuttosto seguito. Insomma, Amanda Knox è ufficialmente andata avanti con la propria vita, al contrario di Meredith Kercher, che in Italia ha perso la vita e non può fare pungenti battute su questo stato.
Chi era ancora troppo giovane, chi non ha visto il documentario su Netflix o semplicemente chi non è unappassionato di true crime, non sa probabilmente chi è Amanda Knox, la oggi 33enne che durante il suo viaggio in Erasmus in Italia è stata accusata di omicidio insieme al suo ormai ex fidanzato Raffaele Sollecito (anche lui è andato avanti con la propria vita), per cui riviviamo, in breve, l’omicidio della giovane e innocente Meredith.
L’omicidio di Perugia in breve
È anche detto l’omicidio di Perugia, quello in cui ha perso la vita la giovane Meredith Kercher, il primo novembre 2007. Meredith era una studentessa inglese che, come Amanda Knox, si trovava in Erasmus in Italia, all’Università di Perugia. Il primo novembre fu trovata morta con la gola tagliata nella sua camera, in una casa di studenti.
Inizialmente le persone accusate e ritenute colpevoli erano Amanda Knox e Raffaele Sollecito, suo fidanzato del tempo, ma furono entrambi rilasciati nel 2011, poiché ritenuti innocenti dell’omicidio; la ragazza invece fu condannata a tre anni di carcere per calunnia verso Patrick Lumumba, che lei aveva accusato ma che è risultato innocente.
Tuttavia, non finisce qui, perché nel 2014, la corte d’assise d’appello di Firenze sancisce ancora che Amanda Knox e Raffaele Esposito fossero colpevoli, condannandoli a 28 anni e 6 mesi per la ragazza e a 25 anni per l’ex fidanzato. L’anno dopo, poi, vengono nuovamente assolti, poiché non erano presenti abbastanza prove che i due, sebbene non avessero un alibi solido, fossero stati con Meredith nella stanza dell’omicidio.
Il colpevole dell’omicidio della giovane Kercher sembrerebbe essere stato Rudy Guede, un ladro, di cui la Knox parla durante il Festival della Giustizia penale:
«Il primo novembre 2007, un ladro, Rudy Guede è entrato nel mio appartamento, ha violentato e ha ucciso Meredith. Ha lasciato tracce di DNA e impronte. È fuggito dal Paese, ed è stato poi processato e condannato. Nonostante ciò, un numero importante di persone non ha sentito il suo nome. Questo perché pm, polizia e giornalisti si sono concentrati su di me. I giornalisti chiedevano di arrestare un colpevole. Hanno indagato me mentre Guede fuggiva».
Il caso ebbe una risonanza mediatica così importante che finì anche davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo (l’Italia dovrà risarcire Amanda Knox di €18.400). L’Università di Perugia, in memoria della giovane studentessa morta, istituì una borsa di studio con il suo nome, mentre suo padre, dopo averla sepolta nel cimitero di Croydon, alla periferia di Londra, voleva costituire una fondazione per lei (quest’anno l’uomo è morto trascinato da un’auto pirata).
Amanda Knox oggi
E oggi? Che fine ha fatto Amanda Knox? Amanda Knox, colpevole secondo alcuni e innocente secondo altri, è andata avanti con la sua vita, decidendo, durante le elezioni americane, di commentare le elezioni citando anche l’Italia, un tweet di cattivo gusto e soprattutto irrispettoso che ha fatto indignare non solo gli italiani ma anche gli americani e chiunque avesse seguito la vicenda.
Whatever happens, the next four years can’t be as bad as that four-year study abroad I did in Italy, right?
— Amanda Knox (@amandaknox) November 4, 2020
«Comunque vada, qualsiasi cosa succeda, i prossimi quattro anni non potranno essere brutti come quelli che ho passato studiando all’estero, in Italia», scrive l’ex studentessa dell’Università di Perugia. I commenti, i retweet con commento e le risposte sotto al tweet sono micidiali e infuriate, tra meme e insulti.
«Ringrazia che stavi in Italia, altrimenti ora saresti a crepare in galera», scrive un utente, a cui acconsente un altro, scrivendo «se non fossi stata in Italia saresti già alla sedia elettrica o a marcire in galera, scarto umano che non sei altro». Una ragazza invece commenta con «Sono sicura che la famiglia della ragazza morta apprezza il tuo trovare il lato positivo…».
Un avvocato, politico e attivista per i diritti delle donne, invece, scrive:
«Amanda Knox scherza sull’accusa di brutale omicidio della coinquilina Meredith. Pensa che sia un degno confronto #USElection2020 risultati Assolutamente nessun rimorso / contrizione. Non riesco a immaginare una donna nera che se la cava con questo. Privilegio bianco sugli steroidi.»
E, ovviamente, non manca neanche la risposta di Selvaggia Lucarelli, che risponde a tono e anche con molto rispetto, in confronto a molti altri tweet: «Potrebbero essere peggiori, sì. Potrebbero somigliare alla conclusione degli anni di studio in Italia di Meredith.»
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty