BECK: quando la passione per la Musica diventa Arte a Fumetti!

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Se sei un appassionato di musica e manga, BECK è una lettura obbligata che non puoi perdere.

Il manga BECK: Mongolian Chop Squad, scritto e illustrato da Harold Sakuishi, è un’opera pubblicata tra il 1999 e il 2008, che conta 34 volumi. È uno dei manga musicali più acclamati e riusciti, capace di fondere con sorprendente efficacia la narrazione di formazione, il realismo sociale e la passione per il rock in un’opera coinvolgente e ricca di sfumature.

Non è solo un manga, ma un viaggio emozionale che ti cattura pagina dopo pagina, facendoti sentire ogni nota come se fosse la tua.

Trama in breve

La storia segue Yukio “Koyuki” Tanaka, un quattordicenne senza particolari ambizioni, che incontra Ryusuke Minami, un talentuoso chitarrista rock, e da lì entra nel mondo della musica. Insieme formano la band BECK, con l’obiettivo di rivoluzionare la scena musicale giapponese e raggiungere il successo internazionale.

Tematiche principali

1. Formazione e crescita personale

Koyuki è l’archetipo del ragazzo qualunque che, grazie alla passione, trova sé stesso. BECK racconta il suo percorso dall’anonimato alla realizzazione personale, affrontando insicurezze, bullismo, prime delusioni amorose e conflitti interiori. La musica diventa lo strumento attraverso cui evolve, cresce e trova un proprio spazio nel mondo.

2. Lotta contro il sistema

Il manga critica il mondo della musica commerciale: case discografiche corrotte, compromessi artistici, favoritismi e la difficoltà per le band emergenti di emergere in un sistema dominato dal profitto. BECK si schiera apertamente a favore della musica indipendente, della creatività pura e dell’autenticità.

3. Globalizzazione e contaminazione culturale

La band cerca di affermarsi sia in Giappone che all’estero (in particolare negli USA), e questo offre l’occasione per una riflessione sulla contaminazione culturale tra Oriente e Occidente. La musica rock, qui rappresentata nella sua versione più grezza e idealista, diventa un linguaggio universale capace di superare le barriere linguistiche e culturali.

4. L’amicizia e lo spirito di gruppo

BECK mostra anche l’importanza del cameratismo, della lealtà, delle tensioni e delle riconciliazioni all’interno di una band. Ogni membro ha il proprio arco narrativo, con sogni, traumi e obiettivi diversi, rendendo la band un vero organismo narrativo complesso.

Stile di disegno

Lo stile grafico di Harold Sakuishi è realistico, grezzo ma dinamico, perfettamente coerente con il tono del manga. Nonostante alcune imperfezioni anatomiche nelle prime fasi dell’opera, il tratto migliora progressivamente e si adatta a ogni scena: dalle introspezioni di Koyuki ai frenetici concerti dal vivo.

I concerti

Uno degli aspetti più riusciti è la rappresentazione visiva e “uditiva” dei concerti. Sebbene un manga non abbia suono, la regia delle tavole, l’uso delle onomatopee, i primi piani e l’espressività corporea dei personaggi riescono a trasmettere tutta l’energia e l’emozione della musica suonata dal vivo.

Espressioni facciali e body language

Molto curata è anche la mimica facciale, soprattutto nelle scene di tensione emotiva o ispirazione musicale. Sakuishi riesce a rendere credibili i momenti in cui i personaggi “entrano nel flusso” creativo.

Influenze musicali

Il manga è letteralmente intriso di riferimenti alla musica rock angloamericana, dagli anni ‘60 fino agli inizi 2000. Le influenze sono molteplici:

1. Classic Rock

Band come The Beatles, The Rolling Stones, Led Zeppelin, The Who fanno da fondamenta culturali. La chitarra di Ryusuke, “Lucille”, è un richiamo diretto alla leggendaria chitarra distrutta da B.B. King.

2. Grunge e Alternative

Fortissima è l’influenza del grunge (soprattutto Nirvana) e dell’alternative rock: l’anima ribelle, autodistruttiva e autentica di molti personaggi richiama questo mondo.

3. Indie e underground

La filosofia musicale di BECK è vicina all’etica DIY (Do It Yourself), celebrando l’indipendenza artistica, l’autoproduzione, i concerti nei piccoli club e la comunità underground.

4. Hip-hop e crossover

Il personaggio di Chiba (cantante e rapper della band) porta nel manga elementi rap e crossover, evidenziando una varietà musicale che rispecchia le contaminazioni contemporanee della scena rock.

Elementi meta-narrativi e realismo

Sakuishi, appassionato di musica, infonde il manga con realismo tecnico: i riferimenti a strumenti, case discografiche, pratiche del settore sono accurati. Le dinamiche di produzione, promozione e crisi artistica sono trattate con maturità e credibilità.

Critiche e punti deboli

  • Lentezza narrativa: In alcune sezioni centrali, il ritmo rallenta e la trama si perde in sottotrame secondarie o riflessioni interne.
  • Caratterizzazione femminile debole: I personaggi femminili, pur essendo presenti, non hanno lo stesso spessore dei protagonisti maschili. Maho, la ragazza di Ryusuke, rimane per lo più un interesse amoroso, senza una vera evoluzione autonoma.
  • Finale ambiguo: Il finale, seppur emozionante, è volutamente aperto e non completamente soddisfacente per chi cerca una chiusura narrativa netta.

Conclusione

BECK è un manga che riesce a trasmettere la musica attraverso la carta, un’impresa tutt’altro che semplice. È un’opera che parla di sogni, di ribellione, di passione bruciante, e lo fa con una sincerità disarmante. Per chi ama la musica – soprattutto il rock – è un viaggio imprescindibile. Un manga imperfetto ma straordinario, con cuore, sudore e chitarre distorte. Da leggere ascoltando un buon disco rock.

Concedetemi altre quattro chiacchiere con voi esponendo i principali archi narrativi dei membri della band BECK (Mongolian Chop Squad).

1. Koyuki (Yukio Tanaka)

Arco di trasformazione personale: Koyuki inizia come un ragazzo ordinario, senza aspirazioni: la musica lo risveglia, lo trascina in un viaggio di autoscoperta. Da spettatore esterno, cresce fino a diventare un membro chiave della band—suona la chitarra, canta e costruisce sicurezza.

Relazione con Maho: il suo legame amoroso con Maho è graduale, delicato e pieno di incertezze adolescenziali. Questo arco romantico, ambientato tra emozioni fragili e dialoghi intimisti, accompagna la sua crescita come musicista e persona.

Riconciliazione e leadership: dopo lo scioglimento della band, Koyuki è centrale nel cercare di ricostruirla, convincendo Chiba, Taira e Saku a tornare, nonostante le tensioni.

2. Ryusuke (“Ray”) Minami

Il fondatore tormentato: ex membro di una band grunge americana, con una storia complessa e radici nella musica rock occidentale.

Arco drammatico e crisi interiore: dopo l’assassinio dell’amico chitarrista Eddie, Ryusuke cade in depressione e si rifugia negli Stati Uniti, coinvolto da figure ambigue come Leon Sykes.

Ritorno e riscatto: alla fine, si ricongiunge con la band: l’episodio al Grateful Sound e i tour internazionali segnano il suo riscatto artistico e personale.

3. Tsunemi Chiba (voce)

Il combattente emotivo: con un passato da bullizzato e una voce ricca di rabbia e punk-rap, Chiba incarna l’alternativa cruda all’ideale “eroe romantico”.

Incertezze e distacco: a fine serie, Ryusuke lo ritiene meno passionale rispetto agli altri e lo invita a lasciare la band; lui obbedisce, ma torna quasi subito, mostrando il suo legame profondo con BECK.

Resilienza e senso di appartenenza: quando Koyuki lo convince a rimettere insieme la band, Chiba confessa le sue paure e incertezze—ma alla fine riconosce che il gruppo non è BECK senza di lui.

4. Taira Yoshiyuki (basso)

Il punto di equilibrio: più maturo e razionale, Taira offre stabilità e consigli ponderati.

Riaggregazione della band: è fondamentale nel permettere il ritorno di BECK, accettando di rientrare dopo il tour della sua band attuale (NC‑17) e imponendo la condizione che il gruppo sia composto da tutti e cinque i membri originali.

5. Saku (Yuji Sakurai), batterista

L’amico fedele: entra nella band grazie all’amicizia sincera con Koyuki, che lo aveva difeso a scuola.

Crescita e separazione: verso la fine percorre il suo cammino—lascia la città per la scuola superiore, ma promette di tornare se la band si riforma.

Ritorno motivato: a ricostruzione avviata, torna consapevole, deciso a lavorare a tempo pieno per riportare BECK in alto.

GRATEFUL SOUND

Il Grateful Sound

  • È il festival musicale più importante nella storia del manga, ispirato a eventi reali come il Fuji Rock o il Lollapalooza.
  • BECK è una band emergente, con pochissimo spazio e un orario sfavorevole: la mattina presto, in un palco secondario, mentre il pubblico è ancora mezzo addormentato o altrove.

Il ritorno sul palco durante il Grateful Sound Festival è uno dei momenti più intensi, drammatici ed emblematici di BECK – Mongolian Chop Squad. Questo episodio non è solo un punto di svolta nella trama, ma anche una metafora potente della rinascita artistica e dell’unità del gruppo.

  • La band è ai limiti della rottura: Ryusuke ha litigato con Chiba, che decide di non esibirsi.
  • Gli altri membri sono insicuri e sfiduciati, sentono di essere stati messi in un angolo e sottovalutati.
  • Koyuki si trova solo sul palco, con un pubblico disinteressato davanti e i membri della band assenti dietro le quinte.

Momento chiave: la pioggia e la voce

Koyuki da solo con la chitarra

  • Senza dire una parola, si avvicina al microfono e comincia a suonare una versione acustica di “Follow Me” (una delle canzoni originali della band).
  • La sua voce è intima, tremante ma sincera, e la semplicità dell’esibizione riesce a catturare uno a uno gli spettatori.
  • Inizia a piovere: la pioggia, invece di disperdere il pubblico, accentua l’atmosfera emotiva. Il momento si trasforma da ordinario a leggendario.

Gli altri membri tornano

  • Uno dopo l’altro, gli altri membri della band salgono sul palco:
    • Saku arriva per primo, dando struttura ritmica.
    • Taira lo segue al basso, aumentando la profondità sonora.
    • Ryusuke si unisce con la sua chitarra, dando corpo e energia all’arrangiamento.
  • Infine Chiba, il rapper, spunta all’improvviso dietro le quinte e attacca con il suo grido potente, completando il sound di BECK.

Impatto narrativo

L’esplosione del pubblico

  • Il pubblico, che inizialmente era distratto o disinteressato, si avvicina in massa, lasciando gli altri palchi.
  • Inizia a cantare con loro, creando un senso di comunione tra band e spettatori.
  • La scena raggiunge l’apice quando il pubblico, bagnato dalla pioggia e trascinato dalla musica, urla il nome della band.

La frase chiave

“In quel momento, BECK è diventata leggenda.”

Questa frase non è un’iperbole: è il culmine emotivo e simbolico della crescita della band. Nonostante tutti gli ostacoli — incomprensioni interne, sabotaggi, sfiducia del mercato — BECK dimostra il suo valore con la sola forza della musica.

Significato tematico

1. Rinascita

È il punto in cui la band, divisa e ferita, si ricompone, letteralmente e spiritualmente. L’unione dei cinque membri è la vera forza del gruppo, più della tecnica o della fama.

2. Potere della musica dal vivo

Harold Sakuishi riesce a rendere la potenza emozionale di un live su carta. La scena è costruita come un climax cinematografico, un crescendo che coinvolge anche il lettore.

3. Contro il sistema

Il sistema discografico li aveva messi in un angolo, ma BECK si afferma senza marketing, senza orari privilegiati, senza spintarelle: solo con passione, talento e sincerità.


In conclusione Il ritorno sul palco sotto la pioggia è l’anima di BECK. Non è solo un concerto: è una rinascita collettiva, una vittoria morale, una dichiarazione d’amore per la musica. È la prova che, quando una band crede davvero in ciò che fa, nessun ostacolo è insormontabile.

BECK e il Viaggio negli USA: Il Momento Chiave della Loro Rivoluzione Rock

Nel corso dei 103 capitoli del manga BECK – Mongolian Chop Squad di Harold Sakuishi, la band protagonista attraversa un’evoluzione intensa, sia artistica che personale. Ma c’è un momento in particolare che rappresenta una vera e propria svolta narrativa e simbolica: il viaggio negli Stati Uniti.

Un passaggio che va ben oltre lo spostamento geografico. È una rinascita, una prova del fuoco, il momento in cui i sogni si scontrano con la realtà e, miracolosamente, ne escono vivi.

beck

Dall’Underground Giapponese all’America: un salto nel vuoto

Il viaggio negli USA arriva in un momento delicato della storia della band: dopo aver affrontato l’ostracismo del mercato musicale giapponese e la chiusura degli spazi per esibirsi, BECK è sull’orlo dello scioglimento. Il sistema li respinge, li ostacola, li censura. È qui che Ryusuke propone un’idea folle: partire per l’America, dove tutto è cominciato per lui – ma anche dove si trovano i grandi palchi, le vere sfide, e i fantasmi del passato.

Per Ryusuke, il viaggio è anche personale: l’America è la terra in cui ha vissuto, dove ha formato la sua visione musicale e dove ha assistito alla tragedia del suo ex gruppo e alla perdita della “Lucille”, la mitica chitarra appartenuta a John Lee Davis. Per lui tornare significa chiudere un cerchio. Per Koyuki, invece, è un rito di passaggio.

Il tour americano: concerti, scontri e verità

Inizia così un tour on the road negli Stati Uniti, che mette la band davanti a ogni genere di ostacolo: manager corrotti, band rivali, tensioni interne, disorganizzazione, bar malfamati. Ogni concerto è una sfida, un test di sopravvivenza emotiva. Ma in questo caos, BECK riscopre sé stesso.

È durante questo viaggio che Koyuki fa un salto di qualità incredibile: da timido ragazzo giapponese a vero frontman. I suoi momenti sul palco, pur senza scenografie, comunicano verità. La musica torna ad avere significato, a colpire dritta allo stomaco. La svolta definitiva arriva con il concerto al Grateful Sound USA, una delle scene più iconiche e catartiche del manga. BECK riesce a conquistare un pubblico inizialmente disinteressato grazie alla pura forza della loro esibizione. Qui Harold Sakuishi scrive forse il momento più potente della serie: un concerto in cui la musica vince su tutto, anche sul silenzio mediatico.

Il silenzio che urla

Un elemento narrativo magistrale è proprio il silenzio che accompagna l’esibizione chiave al Grateful Sound: i balloon delle parole spariscono. La musica non viene trasmessa con note o dialoghi, ma con le espressioni dei personaggi, le reazioni del pubblico, il ritmo delle tavole. Sakuishi lascia parlare le immagini. Un’assenza che diventa presenza: il lettore “sente” la musica, pur non potendola ascoltare.

Questa scelta trasforma il viaggio americano non solo in un’apice narrativo, ma in una vera e propria dichiarazione artistica.

L’America come crocevia della crescita

Il viaggio negli USA è il vero punto di svolta di BECK: tutto ciò che accade prima lo prepara, tutto ciò che segue ne è la conseguenza.

Da outsider frustrati a band internazionale capace di ribaltare un’intera industria, i membri di BECK tornano dal tour con qualcosa che prima non avevano: la consapevolezza. Non solo di chi sono come musicisti, ma di cosa vogliono dire con la loro musica.

Non c’è gloria senza sacrificio, non c’è palco senza cadute. L’America, in questo senso, rappresenta un battesimo di fuoco. Un momento che non solo salva BECK, ma lo consacra.

In fondo, BECK ci ricorda che la musica non ha confini. E che ogni viaggio, anche quello più incerto, può diventare il riff che cambia tutto.

Menzione d’onore: “Lucille”, la chitarra che grida vendetta e libertà – Ryosuke Minami, BECK

Permettetemi le ultime quattro chiacchiere con voi facendo questa menzione d’onore molto sentita.

In un manga dove la musica è più di un sottofondo — è rivoluzione, è identità, è redenzione — anche gli strumenti raccontano storie. Tra questi, Lucille, la Gibson Les Paul nera di Ryosuke “Ray” Minami, merita una menzione d’onore che va oltre l’aspetto tecnico o collezionistico.

Lucille non è solo una chitarra: è un simbolo. La sua storia è marchiata a fuoco da un proiettile ancora incastonato nel legno, testimonianza di un passato oscuro fatto di gang, violenza e lotta per la sopravvivenza. Strappata all’inferno e restituita alla musica, Lucille diventa la voce sgraziata e cruda del sogno americano visto da occhi giapponesi, la compagna inseparabile di Ray e il catalizzatore di BECK come band.

Minami non la suona semplicemente — la libera. Ogni riff, ogni assolo, ogni vibrazione che esce da Lucille è intrisa di un’urgenza emotiva che rispecchia l’anima del suo proprietario: ribelle, tormentata, ma irrimediabilmente votata alla musica. In mano a Ray, Lucille diventa qualcosa di più di un pezzo d’hardware vintage: è un testamento vivente della potenza trasformativa del rock.

Nel mondo di BECK, dove ogni personaggio combatte per trovare la propria voce in un oceano di rumore, Lucille è il grido ruvido e veritiero di chi non ha mai smesso di credere che la musica possa cambiare tutto. Un grido che riecheggia anche dopo che l’ultima nota è svanita.

E con questo si chiude la nostra Menzione d’Onore — perché certe chitarre non si accordano: si ascoltano, si rispettano, si tramandano.

P.S. SE VE LO STESTE CHIEDENDO…

Il nome BECK nel manga “BECK: Mongolian Chop Squad” deriva dal cane di Ryusuke Minami, uno dei protagonisti della storia. Il cane si chiama Beck, ed è una figura ricorrente nel manga. Quando Ryusuke fonda la band, decide di chiamarla proprio come il suo cane.

La scelta del nome è quindi casuale e affettiva, ma nel corso della storia, il nome BECK acquista un significato più profondo, diventando simbolo dell’identità e dell’ascesa della band nel mondo della musica.

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Claudio, aka Clax, classe '95. Uscito fuori a calci dall'Accademia di Belle Arti di Napoli, è un artista incompreso. Il suo sogno era diventare un musicista ma è finito a pubblicare le sue cover su SoundCloud (quando si ricorda di averlo). Si arricchisce spiritualmente di manga e anime, completando mosaici di Blu-ray e Funko Pop. La sua frase preferita è PLUS ULTRA! http://linktr.ee/Clax95

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