Negli ultimi mesi non si fa che parlare di Zendaya, la talentuosa e bellissima attrice popolare già perA tutto ritmo ma che ha conquistato i fan soprattutto con Spider-Man: Homecoming ed Euphoria, serie grazie a cui, ieri durante gli Emmy, è ufficialmente entrata nella storia.
Ha quasi 79 milioni di followers su Instagram, finisce in trend su Twitter solo pubblicando dei selfie, modella, attrice, cantante e ballerina, Zendaya Maree Stoermer Coleman ha iniziato la sua carriera con la Disney e quest’anno, a distanza di 10 anni dal suo primo ruolo, è diventata l’attrice più giovane e la seconda nera a vincere un Emmy.
Le suerivali erano niente di meno di Jennifer Aniston (The Morning Show), Jodie Comer (Killing Eve), Sandra Oh (Killing Eve), Olivia Colman (The Crown) e Laura Linney (Ozark), quindi tutte attrici piene di talento (i bookmakers davano per vincitrici la Aniston o la Colman) e con una carriera dietro. Ma, Zendaya, è riuscita a primeggiare e a spingere la sua carriera ancora più lontano.
Zendaya: biografia e carriera
Nasce il 1° settembre 1996 a Oakland (California), figlia unica di Claire Marie e Kazembe Ajamu, ma ha 5 fratelli maggiori di un matrimonio precedente del padre. Il suo nome vuol dire “ringraziare” in shona, lingua bantu originaria del popolo Shona di Zimbabwe.
È vegetariana per scelta personale da quando ha 11 anni, ha iniziato a studiare per diventare un’attrice nelCalifornia Shakespeare Theater, dove la madre lavorava come manager. Ha infatti avuto diversi ruoli nel teatro, oltre che ad avere anche ballato, sin da quando aveva 8 anni, hip hop e hula nel gruppoFuture Shock Oakland.
Ma la sua carriera in televisione inizia prima con delle pubblicità di giocattoli diiCarly e come ballerina insieme a Selena Gomez in uno spot dellaSears. Nel 2009 fa l’audizione per CeCe Jones (ottenuto da Bella Thorne) di A tutto ritmo ma ottiene il ruolo di Rocky Blue, serie che l’ha resa famosa e popolare in tutto il mondo.
In questi anni inizia anche la sua carriera come cantante, con Swag It Out e poi Watch Me (con la collega e amica Bella Thorne). Per quanto riguarda la cinematografia, invece, debutta nel suo primo film Nemici per la pelle e poi con Zapped, entrambi della Disney.
Tra i tanti altri successi di Zendaya, va ricordato Spider-Man: Homecoming e poi Spiderm-Man: Far from Home, dove ha interpretato una delle M.J. più belle e iconiche (allo stesso modo in cui il collega Tom Holland è divenuto uno degli Spider-Man preferiti dal pubblico e da Stan Lee stesso).
Tuttavia, lasvolta è avvenuta con Euphoria, la serie della HBO dove interpreta la protagonista Rue e grazie a cui è riuscita a divenire l’attrice più giovane a vincere un Emmy come Migliore Attrice in una Serie Drammatica.
Zendaya: la vittoria agli Emmy
Non solo la più giovane ma anche la secondo nera, dopo Viola Davis nel 2015, Zendaya ha espresso nella sue storie ma anche in diretta insieme alla sua crew e alla sua famiglia la gioia per la vittoria.
Con un abito di Giorgio Armani Prive, gonna nera a pois bianchi, Zendaya ha dimostrato di essere ancora una volta umile e riconoscente, ma soprattutto una persona stupenda.
«Sono molto molto nervosa. Volevo dire grazie alla Academy tv e alle altre donne. Questo è pazzesco. Grazie alla mia famiglia e al mio team. Grazie all’incredibile cast e crew di Euphoria. Sono così fortunata e così ispirata da tutto ciò che fate».
Ha detto, dopo la vittoria, per poi mandare un messaggio di speranza ai giovani: «ai miei coetanei là fuori che si impegnano nelle strade, vi vedo, vi ammiro e vi ringrazio. Grazie a tutti così tanto. Questo è: whoa!».
.@Zendaya wins lead actress in a drama series for her role in “Euphoria,” becoming the youngest-ever winner of the category at age 24. https://t.co/MBKs1IK0Ff pic.twitter.com/Pk5P75HbOI
— Good Morning America (@GMA) September 21, 2020
Bella, talentuosa, «più giovane di Baby Yoda e ha già vinto un Emmy» (ha detto di lei Jimmy Kimmel che conduceva la serata), divertente, umile, sentiremo parlare di Zendaya ancora a lungo, e per fortuna.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
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