Natale 2021: le regole per viaggiare in Europa

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Oggi è finalmente la Vigilia di Natale, ma non tutti sono ancora con la propria famiglia, o forse alcuni semplicemente non hanno la possibilità di starci e quindi devono trovare un’alternativa. Tra l’altro anche in Italia ci saranno delle restrizioni, che fortunatamente non sono severe come quelle dello scorso anno in cui siamo finiti in lockdown per tutti i giorni di Natale come se nei giorni precedenti non esistesse il Covid-19 mentre in quelli natalizi divenisse più grave, ma almeno potremo non rinunciare al cenone.

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Parliamo prima delle restrizioni di questo Natale in Italia, per chi è riuscito a tornare e che passerà il Natale insieme alla propria famiglia. In primis, però, voglio dare un consiglio, che non è nelle restrizioni: fate il tampone. Fate il tampone per proteggere i vostri cari, anche se siete vaccinati, perché, ricordate, il vaccino non vi rende immuni, per cui potreste comunque prendere il Covid-19 e infettare, perciò fate un tampone, anche di quelli che si fanno in casa, e passate un Natale più tranquillo.

Riguardo le restrizioni ufficiali, invece, sono stati proposti dieci articoli di un decreto legge “Festività”, le cui misure sono molto varie, in primis le mascherine all’aperto sono obbligatorie anche in zona bianca, e per stadi, palazzetti, cinema, teatri, sale da concerto, ma anche sui mezzi di trasporto (dagli urbani agli extraregionali), bisogna indossare la FFP2 ed è severamente vietato mangiare o bere, poiché ovviamente significherebbe abbassare la mascherina.

Riguardo il Green Pass, dal 1° febbraio 2022 durerà 6 mesi invece che 9, e la terza dose potrà essere somministrata dopo 4 mesi invece che 5 (come consigliato dall’Aifa). Dal 30 dicembre per accedere musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò bisognerà avere il Super Green Pass, e fino al 31 gennaio varrà anche per le consumazioni al ristorante chiuso al banco.

Un’altra restrizione riguarda le discoteche: sono vietate fino al 31 gennaio 2022 le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse. Per la scuola, il Ministero della difesa assicurerà il supporto alle regioni nello «svolgimento delle attività di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari dislocati sul territorio nazionale». Sono infatti stati stanziati 9 milioni «per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori e garantire il corretto espletamento delle attività».

Andare all’estero a Natale con il Covid-19

Passiamo ora alle restrizioni per chi vuole andare all’estero convivendo con la variante Omicron che sta causando fin troppi contagi. In primis posso consigliarvi di visitare il portale Viaggiare Sicuri, in cui trovate tutte le restrizioni in Italia e all’estero, con eventuali avvisi. Potete anche scaricare l’applicazione ufficiale “Unità di Crisi” dove potete anche registrare i vostri spostamenti (per rientrare in Italia è obbligatorio, ma anche per andare all’estero lo chiedono).

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Riguardo il turismo, i viaggi sono consentiti per gli Stati che fanno parte degli elenchi A, B, C e D, più Aruba, Maldive, Seychelles, le zone di Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto, Mauritius e Repubblica Dominicana. Per i paesi nell’elenco A non c’è alcuna restrizione, e lo stesso vale per la lista B, ma al momento non vi è alcuno Stato. Per quanto riguarda l’elenco C, ci sono delle misure specifiche che bisogna controllare e che potrebbero non essere le stesse, ma comunque chi ha un Green Pass valido non dovrebbe avere alcun problema.

A questo però si aggiunge il tampone a causa della variante Omicron anche per chi è vaccinato, e la quarantena per chi non è vaccinato (oltre al tampone). Di quest’elenco fanno parte: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le isole Faer Oer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia(inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte),Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e il Principato di Monaco.

Per la Grecia, il Portogallo, però, ci sono ancora altre restrizioni, come un tampone PCR negativo effettuato 72 ore prima della partenza, o un’antigenico effettuato 24 ore prima. Per l’Irlanda è obbligatorio un test antigenico quotidiano per i 5 giorni successivi all’arrivo per chi non è vaccinato, mentre per chi è vaccinato deve fare un tampone negativo molecolare entro 72 ore precedenti alla partenza o antigenico 48 ore prima. Per l’Austria serve un tampone molecolare entro 72 ore prima della partenza oppure una quarantena fiduciaria fino all’esito del tampone (solo per i non vaccinati).

Per la Francia e la Germania per i passeggeri italiani vaccinati non c’è alcuna restrizione, mentre per i no-vax devono fare un molecolare o antigenico 24 ore prima di entrare in Francia o 48/72 prima di entrare in Germania. Per la Spagna si consiglia di controllare quotidianamente il sito.

Per l’elenco D, di cui fanno parte Argentina, Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord(compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, ci sono altre restrizioni.

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In Regno Unito bisogna fare un tampone molecolare o antigenico 48 ore prima della partenza, per i vaccinati poi c’è da fare un altro test due giorni dopo l’arrivo, e fino a quel momento c’è un isolamento cautelare. Per i non vaccinati invece devono fare una quarantena di 10 giorni con tamponi al secondo e all’ottavo giorno dopo l’arrivo. Israele, fino al 29 dicembre, ha invece chiuso i confini per chiunque non è residente. In ogni caso, vi consigliamo sempre di consultare Viaggiare Sicuri.

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