Video dello stupro di Palermo: il Garante della Privacy ne vieta la condivisione
Forse dovrebbe essere una cosa scontata. In un mondo civile, almeno. Eppure il Garante della Privacy ha dovuto pubblicare un comunicato in cui sottolinea che è vietata la «diffusione e condivisione dei dati personali della vittima dello stupro di Palermo e dell’eventuale video realizzato». Perché davanti a una vicenda del genere gli italiani si sono divisi in tre categorie: la feccia che cerca e chiede il video dello stupro sui canali di Telegram; i maniaci di protagonismo che chiedono il nome della vittima e la contattano per "supportarla" come se avesse chiesto tutta questa popolarità; e infine quelli che si rendono conto che devono stare al proprio posto e lasciare la vittima in pace. Indovinate quale categoria è in minoranza?
Nelle ultime ore ho assistito a una distopia. Non so...