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Raffaella Carrà nella bufera: dal murales vandalizzato alle fake news sul vaccino
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Raffaella Carrà nella bufera: dal murales vandalizzato alle fake news sul vaccino

È passato ormai più di un mese da quando abbiamo detto addio per sempre alla nostra Raffaella Carrà, che continua a vivere grazie alla sua musica e grazie alle splendide parole che sono rimaste nel cuore di tutte le persone che l'hanno apprezzata. Tuttavia, non tutti portano rispetto alla donna che è stata un'icona musicale e non solo italiana, famosa in tutto il mondo e anche in Spagna, tanto che le hanno dedicato un murales. Proprio questo murales è stato imbrattato con scritte omofobe. In Italia, intanto, Ivano Verra, aspirante sindaco, ha deciso che Raffaella Carrà è morta a causa del vaccino. La grande Raffaella Carrà era amata e stimata in tutto il mondo, pensate che lo scorso anno un quotidiano del calibro del The Guardian l’ha definita «l’icona culturale che ha insegnato al...
Tentato femminicidio a Torino: grave la studentessa
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Tentato femminicidio a Torino: grave la studentessa

Ha 21 anni, è una studentessa di Lingue presso l'Università ed è originaria dell'isola di Lesbo, della bella Grecia dove vive ancora sua nonna. Si chiama Georgia Kaltsouni ed è stata una, per fortuna quasi, vittima di femminicidio. Il suo ex, dopo tante minacce e un tentativo di avvelenamento non andato a buon fine, l'ha accoltellata per strada, davanti agli occhi terrorizzati dei passanti. Su Instagram, nei messaggi privati, le aveva scritto chiaro e tondo di volerla uccidere. Aveva contattato l'ex fidanzato e la nonna di Georgia Kaltsouni per riversare anche su di loro il suo odio verso l'ormai ex fidanzata che, nonostante tutto, non voleva denunciarlo e continuava ad accettare di incontrarlo solo per proteggere la sua famiglia. Per fortuna, però, Georgia Kaltsouni è riuscita a salvar...
Torino, denuncia il nonno per abusi sessuali dopo aver letto “Tredici”
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Torino, denuncia il nonno per abusi sessuali dopo aver letto “Tredici”

Aveva 7 anni quando il nonno ha abusato per la prima volta di lei, ma la bambina era troppo piccola per comprendere quel che davvero stava succedendo intorno a lei. Quando però, a 12 anni, ha cominciato a leggere "Tredici", libro da cui è stata ispirata l'omonima e popolare serie tv Netflix, ha compreso quello che le faceva il nonno, di 88 anni, e ha deciso di denunciarlo parlandone a scuola, tuttavia neanche in quel caso è andata molto bene. Di cosa parla Tredici La serie tv, il cui titolo originale è 13 Reasons Why, è creata da Brian Yorkey ed è basata sull'omonimo romanzo di Jay Asher. Entrambe girano intorno al suicidio di un'adolescente, Hannah Baker, che prima di morire ha registrato su una cassetta i tredici motivi che l'hanno spinta verso il suicidio. La serie tv ha riscosso ...
Torino: padre paga un picchiatore per rompere le mani al figlio gay e chirurgo
News dal mondo

Torino: padre paga un picchiatore per rompere le mani al figlio gay e chirurgo

Non succede nel 1500, non succede in America, non succede in un paese lontano e magari arretrato. Avviene in Italia, a Torino, nel 2017. Un padre, un genitore, assolda un picchiatore per rovinare la vita a suo figlio. Cos'avrà mai fatto? Ha ucciso qualcuno? Ha il vizio del gioco? Si droga? Ha stuprato qualcuno? No (e non sarebbe giustificabile neanche in questi casi), è, semplicemente, gay. Poi raccontiamo la bella storiella in cui il DDL Zan non serve perché non c'è un problema di omofobia in Italia. Le mani di un chirurgo sono come le mani di un pianista: preziose, fondamentali, per cui distruggerle, rompere ogni singolo dito, significa metter fine alla sua carriera, o comunque complicarla e non poco. Il pensiero che persino un padre, che dovrebbe amarti e proteggerti a qualsiasi cost...
«Il femminismo non serve»: ma poi la maestra dell’asilo non è vista come la vittima
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«Il femminismo non serve»: ma poi la maestra dell’asilo non è vista come la vittima

Tante volte ci capita di sentire tante, troppe, persone affermare: «il femminismo nel 2020 non serve» o ancora «le donne nel 2020 hanno più diritti degli uomini», ma è davvero così? Possiamo dire una cosa del genere proprio mentre, negli ultimi giorni, è emersa la storia della maestra d'asilo che ha girato un video a luci rossi con il suo ex partner, che poi lo ha diffuso in rete? Se sei tra quelle persone che ritengono che la colpa sia della maestra dell'asilo e che sia giusto il suo licenziamento e la gogna pubblica che ha dovuto subire più volte, mi spiace doverlo dire in questo modo ma sei solo un* privilegiat* che è esattamente la testimonianza del perché, nel 2020, abbiamo ancora bisogno del femminismo: per ricordare al mondo che siamo tutti uguali. Ma, prima di dare giudizi, parti...