Il “Killer delle Foreste Nazionali” confessa un altro omicidio: Gary Michael Hilton rompe il silenzio dal braccio della morte

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Gary Michael Hilton, tristemente noto come il “Killer delle Foreste Nazionali”, ha confessato per la prima volta l’omicidio di Cheryl Dunlap, una delle sue vittime più note, durante un’intervista esclusiva concessa a Court TV che andrà in onda domenica e di cui TMZ è riuscito a ottenere un’anteprima. La rivelazione arriva a quasi 18 anni dal brutale delitto e segna un momento di svolta in uno dei casi più inquietanti della criminalità americana contemporanea.

Hilton, oggi 78enne e detenuto nel braccio della morte in Florida presso la Union Correctional Institution, ha ammesso l’omicidio di Dunlap in un’intervista registrata, dichiarando di voler finalmente raccontare tutta la verità poiché “non gli resta molto tempo da vivere”. L’uomo ha infatti riferito di essere gravemente malato, affetto da insufficienza cardiaca congestizia, e ha affermato di non voler portarsi dietro segreti nella tomba.

Fonte: TMZ

Il mistero di Cheryl Dunlap: un caso irrisolto per quasi due decenni

Cheryl Dunlap, infermiera e insegnante di scuola domenicale, scomparve il 1° dicembre 2007 mentre si trovava nell’area naturale di Leon Sinks, nella contea di Leon, Florida. Due settimane dopo, il suo corpo smembrato venne ritrovato nella foresta nazionale di Apalachicola, un’area remota e poco frequentata. Nonostante Hilton fosse stato a lungo sospettato, non aveva mai ammesso ufficialmente il crimine, mantenendo il silenzio per anni.

Le autorità erano riuscite a collegare Hilton al caso tramite diverse prove forensi, tra cui DNA rinvenuto sulla scena del crimine e l’uso della carta di credito della vittima. Inoltre, testimoni oculari lo avevano visto nella zona poco dopo la scomparsa di Dunlap. Tuttavia, fino ad oggi, mancava una confessione diretta.

Nell’intervista, Hilton ha raccontato con freddezza alcuni dettagli del crimine e ha detto di essere pronto a rispondere a qualsiasi domanda gli venga posta, mostrando un atteggiamento che oscilla tra il pentimento e la lucidità disturbante che ha sempre caratterizzato il suo profilo.

Una scia di sangue nei parchi nazionali

Oltre a Cheryl Dunlap, Hilton è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di Meredith Emerson in Georgia e dei coniugi John e Irene Bryant nella Carolina del Nord. Tutti gli omicidi sono avvenuti tra il 2007 e il 2008 in aree naturali o parchi nazionali del sud-est degli Stati Uniti, in un periodo in cui Hilton viveva in maniera nomade, spesso all’interno di una vecchia minivan.

Nel caso di Meredith Emerson, una giovane donna uccisa mentre faceva trekking nel Chattahoochee National Forest, Hilton fu arrestato pochi giorni dopo e confessò l’omicidio in cambio di una condanna all’ergastolo senza possibilità di pena di morte. Tuttavia, per l’omicidio di Cheryl Dunlap, la Florida non fece accordi: Hilton fu condannato a morte nel 2011.

L’intervista integrale in onda domenica

L’intervista completa con Hilton andrà in onda domenica 13 aprile su Court TV, e si prevede attirerà un vasto pubblico tra appassionati di cronaca nera e investigatori. La rete ha già pubblicato alcune anticipazioni che mostrano un uomo visibilmente invecchiato, ma ancora lucido e disposto a parlare apertamente dei suoi crimini.

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Con questa confessione, uno dei capitoli più oscuri della cronaca americana si arricchisce di un nuovo, inquietante tassello. Resta da vedere se Hilton rilascerà ulteriori dettagli su altri crimini ancora non risolti, oppure se questa sarà la sua ultima dichiarazione pubblica prima di affrontare il proprio destino nel braccio della morte.

Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty

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