Nintendo aggiorna i termini di servizio: rischio di blocco permanente per chi modifica o emula la console
Nintendo ha recentemente aggiornato i termini di servizio del proprio Account e la Privacy Policy, introducendo clausole più severe per contrastare la pirateria e l’uso non autorizzato delle sue console. Queste modifiche, anticipate dal sito Game File, sono state confermate da diverse fonti e sembrano preparare il terreno per il lancio imminente della nuova console, la Nintendo Switch 2.
Le nuove clausole: cosa cambia per gli utenti Nintendo
Nel nuovo accordo, Nintendo specifica che qualsiasi tentativo di “bypassare, modificare, decriptare, sconfiggere o manomettere” i servizi o le protezioni del proprio Account può comportare la disattivazione permanente del dispositivo o dell’account. Questo include l’uso di software o hardware non autorizzati che alterano il funzionamento previsto dei servizi. In precedenza, l’accordo menzionava restrizioni simili, ma ora è stato aggiunto esplicitamente che la violazione di tali restrizioni può rendere inutilizzabile in modo permanente il dispositivo o i servizi associati.
All’utente non è consentito affittare, noleggiare, concedere in sublicenza, pubblicare, copiare, modificare, adattare, tradurre, decodificare, decompilare o disassemblare tutti o parte dei Servizi Account Nintendo senza il consenso scritto di Nintendo, o se non espressamente consentito dalla legge applicabile.
Termini di servizio in vigore dal 2021
Senza limitazioni, l’utente accetta di non
(a) pubblicare, copiare, modificare, decodificare, affittare, noleggiare, decompilare, disassemblare, distribuire, offrire in vendita o creare opere derivate da qualsiasi parte dei Servizi Account Nintendo;
(b) bypassare, modificare, decriptare, aggirare, manomettere o eludere in altro modo qualsiasi funzione o protezione dei Servizi Account Nintendo, anche attraverso l’uso di hardware o software che potrebbero far funzionare i Servizi Account Nintendo in modo diverso da quello previsto dalla documentazione e dall’uso previsto;
(c) ottenere, installare o utilizzare copie non autorizzate dei Servizi Account Nintendo;
o (d) sfruttare i Servizi Account Nintendo in modo diverso da quello previsto dalla documentazione e dall’uso previsto, in ogni caso senza il consenso scritto o l’autorizzazione esplicita di Nintendo, o se non espressamente consentito dalla legge applicabile. L’utente riconosce che se non rispetta le limitazioni di cui sopra Nintendo può rendere i Servizi Account Nintendo e/o il dispositivo Nintendo applicabile permanentemente inutilizzabili in tutto o in parte.
Termini di servizio aggiornati ad oggi
Questa mossa mira a scoraggiare pratiche come l’installazione di firmware personalizzati, l’uso di emulatori o la modifica del software di sistema, attività che la società considera una minaccia significativa per la protezione della proprietà intellettuale. Le nuove politiche sollevano chiaramente preoccupazioni tra gli appassionati di modding e homebrew, che temono ripercussioni anche per modifiche non legate alla pirateria. In passato, l’azienda ha intrapreso azioni legali contro siti che distribuivano ROM o emulatori, come nel caso della chiusura dell’emulatore Yuzu. Ora, con la possibilità di bloccare direttamente i dispositivi, l’azienda rafforza ulteriormente il controllo sull’uso delle sue console.

È importante notare che, sebbene l’emulazione in sé non sia illegale, l’uso di ROM ottenute senza autorizzazione costituisce una violazione del copyright. Storicamente l’azienda ha adottato una posizione rigida contro l’emulazione non autorizzata, considerando tali pratiche come una delle principali minacce ai diritti di proprietà intellettuale dei sviluppatori.
Oltre alle modifiche ai termini di servizio, è stata aggiornata anche la Privacy Policy per introdurre nuove funzionalità di monitoraggio, in particolare legate alla funzione GameChat della prossima Switch 2. Con il consenso dell’utente, Nintendo potrà registrare chat vocali e video per monitorare comportamenti inappropriati o violazioni delle leggi applicabili, al fine di mantenere un ambiente di gioco sicuro e adatto alle famiglie.
Le recenti modifiche ai termini di servizio e alla Privacy Policy rappresentano un ulteriore passo nella lotta dell’azienda contro la pirateria e l’uso non autorizzato delle sue console. Con l’introduzione della possibilità di disattivare permanentemente dispositivi che violano tali termini, Nintendo invia un messaggio chiaro alla comunità: le pratiche di modifica non autorizzata non saranno tollerate.
Per gli utenti, è fondamentale essere consapevoli di queste nuove politiche e considerare attentamente le implicazioni delle proprie azioni. Mentre la personalizzazione e il modding possono offrire nuove esperienze di gioco, è essenziale bilanciare tali attività con il rispetto delle leggi sul copyright e dei termini di servizio stabiliti dal produttore. D’altronde, lo abbiamo visto che con Spotify, che di recente ha cominciato a bloccare tutti i profili con la versione craccata dell’applicazione.
In definitiva, la posizione di Nintendo riflette una tendenza più ampia nell’industria dei videogiochi verso un controllo più rigoroso sull’uso dei dispositivi e dei contenuti digitali, ponendo nuove sfide e considerazioni per gli appassionati di tecnologia e i giocatori.
Giulia, 26 anni, laureata in Filologia Italiana con una tesi sull'italiano standard e neostandard, "paladina delle cause perse" e studentessa di Didattica dell'Italiano Lingua non materna. Presidente di ESN Perugia e volontaria di Univox. Amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Instagram: @murderskitty