You: recensione della terza stagione della serie Netflix

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You è una delle serie che più hanno colpito gli abbonati di Netflix, più che altro perché è una storia molto insolita. Sapete, non c’è un lieto fine per le vittime, il cattivo ha la meglio, ma anche un tema molto delicato come lo stalking di un uomo nei confronti di più donne, di un uomo evidentemente malato ma che riesce inevitabilmente sempre a riuscire a vincere. You è una serie molto particolare che forse tutti dovremmo vedere per renderci conto che non tutte le persone che sembrano normali, lo sono.

Perché il protagonista, grazie alla recitazione magistrale di Penn Badgley, come anche la sua dolce metà, interpretata dalla talentuosa Victoria Pedretti, ci fanno capire che non sempre l’amore è come lo vediamo nelle serie tv. Prima di parlare di You 3, facciamo un salto nel passato. Dove eravamo rimasti? Allora nella seconda stagione Joe lascia New York dopo gli avvenimenti della prima stagione e si trasferisce a Los Angeles, luogo in cui incontra la sua nuova ossessione, Love Quinn, una ragazza apparentemente normale, figlia di una ricca e importante famiglia, chef di successo, e che ha anche un rapporto complicato con suo fratello gemello.

Tra i due scoppia l’amore, ma poi Love si rivela esattamente come Joe. Lei rivela di essere incinta proprio mentre lui sta per seguire il suo schema e ucciderla, per cui la risparmia e, insieme, si trasferiscono in un sobborgo di lusso della città, Madre Linda. E ora chi non ha ancora visto la terza stagione, si fermi perché ci saranno degli spoiler. Ecco la scena finale:

Joe Goldberg è un libraio di New York, all’apparenza schivo e molto introverso. Un giorno, mentre è al lavoro, si innamora di una ragazza di nome Guinevere Beck, una sua cliente. Il suo amore, però, si rivela una vera e propria ossessione, tanto da trasformare Joe in un violento maniaco.

Sinossi di You

Facciamo anche un breve accenno al cast. Oltre a Penn Badgley che ritorna per interpretare il protagonista, Joe Goldberg, e Victoria Pedretti, che interpreta sempre Love Quinn, in You 3 rivedremo anche Saffron Burrows, ovvero la madre di lei. A loro poi si aggiungono Shalita Grant e Travis Van Winkle, la coppia “leader” della zona, Tati Gabrielle che sarà la bibliotecaria della zona, Scott Speedman invece sarà il vicino di casa dei due e anche marito di Natalie (Michaela McManus), ossessione di Joe. Dylan Arnold è invece il giovane figlio, Theo, mentre Scott Michael Foster è il giornalista locale.

You 3: recensione [SPOILER]

Sapete che le nostre sono delle recensioni molto poracce, nel senso che non troverete commenti sulla recitazione a meno che non siano proprio evidenti, tanto meno troverete commenti sulla sceneggiatura. Al massimo potremmo commentare la trama, ma preferiamo limitarci a dire quello che abbiamo pensato della stagione generale che, personalmente, ho binge-watchato, ovvero ho guardato tutta di fila (ho fatto giusto una pausa per dormire). In ogni caso, non perdiamo altro tempo!

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Prima cosa che ho apprezzato: la frecciatina alle persone no-vax. Soprattutto in tempo di Covid-19 vedere delle persone che si rifiutano di vaccinare se stessi e i figli, mettendo in percolo altre persone, è davvero sconvolgente, e mi è piaciuto come sono riusciti a trattare quest’argomento. Ovviamente il messaggio che passa non è: uccidiamo i no-vax, ma: vaccinate i vostri figli per proteggere gli altri. E, personalmente, in una serie che non era obbligata a lanciare un messaggio del genere, mi è piaciuto tanto.

Ho anche amato la solita voce fuori campo di Joe, che è anche una delle caratteristiche che più mi piace di questa serie e che ricorda tanto Enola Holmes, sebbene quest’ultima parli proprio con i suoi spettatori, mentre Joe parla con la sua ossessione del momento. L’ossessione, sì. Mi è piaciuto come, questa volta, una di loro sia riuscita a salvarsi per davvero e spero in modo definitivo e non come Love, sebbene Love sia quasi più psicopatica di lui che però, dobbiamo riconoscerglielo, ha più esperienza sul campo e riesce a essere sempre un passo avanti.

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In You 3 vediamo molte scene di Joe da bambino, soprattutto sugli eventi che lo hanno portato a vivere l’amore in questo modo ossessivo che lo porta anche ad uccidere., dagli incontri con l’infermiera a quello con sua madre che si trova insieme all’altro figlio. In questa stagione, comunque, il personaggio che uccide maggiormente non è Joe, bensì Love, che però tenta di accusare il marito, come quando uccide la vicina che semplicemente ci provava con lui.

Le vittime, però, continuano a essere non solo le ossessioni del protagonista di You, ma anche chi li scopre, sebbene qualcuno riesca a salvarsi. E, a proposito di chi si salva, mi è piaciuto tanto come abbiano fatto ancora una volta vedere questo “mondo social” senza un minimo di privacy, che si tratti di telecamere private o comunque di influencer, spesso ipocrite e che raccontano di una vita che non esiste davvero. Persone che si fingono gentili ma che, non appena volti le spalle, parlano male di te con disprezzo e cattiveria.

Ovviamente questa terza stagione di You è analoga alle prime due. Joe ha delle ossessioni, le ossessioni muoiono, solo che in questa si aggiunge Love che uccide insieme a lui e poi fa l’amore perché sono due psicopatici. Può sembrare a tratti ripetitivo, perché sappiamo già come finirà la storia. Il finale lascia intendere che ci sarà una quarta stagione, ma possiamo fermare Joe una volta per tutte? Perché sembra quasi irreale che riesca sempre a farla franca. Purtroppo Netflix ha questa terribile abitudine di portare avanti le serie di successo all’infinito, ma di cancellare quelle promettenti che però non ottengono troppe visualizzazioni.

E voi, cosa ne pensate di You 3? Leggiamo qualche commento su Twitter!

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