Ben trovati in questa nuova recensione del quinto episodio della serieLoki, serie tv targata Marvel creata da Michael Waldron. La serie è basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics, e alla stregua delle precedenti produzioni WandaVision e Falcon and the Winter Soldier è ambientata dopo gli eventi del film Avengers: Endgame.
Dagli scorsi episodi abbiamo ormai capito che questa serie continua a stupirci sempre di più, tra misteri e colpi di scena riesce ad intrattenere anche i meno appassionati oltre a tenere tutti i fan incollati allo schermo, ma in questo quinto episodio non vediamo molti colpi di scena o rivelazioni sulla TVA, sembra proprio che tutte le spiegazioni siano rimandate al finale di serie.
Loki: recensione 1×05 spoiler FREE
Questo episodio 1×05 confeziona scene davvero emozionanti, mettendo in mostra la scenografia e la spettacolarità dei Marvel Studios.
Lo scorso episodio era terminato con un colpo di scena, ovvero Loki che si risveglia in un mondo devastato, al cospetto di ben quattro varianti di sé stesso:Kid Loki, Loki anziano, Loki di colore e persino un Loki alligatore.
Il quinto episodio si apre con un cambio di scena, in cui ci viene mostrata prima la falsa sala dei Time Keepers e subito dopo il luogo in cui è finito Loki. Qui assistiamo al dialogo tra le varianti e al dialogo tra Sylvie e Ravonna, in cui capiamo che il protagonista si trova in un luogo al di fuori del tempo, in cui vengono mandate tutte le varianti eliminate dalla TVA.
A guardia di questo luogo desolato, chiamato trash line, ovvero “discarica temporale”, troviamo Alioth, una misteriosa e gigantesca creatura composta di nebbia che divora tutto ciò che vede. Sylvie vuole raggiungere il protagonista e decide dunque di falciarsi da sola.
Nel frattempo Loki viene condotto nel rifugio delle varianti e scopriamo che il gruppo è capitanato da Kid Loki, che nella sua linea temporale ha distrutto Thor; Loki di colore è invece quello più bonaccione, mentre Old Loki è una variante esperta in illusioni, sopravvissuto agli eventi scatenati da Thanos e costretto a nascondersi in un pianeta sperduto.
Loki chiede loro aiuto per uccidere Alioth, ma le varianti lo scherniscono. Poco prima di avviarsi viene bloccato da un gruppo di altre sue varianti, che danno spettacolo in uno scontro a metà tra un action e uno spezzone comico.
Nella scena successiva vediamo Sylvie che entra nella discarica temporale e riesce per un attimo a mettersi in contatto con il mostro, dal quale interno scorge un curioso edificio. Sylvie viene salvata dal nostro amato Mobius, in seguito i due raggiungono il gruppo di varianti Loki e Sylvie illustra il suo nuovo piano. Sylvie propone di incantare Alioth per scoprire chi si trova dietro al losco progetto della TVA.
Il gruppo decide di dividersi, Mobius prende il timepad di Sylvie per tornare nel mondo reale, le due varianti decidono di rimanere nel Vuoto e Loki e Sylvie si accingono ad affrontare il temibile Alioth.
Durante la battaglia Sylvie si rende conto che il mostro è troppo forte in confronto ai soli suoi poteri, fortunatamente interviene Old Loki che si sacrifica per aiutare i due ad incantare il mostro.
Il mostro che avvolgeva Alioth diventa di colore verde, e la nebbia si apre su un portale che porterà i nostri protagonisti nel luogo visto precedentemente da Sylvie.
Loki: recensione 1×05 spoiler ALERT
Personalmente sono molto elettrizzata da questa serie, in assoluto la migliore serie Marvel vista finora, sono curiosa di conoscere la verità e al contempo ansiosa di farlo. Le domande sono ancora tante, ma confidiamo nell’ultimo episodio per avere tutte le risposte che cerchiamo. Intanto analizziamo insieme tutte le sorprese che ci ha riservato questa penultima puntata.
Nella scena in cui vediamo la testa di uno dei time keepers subito dopo viene mostrato il luogo temporale in cui si trovano i Loki, qui vediamo una vecchia torre su cui spunta la scritta Queng, attribuita nei fumetti alla compagnia alla quale la Stark Industries aveva venduto la torre degli Avengers. Anche il guardiano Alioth è presente nei fumetti, può addirittura muoversi tra le dimensioni.
L’inquadratura del paesaggio vediamo un elmetto già indossato da un personaggio che ricade in uno strano loop spazio-temporale nel film Ant-Man, un elicottero con la scritta Thanos presente nei fumetti ed utilizzato dal celebre villain prima di collezionare le gemme dell’Infinito, il martello di Thor Mjolnir, e la versione rana di Loki intrappolata in un barattolo numerato, in cui il numero indica la prima apparizione del personaggio di Loki.
In una delle scene successive appare una nave nella discarica temporale, la USS Eldridge, una nave realmente esistita che sembra essere stata resa invisibile; da qui molte sono state le teorie, dal teletrasporto alla creazione di una nuova dimensione temporale dove si potrebbe trovare tuttora.
Renslayer tiene in ostaggio B-15 e la interroga per saperne di più su Sylvie, dimostrando di non sapere nulla riguardo a chi si trova dietro alla TVA e dei loro piani.
Prima del combattimento Kid Loki consegna al protagonista un pugnale dorato, che dai fumetti potrebbe essere una leggendaria arma asgardiana. Mobius decide invece di rientrare nella corretta linea temporale, i due si salutano con un grande abbraccio e Loki lo definisce amico. Non mi è scesa la lacrimuccia giuro.
Sylvie cerca di incantare Alioth ma senza riuscirci, soltanto la combinazione dei loro poteri sconfigge la forza del mostro; Old Loki si sacrifica in nome del “glorious purpose”, che simboleggia quasi un tentativo di redenzione della variante poichè non era stata in grado di farlo davanti a Thanos.
Ancora molte sono le domande senza risposta: chi c’è davvero dietro la TVA? Chi ha orchestrato davvero questo immenso teatro di inganni e tradimenti? Chi ha innescato il Multiverso?
Lo scopriremo insieme nell’ultimo episodio di mercoledì prossimo, stay tuned!