Uccide la fidanzata in diretta su Youtube per una donazione da un iscritto

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Sono giorni ormai che si parla della tragedia che ha colpito la giovane ragazza, incinta di un bambino, uccisa dal fidanzato in diretta streaming su Youtube perché un iscritto gli ha offerto €740 per farlo. Lei si chiamava Valentina Grigoryeva, il nome dell’assassino è invece Stanislav Reshetnikov, uno youtuber russo conosciuto su Youtube con l’username Reeflay. È successo in Russia, in un villaggio vicino Mosca, a Ivanovka ed è tutto immortalato nella diretta dello youtuber.

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Fonte: youtube

Valentina, che aveva 28 anni, era in attesa di un figlio dallo youtuber russo, ma questo non ha fermato il suo compagno dal vendere la sua vita e quella del suo bambino per soli €740. Non ha avuto rispetto, amore, né per la sua compagna né per suo figlio, barattandoli per del denaro come se la vita di una persona potesse valere davvero una cifra di denaro. Come se esistesse una cifra per uccidere una persona, uomo, donna o bambino che sia.

 

Gli hanno fatto l’offerta, e lui non ci ha pensato due volte. Ha chiuso la sua compagna, con indosso solo una maglietta e delle mutande, fuori al balcone, nel gelo di Ivanovka che raggiunge gradi sotto zero. E poi si è dimenticato di lei. Lo youtuber russo ha continuato con la sua live e nessuno, nessuno dei presenti ha pensato di avvertire la polizia o almeno di fargli capire cosa avesse fatto. Solo dopo 15 minuti lui si è ricordata della povera Valentina, ormai morta assiderata a causa del gelo.

Ha riportato dentro il corpo senza vita della giovane, le diceva «sembri morta», la chiamava con nomignoli teneri, piangendo e pregandola di svegliarsi. Le dava schiaffetti sul volto cercando di farle aprire gli occhi. Ma ormai era troppo tardi. Dopo così tanto tempo in mutande al gelo, senza alcuna protezione, la ragazza, la povera ragazza, è morta, insieme al figlio che portava in grembo.

Lo youtuber russo, l’assassino, chiama i soccorsi che ne confermano il decesso e, in tutto questo, non spegne la diretta su Youtube. Si vedono i medici entrare, controllare la ragazza, lui le accarezza la guancia, sicuramente pentito di quel che ha fatto ma non si può tornare indietro, il suo pentirsi non cancella il fatto che abbia venduto la vita della sua ragazza, la vita di una donna, di una persona (anzi, due vite!) per dei soldi.

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Fonte: youtube

La condanna dello youtuber russo

Dopo aver ucciso la fidanzata per dei soldi, cosa rischia lo youtuber? La condanna per omicidio? No, perché è stato un incidente. È stato un incidente chiudere una ragazza in mutande fuori dal balcone con meno di zero gradi. È stato un incidente dimenticarla lì per 15 minuti. È stato un incidente mancare di rispetto al suo corpo senza vita, facendolo vedere in diretta a degli psicopatici che non hanno chiamato le forze dell’ordine.

Perché, sia chiaro, la colpa maggiore la ha lo youtuber russo, Reeflay, ma il sociopatico che gli ha offerto €740 per chiudere la ragazza fuori al gelo, per portarlo ad abusare di lei, non ha meno colpe. Una persona normale, ovviamente si sarebbe rifiutata e avrebbe bannato dal profilo l’utente, ma purtroppo sappiamo che nel mondo ci sono tanti uomini, tante persone, che considerano le donne solo come divertimento, come un oggetto. 

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Fonte: youtube

E anche tutti gli spettatori che sono stati a guardare senza allertare nessuno sono colpevoli e devono avere sulla coscienza la vita di quella povera donna, di Valentina Grigoryeva. Perché sarebbe bastato anche solo un utente che avesse allertato le forze dell’ordine e forse lei sarebbe ancora in vita, sicuramente infreddolita, ma non sarebbe morta.

Dopo l’omicidio, dopo che il suo cadavere era stato portato via, lo youtuber russo ha continuato la sua diretta, fumando e bevendo alcolici, sconvolto da quel che aveva appena fatto. Ma se solo ci avesse pensato due volte, se solo si fosse preso cura della sua ragazza prima che fosse troppo tardi, forse non lei sarebbe ancora in vita e questa tragica e sconvolgente vicenda non avrebbe fatto il giro del mondo.

Lui adesso è indagato non per omicidio, poi è stato un incidente, ma per aver divulgato il video della morte della compagna online, sulla piattaforma di Youtube che si è subito dichiarata sotto shock per quel che è avvenuto: «Questo tipo di contenuti non è accettabile su YouTube. Anche se il live streaming originale non si è svolto su YouTube, abbiamo rimosso rapidamente i ricaricamenti e chiuso l’account associato».

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Fonte: youtube

Il video è subito stato tolto da Youtube, ma, ovviamente, non è difficile trovarlo addirittura sulla stessa piattaforma. Dicevano che la pandemia ci avrebbe migliorato. Ma sembra che continuiamo a essere i soliti insensibili senza alcun rispetto per la vita umana.

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