IULM: la 19enne suicidata si è definita un fallimento, ma il fallimento è dello Stato
Fallimento. È così che la studentessa di 19 anni (inizialmente si pensava ne avesse 25) che nelle ultime ore si è suicidata impiccandosi nel bagno della sua università, la IULM di Milano, ha definito la sua vita e il suo percorso di studi. Un fallimento perché aveva 19 anni e frequentava l'università, davanti a tutte quelle eccellenze di cui costantemente e imperturbabilmente i tantissimi giornali ci parlano ogni giorno, davanti ai coetanei che hanno già più lauree, davanti a studenti di medicina che pur di laurearsi in tempi record rinunciano al sonno.
Ma il fallimento è dello Stato, il fallimento è di un Paese che ci fa credere che l'università sia un obbligo per essere realizzati e per essere qualcuno, e che è meglio essere morti piuttosto che fuoricorso. Che ci vogliono 3 anni...