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L’FBI ha aperto un’indagine sull’uccisione del giornalista palestinese Aqleh
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L’FBI ha aperto un’indagine sull’uccisione del giornalista palestinese Aqleh

Mentre l'FBI ha aperto un'indagine sull'uccisione del giornalista palestinese Aqleh (di cui tra l'altro proprio di recente Israele ne ha ammesso l'omicidio), lo Stato israeliano fa sapere che ovviamente non collaborerà con l'indagine. Il ministro della difesa israeliano, Benny Gantz, ha denunciato l'inchiesta come «interferenza negli affari interni di Israele» e ha affermato di «aver chiarito ai rappresentanti americani che sosteniamo i soldati dell'IDF [le forze di difesa israeliane], che non coopereremo con nessun indagine». E perché non siamo minimamente stupiti? Al Jazeera Media Network tramite AP Torniamo a quell’11 maggio, quando Shireen Abu Aqleh è stata brutalmente uccisa dal fuoco israeliano. La giornalista è stata colpita alla testa, ha confermato il capo del dipartimento...
L’FBI ha perquisito la casa di Donald Trump
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L’FBI ha perquisito la casa di Donald Trump

Durante la scorsa notte l'FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale statunitense, ha perquisito la casa in Florida dell'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La notizia è stata rilasciata dallo stesso Trump, che durante la perquisizione era nel suo appartamento a New York. Secondo l'opinione dell'ex Presidente, gli agenti avrebbero sequestrato alcuni documenti e controllato persino la sua cassaforte. Quella in Florida, è la principale residenza di Donald, una villa chiamata Mar-a-Lago che si trova a Palm Beach, di proprietà di Trump dal 1985. Mar-o-lago, villa di Donald Trump Non se la passa poi così bene Donald Trump, che ha avuto la conferma, l'ennesima conferma, di non essere intoccabile dalla legge, come lui evidentemente credeva. Più che intoccabile, si sente ...
USA: figli e nipoti denunciano i parenti che hanno partecipato alla rivolta del 6 gennaio
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USA: figli e nipoti denunciano i parenti che hanno partecipato alla rivolta del 6 gennaio

Se pensavate che la storia delle rivolte di Capitol Hill fosse ufficialmente conclusa, preparatevi, perché non è così. In molti sono stati arrestati sul posto, altri sono stati riconosciuti tramite le foto e sono stati arrestati in seguito, altri ancora, come Jake Angeli, hanno chiamato l'FBI per farsi arrestare. Ma altri sono stati letteralmente denunciati dai propri familiari. E che se l'aspettava? In questo articolo vi parleremo della vendetta definitiva di alcuni dei familiari dei partecipanti alla rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio che stanno denunciando sui social i propri parenti. Mamme, zii, fratelli, non appena un familiare lo riconosce, posta la foto e li chiamano terroristi. Avete presente quelle discussioni alle cene di Natale in cui c'è sempre lo zio razzista e omofobo? ...