Abbiamo parlato a lungo dei Green Pass, ma soprattutto di come non tutti quello che non lo posseggono sono dei complottisti no-vax. Tuttavia sembra che il governo sia convinto che la burocrazia italiana funzioni e che tutti i vaccinati o coloro che hanno avuto il Covid-19 hanno il certificato verde. Ovviamente per molte persone si potrebbe risolvere semplicemente vaccinandosi (perché, ricordiamolo, my body my choice finché non metti in pericolo la vita degli altri), per altri però bisogna lottare e soprattutto fare fin troppe chiamate per poi attendere e solo attendere, perché non si può fare altro. È giusto che queste persone debbano pagare un tampone per lavorare?
Quando cominciò a uscire la notizia della certificazione verde per tornare alla normalità, non vi nego che ero felice, tuttavia sin da subito mi spuntarono dei dubbi: ma le persone senza tessera sanitaria o documenti italiani, magari proprio i migranti che il governo vuole difendere? Ma le persone transgender con i documenti non aggiornati che dovranno automaticamente subire un outing? Ma i ragazzini minorenni con genitori no-vax che ancora non possono prendere delle decisioni sulla propria salute? Tuttavia, non avrei mai pensato che tra le persone discriminate mi sarei aggiunta persino io.
Tra l’altro non ho mai compreso in che modo il Green Pass ci possa far tornare alla normalità, se alla fine dei conti il vaccino non ci rende immuni. Da quando è iniziata la pandemia non c’è stato un giorno in cui non ho indossato la mascherina. O meglio, se mi trovo in una strada desolata, la porto abbassata senza problemi, ma se la strada è affollata non riesco proprio a non indossarla e questo perché anche le persone vaccinate possono prendere il Covid-19 e trasmetterlo. Le probabilità sono più basse, ma non impossibili.
Invece da quando esiste il Green Pass vedo che chi lo possiede si sente immortale, immune, si permette di prendere in giro chi non lo ha. Anche se siete vaccinati la mascherina la dovete indossare, dovete mantenere le distanze e ovviamente anche igienizzarvi le mani. Davvero dopo due anni di pandemia c’è bisogno di dirlo ancora? Ma, a parte questo, davvero avete così tanta fiducia nell’Italia? Io non comprendo i complottisti e chiunque non si vaccina perché ha paura del 5G, ma allo stesso tempo non comprendo quelli che sono convinti che tutti i vaccinati abbiano il Green Pass e non abbiano problemi. Perché queste persone devono essere messe sullo stesso piano dei complottisti?
Green Pass, Landini: per lavorare non si deve pagare, i tamponi siano gratis
«Noi sindacati continuiamo a pensare che il provvedimento migliore è quello di rendere obbligatorio il vaccino per tutti i cittadini, non solo per i lavoratori. Imporre però un costo per esercitare il diritto al lavoro in un Paese con bassi salari è sbagliato e rischia di essere controproducente rispetto all’obiettivo dichiarato», ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a la Repubblica.
Si è rivolto anche a Draghi, chiedendo di cambiare il metodo con cui si pone: «Basta incontri in cui ci informa su quello che ha già deciso. Ora “ci auguriamo che la scelta del governo sul Green Pass spinga le persone a vaccinarsi”, resta, tuttavia, una contraddizione: l’obbligatorietà del certificato verde non vuol dire che sia obbligatorio vaccinarsi, basta presentare il tampone, dunque resta la libertà anche di non vaccinarsi. Ma allora imporre un costo per esercitare il diritto al lavoro in un Paese con bassi salari è sbagliato e rischia di essere controproducente rispetto all’obiettivo dichiarato».
In più, propone anche di rendere i tampone gratuiti ai lavoratori in modo che possano ottenere il Green Pass e poter lavorare: «Noi pensiamo che da qui al 15 ottobre, quando il decreto entrerà in vigore, si possa cambiare e tornare al sistema in vigore fino ad agosto: credito di imposta per le spese sostenute dalle imprese per i tamponi, gratuiti per i lavoratori, e la sanificazione degli ambienti di lavoro. La decisione del governo rischia di produrre divisioni nei luoghi di lavoro e di creare conflitti di cui non abbiamo affatto bisogno».
Tra l’altro sostiene che ancora non è chiaro «cosa accadrà nelle aziende con meno di 15 dipendenti” o per gli imprenditori: loro controllano i dipendenti e a loro chi li controlla? Nessuno? Comunque il sindacato ha ottenuto che non ci fossero licenziamenti per i lavoratori senza certificato, che non ci fossero dimensionamenti ed è stato deciso anche il ripristino del trattamento economico per malattia nel caso di quarantena».
Il Green Pass potrebbe davvero essere la soluzione, ma lo sarebbe se funzionasse per davvero e per tutti. Lo sarebbe se tutti i cittadini fossero trattati allo stesso modo, e se non ci fossero delle falle nel sistema. Ma non è così, per cui forse per alcuni il tampone gratuito dovrebbe essere lecito, almeno per chi è vittima di una burocrazia lenta che li considera alla pari di un no-vax sebbene siano vaccinati. Il vaccino è gratuito, ma le attese sono fin troppo lunghe per molti dei vaccinati.
“Abbiamo chiesto la gratuità dei tamponi fino a fine anno”, dice Maurizio Landini.
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) September 15, 2021
Stessa richiesta della Lega.
Io sinceramente non capisco perché la collettività debba accollarsi tamponi gratuiti. ci sono i vaccini, che sono gratuiti.
Draghi dice “no” ai tamponi gratuiti per dipendenti pubblici e privati. Se un lavoratore non può permetterselo ed è costretto a lavorare per vivere si trova in una situazione di ricatto, di discriminazione classista. La povertà altrui come arma di imposizione indiretta. Vergogna.
— Lidia Undiemi (@Lidia_Undiemi) September 16, 2021
Landini: “I lavoratori non devono pagarsi i tamponi!”.
— Mario Bianchi #fascismoèreato (@mariobianchi18) September 19, 2021
Scusi segretario, lo sapeva che vaccino e green pass sono gratuiti? pic.twitter.com/vpP9bsRMAE
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull’italiano standard e neostandard, “paladina delle cause perse” e studentessa di Didattica dell’Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche.
Instagram: @murderskitty